Spiegare il lutto ai bambini. Come fare e perché farlo

Spiegare il lutto ai bambini. Come fare e perché farlo.

Quando si parla di lutto, di sofferenza scatta spessimo un tabù. Non parlarne coi bambini! Guai a farlo.

I bambini devono essere solo felici.

Non c’è niente di più sbagliato.

Il primo valore da condividere coi propri figli è la SINCERITA. E nascondere loro le cose è il primo esempio di disonestà che proponiamo loro.

I bambini poi sono intelligenti, molto di più di quello che crediamo e sono perfettamente in grado di capire e metabolizzare il lutto. Anche meglio di noi adulti.

Ultimo ma non per importanza, io credo sia necessario educare i bambini alla realtà.

La reltà che è fatta sia di momenti felici che di momenti tristi. Questa è la vita e va accettato e compreso sin da piccoli. Se li cresciamo in un mondo ovattato, in cui non c’è spazio per il dolore, davanti alla prima vera prova che la vita inevitabilmente gli presenterà si sentiranno spaesati, persi e faranno estremamente fatica a superarla. Rischiando di sentirsi dei perdenti.

Si tratta solo di trovare la parole giuste. Ma è necessario spiegare i bambini che prima o poi un giorno arriva la fine per chiunque. O un nuovo inizio, dipende solo dai punti di vista.

Il primo lutto che ho dovuto far affrontare alla mia bambina è stato quello del cane dei miei genitori. Un cane che anche lei conosceva molto bene e con cui spesso aveva interagito.

Dopo averlo addormentato sono tornata a casa ancora molto triste. Lei mi ha chiesto perché fossi triste e le ho spiegato che il nostro amato cane Flik ormai era diventato molto vecchio, e così, stanco del suo corpicino ormai dolorante lo aveva lasciato qui per volare alto in cielo.

Le ho spiegato che però quando si vola in cielo non si può più tornare indietro.

E a noi restano i ricordi e l’amore che abbiamo provato.

Poi è stato il turno della sua bisnonna. Allo stesso modo le ho spiegato che la bisnonna era volata in cielo, perché era vecchia e molto stanca e aveva voglia di rivedere la sua mamma e il suo papà che erano in cielo già da molto tempo. Mia figlia ha voluto sapere perché non si torna dal cielo e le ho spiegato che purtroppo non c’è un perché, è così e non possiamo farci nulla.

Dobbiamo accettarlo e custodire nel cuore tutti i ricordi della persona che se n’è andata.

I bambini però sono fantastici e trovano sempre la soluzione a tutto, così la prima volta che è salita in aereo mi ha chiesto se avrebbe potuto rivedere la bisnonna.

In fondo come darle torto stavamo volando in cielo!

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Pubblicato da mammansia

Nata a Modena nel 1982, laureata in MATEMATICA. Mamma di due piccoli terremoti e lavoratrice nel campo informatico.

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