Qualcuno mi spieghi il senso dei compiti a casa per i bambini che già frequentano la scuola a tempo pieno.
Spiegatemelo perché io non lo comprendo.
Quindi facciamo due conti insieme: questi bambini stanno a scuola dal lunedì al venerdì dalle 8:30 alle 16:30.
Quaranta ore settimanali.
Quaranta ore.
Le stesse ore di un lavoratore full time.
Con una piccola differenza: il lavoratore il venerdì spegne pc, chiude l’officina e fino al lunedì mattina non ci pensa più.
Il bambino invece il venerdì ha i compiti da fare a casa nel week end.
Nel week end che dovrebbe essere periodo di riposo e pausa i bambini hanno i compiti. I bambini non hanno diritto di staccare la spina.
E parliamo di bambini di 6-10 anni circa.
Stanno a scuola 40 ore settimanali.
Cosa dovrebbero fare di più?
I compiti nel week end.
Non lo trovo ne giusto ne sensato.
Se parliamo di consolidamento delle nozioni mi pare che a scuola abbiano già tutto il tempo necessario per farlo.
I bambini sono stanchi.
Hanno diritto al riposo
I bambini hanno il sacrosanto diritto di annoiarsi
Di fare nulla o solo ciò che gli piace.
Pure che sia una paginetta veloce i compiti a casa nel week end non hanno senso. Ne utilità.
L’unica cosa che possono fare è allontanare i bambini dalla voglia di imparare perché non staccano mai.
Esattamente come i compiti delle vacanza.
Scusate ma i lavoratori in ferie lavorano? Si portano dietro il lavoro? La risposta è no.
E allora spiegatemi perché i bambini hanno i compiti delle vacanze.
L’unico compito che devono eseguire i bambini nel fine settimana e nelle vacanze è riposarsi.
Giocare.
Divertirsi
Stare coi genitori
Annoiarsi
Sognare
e fantasticare
Concediamo ai bambini gli stessi piaceri degli adulti.
Niente compiti e tempo libero da dedicare alle proprie passioni.
Se l’articolo ti è piaciuto metti “mi piace” sulla mia pagina Facebook Mammansia, e seguimi su Instagram Mammansia_chica