Perché il neonato piange. Neonato istruzioni per l’uso

Perché il neonato piange. Neonato istruzioni per l’uso.

Care puerpere e mammine alla prima esperienza, questo post è per voi.

Diventare mamme non è una cosa semplice. Da un giorno all’altro ti ritrovi, non ti diplomi, lo diventi e basta mamma. Improvvisamente hai tra le braccia questo minuscolo essere umano che dipende da te in tutto e per tutto.

Non c’è un manuale che ti spieghi cosa devi fare, e molto probabilmente sarai circondata da persone che ti proveranno a inculcare mille insegnamenti perlopiù non richiesti, molto spesso addirittura contraddicendo se stesse.

Partiamo quindi da un concetto di base. Il neonato è TUO, tu sei la mamma e nessun’altra donna al mondo saprà caprilo meglio di te.

Forse questo ti spaventa, e il pensiero della responsabilità, uniti al pianto del neonato, e il crollo ormonale post parto possono farti andare in panico.

Mi è capitato spesso di trovarmi sola in casa con la prima figlia. Lei piangeva e io non sapevo come consolarla.

Il neonato ha solo il pianto per esprimere i suoi bisogni, e a volte non è scontato intepretarlo. Nemmeno per la mamma.

Avrà fame, avrà il pannolino sporco, avrà sonno, avrà sete, avrà voglia di uscire.

L’unico modo per capire è andare per tentativi.

Per esperienza, tolta la fame, il motivo maggiore di pianto del bambino è il sonno unito al bisogno di contatto con la mamma.

Davanti a un neonato che piange senza apparente motivo come prima cosa è necessario non andare nel panico e non innervorsirsi, perchè loro lo sentono.

I neonati sentono tutto.

Prendeteli in braccio, coccolateli, cullateli, offrite il seno se allattatate.

Prendetevi il tempo necessario per calmare il pianto senza entrare in panico.

Se avete ospiti andate in un altra stanza. Lasciate da parte tutto e dedicatevi solo al vostro bambino.

Respirate.

Vedrete che se riuscirete a mantenere la calma, allora in breve tempo il vostro piccolo si calmerà.

Posso dirvi che il 90% dei pianti dei miei figli è stato per stanchezza. Ma la loro stanchezza, unita alla mia agitazione faceva si che il loro pianto a volte risultasse inconsolabile.

Se vedete che siete troppo tese e non riuscite a calmare nemmeno voi stesse, fate intervenire un’altra persona, i papà in queste occasioni possono essere davverio un grandissimo aiuto.

Tutto questo fermo restando che davanti a un neonato, il cui pianto risulta inconsolabile da diverso tempo, è necessario rivolgersi al proprio pediatra di fiducia.

Non abbiate paura a chiedere aiuto, supporto pratico e perché no, un supporto morale.

Non siamo supereroi, siamo mamme.

Siamo tutte mamme stupende, ma umane, coi nostri momenti difficili.

E difficilissimo essere mamma, ed è difficilissimo restare calme davanti al pianto del proprio neonato.

Ma sono momenti che passeranno, questo ve lo garantisco!

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Pubblicato da mammansia

Nata a Modena nel 1982, laureata in MATEMATICA. Mamma di due piccoli terremoti e lavoratrice nel campo informatico.

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