Oggi è il mio compleanno. Su di me e quello che ho fatto e non fatto.

Oggi è il mio compleanno. Su di me e quello che ho fatto e non fatto.

Quando ero bambina questo giorno lo aspettavo con ansia e trepidazione.

Il mio compleanno era il giorno tutto mio. Adoravo le attenzioni in più che arrivavano, i regali gli abbracci e i baci.

Amavo questo giorno perché era il giorno dell’anno in cui mi sentivo maggiormente amata. Coccolata. Riempita di piccole attenzioni che tutti gli altri giorni mi mancavano da morire.

Oggi invece ho solo due certezze.

Due telefonate che non riceverò, quelle dei nonni, che sono sempre state tra i pochi punti fermi della mia vita che il tempo ha inevitabilmente portato via.


Due abbracci piccoli e sinceri che andranno a colmare la tristezza, quelli dei miei bambini.

Di strada ne ho fatto e anche se i capelli ancora non sono bianchi, ho sbucciato le mie ginocchia un sufficiente numero di volte.

Ho sanguinato parecchio e piano piano ho costruito la mia piccola corazza che però sento che non mi protegge ancora abbastanza.

Posso dire di aver vissuto abbastanza tempo da aver conosciuto il lato peggiore delle persone ma anche il lato migliore.

Non ho ancora imparato a lasciar correre le cose senza dire la mia. E nemmeno a non restarci male davanti ad una cattiveria subita.

Non mi sono rassegnata all’abitudine né alla mediocrità e i miei sogni nel cassetto ogni tanto li accarezzo ancora anche se alcuni so che resteranno sempre li.

Non sono molto felice della vita che ho raggiunto né dei risultati ottenuti. potevo fare di meglio, o forse peggio non lo so.

Spesso mi chiedo come sarebbe la mia vita ora se avesi fatto scelte diverse, se svari potuto essere più felice.

Non ho ancora imparato a mettere a tacere la bambina che sta dentro di me. Che spesso piange da sola in macchina. Che urla a più non posso cercando di essere ascoltata. Che ancora cerca di farsi voler bene da chi ha dimostrato solo cattiveria verso di lei e ingenuamente non si rassegna.

Ho tante cicatrici quante le delusioni ricevute.

Non mi nascondo dietro a sorrisi falsi  e ancora mi allontano da chi mi ha fatto del male.

Piango spesso e di nascosto.

Non dimentico ma perdono, consapevole che i rapporti ricuciti saranno sempre qualcosa di aggiustato ma non di integro.

Cerco di essere la mamma migliore che posso essere, limando i miei spigoli il più possibile.

Sono sempre insicura e certa di sbagliare in continuazione.

Indosso la mia maschera e vado avanti questa commedia che è la vita anche se troppo spesso vorrei essere semplicemente me stessa senza quella stupida maschera che indossiamo tutti quanti.

Amo i miei figli e cerco di essere per loro quella mamma ideale che avrei voluto per me stessa, consapevole che per quanto mi possa impegnare non sarò mai perfetta ai loro occhi.

Spero solo di riuscire a trasmettergli l’amore. Il mio amore. L’unico amore che li accompagnerà tutta la vita e anche oltre perché l’unica cosa che dura per sempre è proprio l’amore.

E ho trovato in questo amore il senso della mia vita.

Dai miei 36 anni per ora è tutto.

 

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Pubblicato da mammansia

Nata a Modena nel 1982, laureata in MATEMATICA. Mamma di due piccoli terremoti e lavoratrice nel campo informatico.