La solidarietà tra mamme questa sconosciuta.
Ho qualche giorno fa ho scritto un post sulle mamme lavoratrici e sulla fatica che fanno le stesse.
Perché parliamoci chiaramente: lavorare e non lavorare cambia completamente la vita.
E non voglio minimizzare le donne che non lavorano perché lo so che stare tutto il giorno a casa con un bambino è a dir poco alienante. E lo so perché l’ho fatto. E ho scelto di tornare a lavorare.
Ma certo è che c’è da fare una distinzione tra mamme che non lavorano e hanno i figli a casa e quelle che non lavorano e hanno i figli tutto il giorno all’asilo o a scuola.
So cosa si prova, a stare tutto il giorno a casa con un bambini, quando l’ho fatto mi mancava la socialità, il parlare con un adulto. In quel periodo andare a lavoro mi avrebbe permesso di staccare la spina dalla vita di mamma, certi giorni sarebbe stato anche meno faticoso ma allo stesso tempo sicuramente mi sarei sentita enormemente in colpa a delegare la gestione dei miei figli in quel preciso momento.
Ho avuto la fortuna di poter stare a casa, perché la possibilità di scegliere la reputo un enorme fortuna e ho scelto la cosa che mi sembrava più giusta per me e per noi in quel preciso momento.
Poi anche Enea ha iniziato l’asilo e ho avuto la fortuna di trovare un lavoro.
Ma resta senza dubbio che se fossi rimasta a casa, con entrambi i figli a scuola, mi sarei riposta molto di più di quello che faccio adesso.
La mia vita sarebbe state con meno denaro ma più a misura di uomo e non sarei arrivata alla sera stanca e arrabbiata con il mondo.
Perché quando siamo troppo stanche ci arrabbiamo con la vita e a volte coi nostri bimbo per delle sciocchezze.
E ci sentiamo impotenti, incastrate in una vita che troppo spesso non sentiamo nostra nè felice.
Corro dal mattino alla sera. Come ogni mamma che lavora. Lascio i figli al pre scuola mentre altre mamme possono aspettare serenamente il suono della campana,
Corro via come un razzo, mentre altre vanno a bere il caffè.
Bene ho scritto un post in cui parlavo di questo e una mamma che non lavora si è permessa di dire che chi lo fa è più rilassato perché delega la crescita dei figlia gli altri.
E no cara mia, quella rilassata sei tu. Tu che dalle 8:30 alle 16 sei libera mentre io lavoro.
Che puoi fare a spesa, riordinare la casa e anche andare in palestra.
Puoi coltivare hobbies che io mi sogno di notte di fare.
Alle 16 quando prendi i bambini puoi dedicarti a loro mentre io ho tutte le cose da fare che tu invece hai fatto mentre io lavoravo.
Solidarietà cara mamma dovresti essere solidale e non permetterti di affermare certe sciocchezze.
Nessuna mamma che lavora lo fa a cuor leggero.
Nessuna mamma manda il figlio al pre scuola felice e tutte vorremmo dedicare tempo ai nostri figli con serenità.
Quindi si lo ammetto da mamma lavoratrice invidio un sacco le mamme che possono permettersi di non lavorare.
Che hanno più tempo da dedicare ai propri bambini. Che possono andarli a prendere a scuola a ora di pranzo e farli mangiare a casa tutte le volte che lo desiderano. Io invece devo dirle sempre di no perché non faccio in tempo.
E in questo non sto sminuendo quello che fanno, perché so che a volte sembra alienante.
Ma non potete immaginare quanto sia frustrante correre come un somaro dal mattino alla sera e svenire sul letto con la consapevolezza che mentre tuo figlio ti chiamava tu non lo ascoltavi perché avevi ancora mille cose da fare.
O la testa era troppo stanca per sentirlo.
Se l’articolo ti è piaciuto continua a seguirmi sulla mia pagina facebook Mammansia, Instagram Mammansia_chica