La separazione e il coraggio di voltare pagina e ricominciare

La separazione e il coraggio di voltare pagina e ricominciare

Covo questo post da diversi mesi.

Esattamente dal giorno in cui ho capito che la storia col padre dei miei figli era giunta al capolinea.

L’ho capito molto prima di ammetterlo a me stessa, di dirlo a lui e alla fine di concretizzarlo.

Il fatto è che non è mai facile accettare di aver fallito un progetto di vita.

Nessuno di noi si sposa e/o mette al mondo dei figli senza credere davvero in un progetto di vita col proprio partner.

Poi la vita e le circostanze ci fanno crescere e  a volte ci cambiano. Cambiano noi e cambiano le situazioni.

Diventiamo più saggi. Ad esempio io ho capito che le persone non cambiano. Possono smussare alcuni lati del proprio carattere, ma non cambiano per gli altri.

Se una persona cambia, lo fa per se stessa, per una spinta interiore ma di certo non per un partner.

E così può succedere che si diventi consapevoli di avere al proprio fianco una persona che non è la persona giusta per noi.

Un figlio complica e mette a dura prova la vita di coppia.

Questo lo scrivevo un anno fa. Oggi scrivo “La separazione e il coraggio di voltare pagina e ricominciare”.

I figli possono diventare la prova decisiva. Oppure solo una parte di un tutto che comunque non sarebbe andato.

Non so descrivere bene cosa ci sia successo ma col tempo ci siamo piano allontanati.

Fino ad aprire gli occhi e trovarci sue due pianeti diversi mentre i nostri figli “satellitavano” tra noi due.

E stato un periodo complicato.

In cui se lo avete notato ho perso la voglia di scrivere, non sapevo più cosa raccontare perché la mia mente era annebbiata dai pensieri.

Dalle paure.

Ci sono stati attimi in cui mi sono sentita paralizzata.

Terrorizzata da quello che mi stava accadendo e di cui pian piano stavo prendendo coscienza.

E lo ripeto, non è facile accettare di aver fallito un progetto di vita sopratutto dopo aver messo al mondo dei bambini piccoli.

Poi mi sono guardata allo specchio e mi sono chiesta cosa avrei voluto insegnare a loro e che modello di donna avrei voluto avessero davanti agli occhi.

E l’unica risposta sensata è stata: una madre felice.

Una donna coraggiosa, capace di prendere decisioni difficili per quanto scomode abbiano potuto essere.

Ho deciso di insegnare loro che non si può restare in una situazione che non ci rende più felici solo perché per convenzione o perché deve essere così.

Perché la vita in fondo è una sola, e l’unica cosa che dobbiamo fare è viverla al meglio.

Perché la mia felicità è direttamente proporzionale alla loro. E una donna che non è felice ed appagata non può crescere adulti equilibrati e sereni.

Me ne sono sentita dire di ogni.

Mi sono sentita dire che non lo dovevo fare perché ormai dovevo restare li.

Che i figli di genitori separati saranno adulti squilibrati.

Che sono un egoista.

E ci sono persone molto vicine e molto bigotte che mi hanno tolto il saluto.

E queste cose mi hanno ferita, e fatto vacillare.

Ho avuto bisogno di tanti momenti di solitudine.

Mi sono presa il mio tempo.

E ho capito che dovevo andare avanti e cambiare la mia vita. Farmi coraggio e non arrendermi, perché la mia vita è mia e la vivo io.

I figli sono miei e la responsabilità educativa e la mia.

E secondo me non bisogna mai rinunciare al proprio stare bene.

Ci è voluto tempo.

Ora sto meglio e i miei bambini sono sereni e stanno bene.

Non è ancora facile gestire la separazione nella quotidianità  e nelle cose pratiche.

Ma di questo ve ne parlerò in altri post.

Queste righe erano solo per dirvi che dovete avere il coraggio di essere felici!!!

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Pubblicato da mammansia

Nata a Modena nel 1982, laureata in MATEMATICA. Mamma di due piccoli terremoti e lavoratrice nel campo informatico.