La storia del toro Ferdinand si ispira al libro scritto da Munro Leaf e illustrato da Robert Lawson nel 1936, “La storia del toro Ferdinando”.
Il primo cortometraggio è stato prodotto dalla Disney nel 1938 e diretto da Dick Rickard, si trova anche su YouTube. E’ uno dei più celebri cartoon Disney di quegli anni, anche vincitore del premio Oscar come miglior corto animato.
“Il libro conobbe da subito una straordinaria popolarità (era molto amato da personaggi come Thomas Mann, H. G. Wells, Gandhi, e Franklin ed Eleanor Roosevelt) e fu anche al centro di assurde polemiche per via di un contenuto ritenuto “sovversivo”: fu bannato per decenni nella Spagna franchista e bruciato da nazisti.”
Quest’anno 20th Century Fox Animation e Blue Sky Studios, hanno proposto la loro versione nel film di animazione “Ferdinand”.
Ferdinand è un toro che nonostante una stazza imponente ha deciso di non volere passare la sua vita a combattere.
Ferdinand vuole annusare i fiori, fare lunghe passeggiate e vivere la sua vita in pace.
Ferdinand è a suo modo un sovversivo. Non si accetta il destino che gli altri hanno scritto per lui.
Ferdinand cambia lo stato di cose perché non è vero che se sei un toro o combatti o sei carne da macello.
Ferdinand conosce e ama la sua unicità, e per la sua unicità e per difendere le sue idee a modo suo combatte.
Ferdinand è il simbolo della lotta contro gli stereotipi.
E’ la dimostrazione che possiamo essere tutto ciò che vogliamo basta volerlo.
Ma sopratutto che la vita è unica e speciale e abbiamo diritto di vivevrla non camminando su binari preimpostati ma disegnando noi stessi i nostri binari. Il nostro percorso che è unico, proprio come la nostra personalità.
Ferdinand non cede agli sterotipi. Usa la sua intelligenza per dimostarlo. E anche quanto tutti gli dicono il contrario lui continua a difendere il suo diritto alla libertà di essere ciò che vuole.
Il diritto alla libertà di scelta.
Tutti vogliono fargli credere che non sia un diritto suo. Ma lui sa di avere ragione e non si arrende.
E alla fine Ferdinan vince.
Lui è stato il primo e unico a cambiare le cose, il toro non è stato ucciso nell’arena. Il toro vince. Ma non con la forza. Lui vince col cuore e col coraggio.
E durante questa scena, lo ammetto, sono scoppiata in un pianto dirotto. Perché durante tutto il film ho provato quello che provava Ferdinand. Dai sorrisi alla tristezza.
Perché siamo tutti un po Ferdinand, tutti lottiamo per difendere la nostra libertà, la nostra unicità e spesso come lui ci sentiamo dire che siamo solo dei folli, che tutto quello che stiamo facendo è inutile.
Ferdinand ci dice che nulla è inutile nè impossibile e che si può vincere sempre. Basta solo non arrendersi mai. Ferdinand è l’eroe col fiore in mano.
C’è qualche messaggio più bello che vorreste per i vostri bambini?
Io no.
Vi consiglio di perdervelo, al cinema.
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