Essere mamma di una figlia femmina

Essere mamma di una figlia femmina significa tante cose.

Significa riempire la casa di tutine, minigonne, abitini, calzamaglie, pizzi e frappe tutte in rosa il giorno dopo la morfologica.

Significa anche, sempre il giorno dopo la morfologica, comprare quel meraviglioso tutù che hai puntato anni addietro nella speranza di avere un giorno una figlia femmina.

Per poi trovarsi una bambina che a 4 anni di fare danza non ne vuole sapere.

E a 5 indossa solo quello. E 7 non le piace più nulla di quello che scegli tu.

Significa immaginare una piccola se stessa, a cui far crescere lunghi capelli da pettinare e acconciare. Perché lei sarà troppo bella per andare in giro spettinata.

Significa anche immaginare una figlia-amica con cui un giorno fare lunghe passeggiate e giornate di shopping al femminile.

Mano nella mano.

Ma significa anche cose più importanti.

Significa insegnarle che le Barbie con cui gioca non assomigliano nemmeno lontanamente alle donne vere.

Che le donne vere hanno la cellulite, a volte qualche kg di troppo, il seno troppo grande o troppo piccolo e soprattutto i capelli sempre un po’ in disordine.

Che le donne vere non si piacciono mai del tutto.

Essere mamma di una figlia femmina

Significa insegnarle che nonostante la non perfezione fisica quello che conta davvero è come LEI si vede allo specchio e non come la vedono gli altri.

Perché se tu ti vedi bella, inevitabilmente trasmetti bellezza. Perché siamo tutte belle agli occhi di chi ci ama davvero.

Significa spiegarle che troverà uomini che si innamoreranno di lei per il suo corpo, ma lei dovrà fidarsi solo di quelli che si innamoreranno del suo cervello.

Che l’amore può fare male. Ci saranno amori che  le spezzeranno il cuore e le sembrerà di non poter più mettere insieme quei pezzi. Ma poi troverà qualcuno che la aiuterà ad incastrarli e incollarli tra di loro.

Significa metterla in guardia, perché come donna nel lavoro dovrà faticare e dimostrare il doppio rispetto ai colleghi uomini, per ricevere la metà delle gratificazioni e del successo.

E se dovesse avere un giorno un figlio la sua carriera rischierà un enorme stop. Ma non dovrà dubitare mai del suo valore e della sua professionalità e continuare a lottare per dimostrare che lei vale, e le palle le ha, più di tanti uomini.

Significa spiegarle che, in tante occasioni,  si ritroverà a dover scegliere tra la testa e il cuore. E qualunque strada prenderà, dovrà sempre credere di aver fatto la scelta migliore. Perché lo ha scelto senza condizionamenti.

Significa raccontarle che nella vita avrà molto ruoli. Sarà figlia, moglie, mamma, amica, confidente, amante, cuoca, colf, lavoratrice, autista e che sarà in grado di svolgere tutti questi compiti e svolgerli bene.

Ma che difficilmente sarà premiata per questo.

Anzi troppe volte il suo lavoro sarà sottovalutato.

Significa rassicurarla che la mamma ci sarà sempre, che con discrezione la appoggerà e la sosterrà in tutte le sue scelte e in tutte le lotte che dovrà affrontare. Senza giudicare o rimproverare. E un giorno, quando sarà mamma lo capirà.

Significa farle capire che in comune con Barbie ha solo questo motto “puoi essere tutto ciò che vuoi” e lo sarai figlia mia. Sarai tutto ciò che vuoi.

La tua mamma.

Può interessarti anche 1 anno da sorella maggiore, lettera alla mia primogenita

Oppure la versione al maschile Essere mamma di un figlio maschio

Se l’articolo ti è piaciuto metti “mi piace” sulla mia pagina Facebook  Mammansia, Instagram Mammansia_chica

Pubblicato da mammansia

Nata a Modena nel 1982, laureata in MATEMATICA. Mamma di due piccoli terremoti e lavoratrice nel campo informatico.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.