Sono stanca di sentirmi dire come devo fare la madre

Sono stanca di sentirmi dire come devo fare la madre

La verità è che sono stanca di sentirmi dire come devo fare la madre.

Perché davanti ai tuoi figli si sentono tutti migliori di te.

Tutti sanno cosa fare, anzi cosa farebbero.

Cosa sarebbe giusto.

Quale sarebbe la scelta migliore

E bada bene sarà sempre qualcosa di diverso da quello che hai scelto tu.

Tutti esperti educatori. Tutti capaci di crescere figli che non fanno capricci.

Tutti in grado di crescere bambini perfetti.

Mentre tu madre non fai mai la scelta giusta.

Odio il weekend perché odio i compiti

Odio il weekend perché odio i compiti

Odio il weekend perché odio i compiti.

Si l’ho detto.

E lo sottoscrivo.

E non mi vergogno ad urlarlo ad alta voce.

Qualcuno mi spieghi perché un lavoratore che lavora 40 ore a settimana ha DIRITTO  al weekend di riposo mentre un bambino di 6 anni che passa 40 ore settimanali a scuola il weekend deve passarlo a  fare i compiti.

Per pochi che siano sono comunque troppi.

Come li paghiamo gli straordinari ai bambini?

Scuole chiuse e welfare familiare zero

Scuole chiuse e welfare familiare zero

C’è la pandemia. Pandemia di cui i contagi nelle scuole pesano per un 2%. Focolai che da settembre a oggi si sono tenuti a bada e circoscritti senza grossi problemi.

Ma la prima soluzione per lor signori al governo è sempre e solo: chiudiamo le scuole.

Ma non le attività produttive.

Quindi scuole chiuse, bambini a casa e genitori al lavoro.

Hai voluto fare i figli? Arrangiati stronza

Hai voluto fare i figli? Arrangiati stronza

Hai voluto fare i figli? Arrangiati stronza

Hai voluto la bicicletta? Adesso pedala!

La scuola non è un parcheggio.

La scuola non è un diritto.

La scuola non è un parcheggio ma la scuola è vita.

La scuola non è un parcheggio ma la scuola è vita.

Ma noi genitori lo sappiamo bene che non è questione di parcheggi e comodità.

La scuola è vita. PERCHE LA CULTURA è VITA.

Il sapere. La conoscenza che si acquisisce con l’esperienza e la condivisione coi compagni di classe.

Cultura non è studiare la paginetta di storia.

Cultura è studiare la paginetta di storia e confrontarsi coi coetanei.

Ma quanto cavolo è difficile essere genitore!!!

Ma quanto cavolo è difficile essere genitore!!!

Ma quanto cavolo è difficile essere genitore!!!

Nasci da figlio e vivi nel ruolo di figlio finché da un giorno all’altro diventi genitore.

E che non sia facile lo capisci dal primo vagito, che se tarda ad arrivare dopo due nanosecondi dalla nascita eccoti li a gridare “Perché non piange!”

L’ho gridato per tutti i figli. Ed è stata la prima seria preoccupazione da mamma.

Poi dopo poche ore ho compreso la preoccupazione delle mamme per il cibo.

Si attacca, non si attacca, si attacca bene, si attacca male. Mangia abbastanza? Perché si addormenta mentre mangia???

E i controlli di crescita dal pediatra. Ogni volta mi sento come all’esame di maturità.

Ma questo è solo l’inizio.

Se i tuoi figli te li sei cresciuta da sola non devi vendicarti su di loro

Se i tuoi figli te li sei cresciuta da sola non devi vendicarti su di loro

Se i tuoi figli te li sei cresciuta da sola non devi vendicarti su di loro.

C’era una volta la famiglia anni 80 dove in genere lavorava uno solo e con il singolo stipendio si poteva vivere bene. A volte molto bene.

Proprio per questo le mamme potevano permettersi il lusso (perché era un lusso) di non lavorare e occuparsi solo dei figli. E i nonni il lusso di fare i nonni solo quando ne avevano voglia.

Poi il sistema si è stravolto e parliamoci chiaramente oggi come oggi per la maggior parte di noi vivere con un solo stipendio è praticamente impossibile.

Quindi le mamme quando hanno un lavoro lottano con le unghie e coi denti per mantenerlo. Per avere maggiore disponibilità economica e garantire uno stile di vita migliore ai figli.

I genitori non si scelgono… e nemmeno i figli

I genitori non si scelgono… e nemmeno i figli

I genitori non si scelgono… e nemmeno i figli.

Quando ero un’adolescente che litigavo coi miei genitori dicevo sempre che avrei voluto che loro fossero diversi. Guardavo i genitori degli altri e mi sembravano tutti più buoni e bravi dei miei.

Vogliamo iniziare a pensare al bene dei bambini o no?

Vogliamo iniziare a pensare al bene dei bambini o no?

Vogliamo iniziare a pensare al bene dei bambini o no?

Ora vi dico la mia.

La didattica distanza è inutile e dannosa.

Vi parlo del mio punto di vista, di mamma di due bambini di cui una in età da scuola primaria.

Ricapitoliamo quello che è successo a questi bambini.

Da un giorno all’altro gli è stato detto che in giro c’era un virus molto pericoloso, allora per proteggersi avrebbero dovuto accettare il famoso “distanziamento sociale”.

Ripetiamo insieme “distanziamento sociale”. Ergo niente più scuola, palestra, parchetto amici.

Corse, merende, risate e giochi con i coetanei.

Sono le mamme e i bambini le vere vittime del coronavirus

Sono le mamme e i bambini le vere vittime del coronavirus

Sono le mamme e i bambini le vere vittime del coronavirus.

Iniziamo parlando dei bambini, quelli che sono prima di tutto stati additati come untori. Quelli che in realtà superano il coronavirus senza grossi problemi.

Come al solito i bambini sono stati ritenuti portatori sani di virus e allontanati senza spiegazioni dalla loro quotidianità, dalle loro scuole e dai loro amici.

Chiusi in casa senza il diritto di fare una passeggiata al parco.

Chiusi in casa  mentre loro giochi al parco sono stati transennati. E vedere quelle altalene transennate credo sia l’esempio più lampante del fallimento della nostra società