Beata te che non lavori! Cosi dissero a una mamma che “non lavora”..

Beata te che non devi andare a lavorare e ti puoi riposare! Cosi dissero a una mamma che “non lavora” o meglio che aveva perso il lavoro a causa della maternità.

E fu cosi che gli occhi della mamma si iniettarono di fuoco.

Diciamo che se il concetto di lavoro si limitasse a considerare esclusivamente quello retribuito allora no, nessuna mamma lavora.

Ma dire che una mamma che fa SOLO la mamma non lavora è tanto stupido quanto offensivo. Lo è altresi accusarla di alienarsi tra fornelli e lavatrici , specie se non è stata una scelta della diretta interessata ma dovuta a cause esterne, tipo contratto non rinnovato, asilo non frequentabile, nessun aiuto esterno al nucleo familiare.

Una mamma che “non lavora” non evade MAI. Non ha un solo giorno di ferie. Anzi a dire il vero nei giorni festivi lavora esattamente il doppio. Perché dato che “non lavora” tocca a lei preparare le feste, i pranzi e tutto il contorno.

Una mamma che “non lavora” normalmente si sveglia prima di tutti, per mettere avanti le cose perché dato che “non lavora” durante il giorno ha uno o più figli a cui badare e con bimbi piccoli nei dintorni dedicarsi alle faccende domestiche può essere un impresa quasi titanica.

Una mamma che “non lavora” passa l’aspirapolvere col bimbo in braccio. Prepara la cena, con un altro figlio attaccato alle gambe in cerca di attenzioni, e normalmente  non trova nemmeno il tempo di fare una telefonata senza essere continuamente interrotta.

Una mamma che “non lavora” va a fare la spesa con almeno un bambino. Carica e scarica buste, bambini e confezioni di acqua minerale. Da sola. Perché qualcuno, in famiglia dovrà pur andare a lavorare!

Una mamma che “non lavora” non perde una sola riunione della scuola e quando c’è da fare qualcosa si sente in dovere morale, di dare più disponibilità di una mamma che invece lavora.

Una mamma che “non lavora” si sente in colpa per non incrementare le entrate economiche familiari e quindi fa di tutto per risparmiare rinunciando a troppe cose per se stessa.

Una mamma che “non lavora” pagherebbe oro avere il tempo per andare dall’estetista o in palestra. Ma non lo può fare perché non lavora e quindi deve badare lei ai figli.

Una mamma che “non lavora” è vittima di pregiudizi.

” Vedi quella? Fa la mantenuta! Beata lei”

“Mia nuora dopo il parto non è tornata a lavorare perché è una scansafatiche! Sapesse io quanti sacrifici ho fatto quando avevo la sua età!”

“Ah non lavori? Che bello hai tutto il tempo di riposarti sul divano!”

“Non lavori? Che vita triste, ti si rattraprisce il cervello!”

Ora vi svelerò un segreto.

Ci sono mamme che “non lavorano” e  che odiano stirare , cucinare e fare le pulizie ma lo devono fare loro perche non lavorano. Però non è un lavoro.

La domestica è un lavoro solo se lo fai a casa di altri.

Una mamma che “non lavora” non è retribuita in denaro ma in sorrisi.

Una mamma che non lavora sa cos’è il divano solo perché lo deve sistemare e pulire. Ma non ha mai provato dal giorno del parto, la soddisfazione di sedercisi sopra e schiacciare un pisolino, se non a notte inoltrata, dopo aver riaddormentato il bambino all’ennesimo risveglio perché lei “non lavora” quindi tocca a lei alzarsi di notte.

A casa con i bambini non PUOI metterti sul divano. Loro cercano attenzioni e poi vogliono giocare, poi c’è la cena, i panni e insomma in casa qualcosa da fare c’è sempre.

Una mamma che “non lavora” è retribuita in soddisfazione per aver tirato su i figli da sola senza aiuti.

Lei ha un mantra ” se hai bisogno di una mano la troverai sempre alla fine del tuo braccio”.

Non ha perso un solo momento della crescita dei propri bambini e ha tutti i ricordi piu importanti impressi  uno a uno nella mente.

Una mamma che “non lavora” ha donato la cosa più importante alla propria famiglia.

IL TEMPO.

Rinunciando in cambio a tanto per se stessa.

Non ha una carriera, e non può definirsi lavorativamente soddisfatta. Non ha indipendenza economica e un giorno non avrà una pensione.

Una mamma che “non lavora” ha  regalato tutto, ma proprio tutto, alla propria famiglia.

E spesso guarda la sua laurea appesa alla parete del salotto, e si chiede come sarebbe stato se non fosse stata penalizzata dalla maternità, se le cose fosse andate in maniera diversa, insomma se vivessimo in un mondo migliore Nel mondo che vorrei.

Ma poi sorride, e pensa che va bene così. Che in fondo l’unica cosa che conta davvero è il sorriso dei suoi figli.

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Pubblicato da mammansia

Nata a Modena nel 1982, laureata in MATEMATICA. Mamma di due piccoli terremoti e lavoratrice nel campo informatico.

Una risposta a “Beata te che non lavori! Cosi dissero a una mamma che “non lavora”..”

  1. mmmm… guarda… tutto vero… però il problema è che la mamma che lavora fa anche le cose che dici tu… la spesa con un bambino… è la prima che si alza… poi certo, magari ogni tanto il caffè con una collega ci esce, ma questo può accadere anche ad una mamma che lavora solo in casa.
    Il punto è che molte mamme che lavorano sono anche casalinghe. Forse è questo che intendono alcune persone. Certo il fatto di non essere indipendenti economicamente è dura. Ma non è detto che sarà sempre così. In bocca al lupo!

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