Mese: Aprile 2019

Le brave mamme ogni tanto ammettono di avere bisogno di una vacanza

Le brave mamme ogni tanto ammettono di avere bisogno di una vacanza

Le brave mamme ogni tanto ammettono di avere bisogno di una vacanza dai figli.Non sopporto le mamme che fanno le perfettine. Quelle che i figli sono la ragione di vita, che sono felici semplicemente per il fatto di essere mamme e tutto il resto del mondo intorno a loro non ha più valore.Non sopporto quelle che si credono mamme migliori di te solo perché tu sei sincera e si ogni tanto lo ammetti di aver bisogno di una vacanza. Di momenti tutti per per te.Perché le brave mamme non sono quelle che si immolano sull’altare dei figli.

Il figlio preferito esiste eccome! Anche se le mamme non lo ammettono

Il figlio preferito esiste eccome! Anche se le mamme non lo ammettono

Il figlio preferito esiste eccome! Anche se le mamme non lo ammettono.Sono una persona piena di difetti. Ne ho talmente tanti che ho smesso di contarli.Però ho un pregio. I miei difetti li ammetto.Non mi reputo una mamma perfetta, ma sono una persona onesta e in tutta onestà lo devo ammettere il figlio preferito esiste.la maggior parte delle mamme si nasconde dietro scuse tipo:” eh ma sai lui ha più bisogno di me” oppure “eh ma lui è più piccolo” ancora “sai lui è più debole tu sei più forte si vede”Ma non è vero niente.L’univa vera e inconfutabile verità è che esiste il figlio prediletto.Quello che senza farlo apposta mettiamo al primo posto. Il figlio dei cui bisogno ci curiamo di più e con più attenzione.E questo ve lo dico da figlia non prediletta.

Finché sono piccoli è quasi tutto facile, è il dopo che mi fa molta paura.

Finché sono piccoli è quasi tutto facile, è il dopo che mi fa molta paura.

Finché sono piccoli è quasi tutto facile, è il dopo che mi fa molta paura.

Sto iniziando a rifletterci ora che Carlotta ha 6 anni. Mi rendo conto che il tempo è volato e prima di accorgermene avrò a che fare con un’adolescente.

Più ci penso e più la cosa mi fa paura.

Io sono stata un adolescente abbastanza tranquilla, a tratti ribelle,  chi in fondo non lo è in quel particolare periodo della vita, ma ho sempre avuto chiaro il concetto del giusto e dello sbagliato.

Conoscevo i pericoli e per questo sono sempre stata in grado di difendermi.

Certo una buona dose di fortuna ha aiutato, ma tutto sommato è andata bene.

Il fatto è che i pericoli del mondo di oggi sono molti di più rispetto ai pericoli del mondo di ieri.

E sopratutto sono molto più vicini e raggiungibili.

Raggiungibili alla portata di un click.

Il pericolo ai miei tempi era la droga. Ma la droga non poteva arrivare direttamente a casa attraverso lo smartphone. La droga andava cercata, quindi sì era un pericolo ma non cosi scontato da trovare.

Un pericolo che si può spiegare, far capire. Di cui si può parlare, prevenire e nei casi più brutti vederne i segni. Le droghe le conosciamo, e noi 30 enni di oggi siamo certo più pronti dei nostri genitori a riconoscerne i primi segni.

Altro pericolo dei miei tempi era il motorino. Oggi di motorini non se ne vedono quasi più. E l’educazione stradale è certamente più evoluta.

Il pericolo era lo sconosciuto che si avvicinava, ma l’avvicinamento fisico è una cosa tangibile da cui ci si può allontanare facilmente.

Erano le caramelle degli sconosciuto che istruiti a dovere si rifiutavano a priori.

Adesso invece il pericolo è nelle tasche dei nostri adolescenti. Nei loro smartphone.

Perché se una volta coi vecchi cellulari poteva contattarti solo chi aveva il tuo numero, ora con gli smartphone con i social integrati tutto il mondo è in grado di interagire con te senza fare fatica e di nascosto dai genitori.

Mi fa paura il mondo del web.

Perché mentre io che sono adulta sono in grado di gestirlo un adolescente non lo è.

Gli adolescenti sono curiosi, e proprio la loro curiosità potrebbe spingerli oltre troppo vicino al pericolo.

Sono narcisisti. Basta un complimento per ottenere la loro fiducia.

Ma il problema maggiore è che sono adolescenti troppo presto. Vogliono crescere troppo in fretta a causa degli eccessivi stimoli che gli da la società moderna.

Ma antropologicamente non hanno gli strumenti giusti per affrontare il mondo reale e virtuale,.

Noi genitori di oggi infatti siamo chiamati ad insegnare ai nostri figli oltre al mondo reale anche quello virtuale che può, anzi secondo me è molto più pericoloso di quello reale.

Perché puoi difenderti da un pericolo quando esso è tangibile, ma è molto più difficile riconoscere un pericolo quando è inconsistente, etereo.

Ci sono le catene della morte, ci sono i malintenzionati che nascosti dietro profili falsi riescono ad adescare le nostre adolescenti.

Ci sono le sfide, ci sono i selfie estremi.

E tanti altri pericoli che probabilmente non conosco.

E allora cosa possiamo fare allora noi genitori?

Io parlo ai miei figli, parlo tanto. Gli racconto e gli spiego in maniera che imparino ad essere sempre attenti e a non fidarsi di chi non ha un volto tangibile.

Insegno loro cosa sia giusto e sbagliato  e non ho paura a raccontare a loro quanto il mondo e le persone possano essere crudeli.

Un po’ di sana paura e timore secondo me è l’ingrediente giusto per stare quanto più possibili lontani dai pericoli.

Li invito ad avere fiducia in loro stessi ed utilizzare la propria testa ed intelligenza senza farsi mia trascinare dalla massa.

Li invito a pensare e riflettere. Coltivo il seme del pensiero libero e dissidente.

Li invito a condividere con me le cose belle e quelle meno belle.

E sopratutto voglio che capiscano che io sarò sempre qui, al loro fianco pronta ad aiutare e a dare consigli senza giudicare mai.

E spero sia questa la cosa fondamentale per far si che non accada mai loro nulla di male.

Non possiamo proteggerli da tutto. Ma è nostro dovere dare loro gli strumenti giusti per affrontare la vita e il mondo.

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Le uova di Pasqua delle L.O.L. Surprise e altri personaggi

Le uova di Pasqua delle L.O.L. Surprise e altri personaggi

Quest’anno la Pasqua arriva tardi, ma cade proprio vicino ai ponti di fine aprile e primo Maggio, il che significa bimbi a casa da scuola per 10 giorni.

Se ci penso bene per loro +è una gran fortuna, e alla fine lo è anche per me, perché il tempo passato con loro è sempre quello meglio speso.

A Pasqua quest’anno sarà davvero aria di primavera, di colori e di calore.

Come sempre ho scelto per i miei bimbi le uova di cioccolato perché secondo me la Pasqua è anche e sopratutto  cioccolato.

Non so da voi ma qui è LOL mania.

Le vacanze quando ci sono i bambini non sono le stesse di prima ma possono essere anche meglio

Le vacanze quando ci sono i bambini non sono le stesse di prima ma possono essere anche meglio

Le vacanze quando ci sono i bambini non sono le stesse di prima ma possono essere anche meglio.

Adoro viaggiare, ho sempre adorato farlo.

Adoro viaggiare ma sopratutto ho sempre adorato partire all’avventura o prenotare il viaggio una settimana prima di partire.

sarà il mio carattere che ama le cose fatte d’impulso, organizzate così un po’ improvvisate .

Poi sono diventata mamma e mi sono resa conto che con due bambini, passeggini, spuntini e loro esigenze imprescindibili era necessario cambiare tipo di approccio alla vacanza.

La prima cosa da cambiare è stata sicuramente l’organizzazione. Con due bambini non è possibile organizzare vacanze all’ultimo minuto. Bisogna pianificare, studiare  organizzarsi.

Altra cosa: i bambini in vacanza troppo spesso si annoiano. Hanno quindi bisogno di andare in vacanza in un posto che offra molteplici attività che siano divertenti e su misura per loro.

Se i genitori sono un esempio anche le mamme sanno essere delle bulle

Se i genitori sono un esempio anche le mamme sanno essere delle bulle

Se i genitori sono un esempio anche le mamme sanno essere delle bulle.

Quale genitore oggi come oggi non si preoccupa del bullismo nelle scuole?

Del bullismo se ne parla da poco, ma in realtà esiste da sempre. Esiste da cosi tanto che noi stessi molte volte ci comportiamo proprio da bulli senza nemmeno rendercene conto.

Certi atteggiamenti e modi di fare sono cosi radicati in noi che li attuiamo in automatico senza renderci conto di essere proprio quei bulli che tanto vorremmo fuori dalla nostra vita e sopratutto lontano dai nostri figli.

Spesso, anzi troppo spesso sono le mamme stesse le prima a dare esempi di comportamenti sbagliati, al limite del bullismo e della discriminazione.

Le vedi le mamme davanti alle scuole. Raggruppate in gruppetti a parlottare, sparlare. Guardare male le altre e criticare.

E le vedi le mamme che invece se ne stanno in disparte da sole. E non perché siano asociali, ma perché in quei gruppi nessuno le vuole.

E facile andare d’accordo con chi la pensa come noi. Con chi magari è cresciuto nel nostro stesso paese, con i nostri stessi punti di vista. Con chi non ci contraddice mai e ci da sempre ragione anche quando abbiamo torto marcio.

E difficile ascoltare un punto di vista diverso, e accettare che quelle che sono state sempre le nostre certezze magari non sono in realtà così giuste.

Che ciò che si è sempre fatto non sia sia giusto solo perché “abbiamo sempre fatto coi chi sei tu per dire il contrario“.

Escludere, è bullismo.

Discriminare senza conoscere è bullismo.

Creare chat segrete solo per deridere una persona è bullismo.

Non salutare una persona per principio perché un’altra persona te ne ha parlato male è bullismo.

E questi cattivi esempi tante, troppe mamme li danno ai propri figli quotidianamente.

Poi ci chiediamo perché i nostri figli si comportino da bulli?

Perché noi in primis discriminiamo.

Perché noi in primis prendiamo in giro.

Perché noi in primis siamo un pessimo esempio.

 

E ricordate sempre che quelle escluse se oggi sono le altre, un domani potreste essere voi. O peggio i vostri figli.

Non ci libereremo mai del bullismo se non impareremo noi adulti per primi ad essere persone migliori.

Oggi no. Domani forse.

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