Il mestiere di mamma
Il mestiere di mamma è il più complicato che esista.
Non c’è una scuola che ti insegna come essere una buona mamma. E la scuola non può esserci perchè non ci sono regole universalmente valide.
Tutte le mamme sono mammansie
Il mestiere di mamma è il più complicato che esista.
Non c’è una scuola che ti insegna come essere una buona mamma. E la scuola non può esserci perchè non ci sono regole universalmente valide.
Stamattina mi sono guardata allo specchio, e , per la prima volta, mi sono sentita diversa. Ho guardato loro, e ho riguardato me stessa. Loro, cosi piccoli e indifesi, loro che hanno bisogno di me. Mi sono guardata allo specchio e mi sono vista importante davvero per qualcuno, forse per la prima volta mi sono sentita grande.
Prima e seconda gravidanza le differenze.
Tra la prima e la seconda gravidanza le differenze sono abissali.
PRIMA GRAVIDANZA
IO: Ommmmioddio, lacrime, non ci posso credere, lacrime, sarò mamma, oddio, e se non sarò una buona mamma? ma io non so cambiare pannolini! Ce la farò ad essere mamma?
MARITO : Silenzio
NONNA: Sei sicura? lacrime, che bello come sono felice! sarò una nonna giovane (parliamone)!
NONNO: Non respira, gli manca il fiato, oddio attacco di cuore! piange! Troppa emozione!!
SECONDA GRAVIDANZA
IO: Lacrime, come farò a gestirne due? Lacrime, però sono felice!
MARITO : Oh cavolo mi sono sbagliato!
NONNI: Ma voi la tv non la guardate mai? Guarda che due sono tanti!
PRIMA GRAVIDANZA
IO: Sta bene è una femmina, come sono felice!! Avrò qualcuno da portare in giro per negozi con me, faremo shopping e prenderemo insieme l’aperitivo. Le comprerò tanti vestiti rosa e andremo insieme dalla parrucchiera!
MARITO : Silenzio.
NONNA: Che gioia sarò la nonna di una femminuccia!
NONNO: Un’altra femmina in famiglia, eh va beh!
SECONDA GRAVIDANZA
IO: Sta bene! ah è un maschio? Dottoressa ne è proprio sicura? No perché sa questi ecografi spesso sbagliano. Ah vede i testicoli? Ma non è che semplicemente ha la manina tra le gambe perché in realtà è femmina e non vuole farsi vedere? dice di no? Ah ok…
MARITO : Aleeeeeeee M-A-S-C-H-I-O !!! Colui che porterà avanti il mio cognome! Giocheremo a pallone insieme, lo porterò a fare le cose da uomini (che mica ho capito cosa intendesse), lo crescerò IO il mio maschietto!
NONNI: Evviva finalmente il maschietto in famiglia! Però poi basta eh, maschio e femmina e siete a posto vero?
PRIMA GRAVIDANZA
IO: Ecco la mia bambina, la mia prima figlia. Insegnatemi a cambiare il pannolino! Avrò abbastanza latte? Cresce a sufficienza? La sto tenendo nel modo giusto? Gliela metto o no una copertina in più? Lavatevi le mani prima di toccarla!
MARITO : La mia bambina, nessuno si avvicini troppo già da adesso chiaro?
NONNI e PARENTI E AMICI : Tutti in ospedale per vederla, subito, mille regali di ogni tipo, lista nascita esaurita! Telefono che squilla in continuazione, fiori, visite a casa, telefonata di quel parente che non sentivi dal 1991.
SECONDA GRAVIDANZA
IO: Benvenuto piccolino, ecco la sorellina! Vai in braccio alla sorellina! Di latte ce n’è fin troppo, si vede a occhio nudo che è cresciuto bene! Con una mano lo tengo e con l’altra consolo la sorella. Vuoi prenderlo in braccio tu? ecco! ah non ti sei lavato le mani? Pazienza si farà gli anticorpi!
MARITO : Il mio figlio maschio, colui che porterà avanti il mio cognome (si lo ripete sempre dal giorno della morfologica) , vieni con me che ti crescerò a mia immagine e somiglianza .
NONNI, PARENTI E AMICI: Qualche veloce passaggio in ospedale, in regalo una tutina (tanto avete già tutto) e una scatola di preservativi (cosi non fate il terzo). Qualche messaggio di auguri. Lista nascita integra nada.
E se facessimo il terzo che succederebbe?
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Oggi vi voglio parlare delle tecniche per affrontarli.
sia chiaro una soluzione non ce l’ho ma confrontandomi con altre mamme, navigando in rete e leggendo qualche libro ho raccolto una serie di suggerimenti per aiutarci a superare il momento critico.
La nascita di un figlio comporta dei cambiamenti, per tutta la famiglia cani compresi. qualche suggerimento su come impostare al meglio il rapporto cane neonato.
Il parto dal punto di vista del papà.
Dopo una lunga gravidanza arriva anche Lui, il giorno del parto in cui anche i mariti o non mariti hanno un ruolo da protagonisti. Come avremmo fatto senza il loro supporto?
Il mio è stato bravissimo, sempre presente, calmo e sereno. In apparenza.
Ma volete sapere cosa pensava veramente?
Tutto è iniziato la notte tra il 5 e il 6 Febbraio, le prime contrazioni della mia vita, inutile dire che le trovavo già insopportabili e ho passato la notte a girarmi e rigirami nel letto.
PENSIERO DEL NON MARITO: uffa pure stanotte non si dorme e fra poche ore suona la sveglia!
Alle 5 del mattino l’ho svegliato, non ce la facevo più, dalla potenza dei dolori ero stra convinta di essere già a 9 cm “voglio andare in ospedale! Ci siamo! lo sento tra pochi minuti vedrò la mia bambina!”
PENSIERO DEL NON MARITO: povera illusa.
Sono le 6 del mattino, all’ospedale la visita conferma che sono neanche di mezzo cm, si torna a casa
PENSIERO DEL NON MARITO: ok vado a lavorare.
Piango, mi dispero, fa cosi male e secondo quelle stronze delle ostetriche non sono neanche mezzo cm. E’ una congiura contro di me. Non sopravviverò al parto. Perchè ho scelto l’ospedale senza epidurale perche??????
PENSIERO DEL NON MARITO: mmm forse meglio se sto a casa con lei. Anzi no ora chiamo mia suocera cosi ci pensa lei.
Ore 11 a casa, urlo, piango, arrivano mamma e sorella, coinvolgo tutto il vicinato nel mio dolore.
PENSIERO DEL NON MARITO: solita esagerata, ora mangiamo un bel piatto di pasta all’amatriciana e poi andiamo.
AH si si tutti e tre hanno banchettato allegramente mentre io intimavo l’estrema unzione e una morte veloce.
Alle 14 di nuovo in ospedale, acque rotte, via in sala parto.
PENSIERO DEL NON MARITO: forse l’amatriciana non è stata una buona idea, sento che mi resterà sullo stomaco.
Arrivano le ostetriche e gli insegnano a massaggiarmi la schiena
PENSIERO DEL NON MARITO: che figata voglio partorire anche io un giorno di questi.
Urlo, piango, urlo, urlo urlo ad ogni contrazione.
PENSIERO DEL NON MARITO: come vorrei prendere una boccata d’aria e fumare una sigaretta.
Ore 16 vado nella doccia.
PENSIERO DEL NON MARITO: forse è il momento giusto per scappare.
Ore 18 lo minaccio di evirazione.
PENSIERO DEL NON MARITO: speriamo non ci siano bisturi in giro, meglio controllare e allontanarmi da lei (e si allontanato spalle al muro).
Non faremo mai più sesso io vado in convento.
PENSIERO DEL NON MARITO : oh finalmente la smette di chiedere di sposarla.
Ho cambiato idea voglio andare a casa.
PENSIERO DEL NON MARITO: col cazzo!
Ore 21 mi dicono che Tempestina è in sofferenza e mi fanno un cesareo
PENSIERO DEL NON MARITO: merda.
Ore 21:21 nasce lei e fuori dalla sala operatoria sente il primo vagito.
PENSIERO DEL NON MARITO: allora è vero sono papà….
Ore 21. 30 gliela portano.
PENSIERO DEL NON MARITO: ce l’ho fatta!! sono papà, e lei è la bimba più bella del mondo! oggi è il giorno più bello della mia vita! Ho fatto proprio un buon lavoro!!!!
TU?
E adesso fatevi due risate con questo divertente video sui prodromi di parto!
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Una giornata fantastica a Gardaland Magic Halloween, ideale per tutta la famiglia dai più grandi ai più piccoli
La famiglia del mulino bianco prima o poi l’abbiamo incontrata tutti.
E quella famiglia in cui sono sempre tutti felici, i bambini son bravi, educati, ordinati, il lavoro va a gonfie vele, i soldi non mancano e tutte le mattine fanno colazione tutti insieme belli felici.
Si , te lo raccontano!
Oggi vi parlo un po di me ..Chi fa da se fa per tre , potrebbe essere il motto di tutta la mia vita.
Tutto il poco che ho me lo sono sudata e conquistata con le mie sole forze, nessuno mi ha mai regalato qualcosa.
Ci sono giornate più dure e faticose tipo questa, giornate in cui mi ripeto questo motto in testa come un mantra anche se pagherei oro per avere un aiuto, un qualcuno che mi dica :”Siediti, oggi i bimbi li guardo io”,”Riposati ci penso io a preparare la cena e a darla ai bambini”
Ma questa è sola fantasia.
Il non marito? A dire il vero lo vedo molto poco, lavora tanto, troppo e quando la sera torna stanco mi sento in colpa a chiedergli di fare altre cose. Anche se lui le fa di sua spontanea volontà.
Io e lui siamo una squadra “fortissimi”, tutto quello che facciamo entrambi è necessario per la nostra famiglia.
Nessuno ci aiuta e tutto ciò che abbiamo è frutto delle nostre fatiche . I nostri figli li stiamo crescendo noi, insieme.
Stiamo rinunciando a tante cose perchè non è possibile fare tutto con due bambini al seguito. Non andiamo a cena da soli da quando è nata Carlotta. Ma va bene cosi perché a noi piace fare le cose insieme , in famiglia.
Di una cosa siamo certi. Non siamo in debito con nessuno.
Siamo due sagittari dal carattere forte e indipendente. Siamo usciti di casa da soli e ce la siamo sempre cavata.
Ricordo il giorno in cui io sono uscita di casa. Andavo in un appartamento in affitto insieme a una collega. I miei non avevano scommesso un centesimo su di me, eppure mi sono traslocata tutte le mie cose da sola, cartone dopo cartone sulla mia piccola utilitaria e a casa con loro non ci sono più tornata.
A volte ho sofferto la solitudine, ci sono stati mesi economicamente duri , ma ne sono sempre uscita senza mai tornare sui miei passi.
Dicono che chi fa i figli se li deve crescere. Se è cosi noi lo stiamo facendo, non c’è una sola persona al mondo con cui siamo in debito di favori.
Però è dura.
E ci saranno sempre giornate come queste dove vorrei solo una mano in più e un abbraccio.
Noi mamme siamo forti, ma ogni tanto avremmo bisogno di un momento di pausa anche noi.
mammansia
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Se ripenso alla mia home page, qualche anno fa, ricordo foto di serate, bottiglie stappate, feste fino a tardi come se non ci fosse un domani, insomma in pochi anni tutto è cambiato.
L’avanzare del tempo quindi non è più segnato dalle rughe in fronte o dal vecchio amico incontrato per caso, ma è segnato dal cambio tema sui social.
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