La prima pappa di Livia

  La prima pappa è sempre una grande emozione. Più per la mamma che per il nanerottolo. Ricordo la prima pappa di Claudio..la seconda..la terza..il primo pesciolino..  Le ricordo? Bè, non è che ci voglia gran memoria… lui mangiava un pò, e il “Fermati mamma” era paragonabile alla forza di un gaiser: la pappa usciva dalla sua bocca con una velocità e con una potenza sorprendente. Ho ricordi di pappe spiaccicate sulla parete. Avevo impostato varie tecniche anti gaiser: pavimento foderato di giornali (ero stufa di pulire ogni sera praticamente mezza cucina..invece con i giornali una bella palla e via nella spazzatura!), bambino-posseduto con strofinacci dal collo in giù, fin le caviglie, seggiolone in mezzo alla cucina per evitare la vicinanza ai muri, maniche dell’infante tirate su a mò di muratore che tiene le Golia nel risvolto della manica (mitica quella pubblicità), e…ovviamente una bella bavetta Tommy tippee!<br /> Dai..non potevo farmi scappare questa cosetta colorata! Devo dire che l’ho usata moltissimo! E’ una bavetta semi rigida di gomma. Si può arrotolare in borsa, lavare in lavastoviglie, e ha un comodo raccogli sputi vari molto comodo!

Stamattina mi sono alzata con quest’idea: Oggi Livia mangerà la prima pappa.
Non è che ne avessi voglia eh, ve lo confesso. Ma ormai ha qsi 6 mesi, pesa 9 kg (aiuto…) e il latte …dai..che tenerezza! Allunga le mani e arraffa il cibo dal piatto del fratello…
Ho deciso che questa sua naturale curiosità andava sfruttata.
Così, armata di carta di credito e borse per la spesa ho acquistato il necessario: crema mais taioca, crema di riso, semolino, liofilizzato di carne, olio leggero gusto delicato (una follia…), parmigiano reggiano, 2 contenitori carinissimi antiscivolo (erano in offerta, non potevo lasciarli).
Tornata a casa, la mia mamma le aveva già preparato quella brodaglia di patata-carota che inizialmente serve come base di acqua-sporca per scioglere la crema di mais tapioca.
Ho messo Livia nel seggiolone.
Alle mie spalle paparazzi con telecamera e reflex…
Lei?? Sorrisi? Risate?? Macchè! Un pianto disperato!! Lacrime, urla.. “Datemi il latte, latte a garganella, latte a garganella”. Allora, non essendo più madre di primo figlio, le ho fatto il latte. Lei ne ha bevuto meno di metà. Si è calmata e .. e poi? Bella sorridente ha aperto la bocca scalciando e guardando il piatto con la pappa. Ho capito. Lei aveva fame, ma fame fame, i la pausa cucchiaino pieno-vuoto la innervosiva. Ora, a pancia piena, poteva tollerare qual secondo in cui la mamma riepmpie il cucchiaino di pappa per darglielo. E così ha mangiato quasi metà piatto.
Domani lasagne, dopodomani pasticcio.
In effetti credo che con Livia adotterò il metodo del libro “Io mi svezzo da solo” di Piermarini…

Il problema è che sono furbi. Furbi, Capiscono tutto. E io ancora la sottovaluto.
A circa metà piatto… eccolo..eccolo..il gaiser! Ma che maestria! Come l’ho parato istantaneamente: bavetta in su e tutto in faccia a lei che rideva!

Il tutto si è concluso con una dozzina di salviette umide sporche, 4 bavette luride, pavimento con qualche goccia di minestra.

Ma..ma..accidenti! Devo devo devo andare a comprare la bavetta della tomme tippe a Livia! Rosa! Non volete mica che usi quella azzurra del fratellone?!

Ecco.Ora mi sento più tranquilla.
L’importante è avere uno scopo per domani. Domani..shopping per la bavetta rosa!

Buona notte

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