Ricostruirsi una vita
dopo una separazione
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Purtroppo (o per fortuna) al giorno d’oggi doversi rifare una vita dopo la separazione è una cosa molto più frequente di quello che si possa pensare. Si può quasi dire che la gran parte delle coppie “scoppia” e i motivi sono i più svariati, ma non voglio trattare ora questo punto. I perchè e i per come non cambiano il risultato finale: trovarsi soli a raccogliere i cocci di un pezzo di vita che non c’è più e spesso dover continuare ad avere a che fare con l’ex perchè in comune si ha “solo” che uno o più figli!
Non importa chi lascia chi, ma uno dei due si troverà inevitabilmente ad andarsene di casa con la roba infilata di fretta e furia nei sacchettoni dell’Ikea e avendo un pallido bagliore di speranza che magari le cose si possano risistemare, a volte per paura, altre per abitudine, altre perchè si sta proprio male.
I luoghi comuni vogliono che sia sempre l’uomo a farsi il bagaglio, ma non sempre è così e anche qui ci sono X motivi per i quali potrebbe essere la donna a sfollare (come me, ad esempio, per motivi geografici e affettivi).
Succede che poi ti ritrovi coi tuoi sacchetti pieni di roba a caso, in uno stato di confusione totale, smarrimento, terreno che ti manca sotto ai piedi, durante il quale vorresti solo chiuderti da qualche parte con vasche di gelato, tanto prosecco e strapparti il cervello dal cranio per non pensare… ma ti giri all’improvviso e torni alla triste realtà perchè in mezzo ai sacchetti dell’Ikea c’è qualcuno che ti chiama “mamma” e allora lì sì che dici: “e ora che cazzo faccio?“… “ora il tempo di riprendermi dove lo trovo? Non posso essere isterica, apatica e fuori di testa con un piccoletto che ora come ora ha bisogno di me più che mai!”… “Un prosecco grazie! Ma che bicchiere??? Una bottiglia!“.
In tutto questo delirio mentale e organizzativo, tutto vorresti meno che la gente ti facesse delle domande riguardo questa catastrofe, ma sai che chiuderti in casa non sarebbe cosa buona e giusta… quindi inforchi gli occhiali da sole più neri che hai, sperando che la gente non ti veda o per lo meno non sia incline ad attaccarti bottone per il gusto di sapere!
Cerchi allora di uscire, di cercare di svagarti, di distrarti e serve se sei con le persone giuste, ma il conto lo paghi al rientro (e senza Mastercard perchè tutto ciò non ha prezzo) quando il soffitto che hai sulla testa ti fa sentire chiusa in una scatola al buio e pesa come se lo stessi tenendo su con tue spalle!
Di questa fase spesso si sa poco perchè solitamente si riesce a parlare di tutto ciò a mente fredda e quando tutto ciò è alle spalle. La realtà di questi momenti la conoscono solo gli amici più stretti e le persone di famiglia più vicine, anche se non si è propensi al dialogo manco con loro.
Spesso ti senti dire le più scontate frasi tipo “sicuro ha un’altra, è per quello che ti ha lasciata” oppure, mentre tu sei fuori come un balcone ma cerchi di arginare questo stato pietoso per tuo figlio, ecco che spunta la frase che ti da la coltellata alle spalle: “povero bambino, lui è quello che ci rimette più di tutti!” e tu lo sai bene, affronti già il senso di colpa, ti picchieresti quando non sopporti i suoi capricci quando già devi sopportare i tuoi, ti strapperesti le orecchie quando ti chiede di papà o quando ti chiede quando tornerete a casa! Questa è un’altra delle fasi più logoranti da sostenere! Sai che non puoi e devi importi di non dover assolutamente cedere alla tentazione di sfogarti con lui, di vomitargli addosso tutta la più brutta verità. Devi ingoiare delle intere famiglie di rospi, ma devi fargli rimanere negli occhi suo padre come un supereroe, perchè è giusto che per lui continui ad esserlo, anche se tu gli faresti solo una bambola voodoo e cancelleresti tutti i ricordi con lui con della candeggina e non di quelle per delicati!
Quando esci ti senti gli occhi addosso e spesso li hai perchè “si è lasciata, per questo ora si vede sempre in giro” e spesso questa frase ha del maligno perchè la gente non sa… non sa niente!
Tutte le difficoltà che incontrerai dalla rottura in poi, per un po’ saranno ai tuoi occhi SOLO ed ESCLUSIVAMENTE colpa sua, penserai che ti ha rovinato la vita, che hai buttato nel cesso anni e anni…e quando arriverà la notte, dove tu potrai finalmente sfogarti col pianto perchè tuo figlio dorme, avrai il cervello come un frullatore alla massima potenza e non chiuderai gli occhi per svariato tempo!!! Parecchio svariato!
“Troverò mai qualcuno che merito? Ho sbagliato tutto, ma proprio tutto? Come farò a gestire il bambino da sola sempre? Mio figlio mi odierà? Chi vorrà mai impantanarsi con una che è stata lasciata, senza un lavoro e con un bambino piccolo col padre a km? Che ne sarà della casa che avevo progettato nel più piccolo dettaglio? Come farò ad affrontare le spese? Troverò un lavoro che non mi faccia vedere mio figlio un’ora al giorno dato che ora il padre non è più qui? Starò mai meglio? Mi riprenderò? Riuscirò mai a rifarmi una vita?” e via così, a non dormire mai! Ti senti tipo in mezzo al deserto e non vedi nient’altro che il niente intorno.
Quando ci si trova in questa situazione ragazze mie, anche se mi auguro che non vi ci dobbiate trovare mai, abbiate il coraggio di chiedere aiuto a qualcuno per la gestione del bambino. Abbiate il coraggio di farvelo tenere un’ora, un pomeriggio, tutto il giorno, due giorni… quanto vi serve (nei limiti del ragionevole) e piuttosto uscite a fissare un muro da sole! Non fatevi vedere così, loro sentono, loro vogliono sapere… e quando stai così può darti fastidio anche uno starnuto!
Non mi vergogno a dirlo, mi vergognerei se avessi reso partecipe di tutto ciò mio figlio. Non deve essere spettatore e non deve manco sapere chi ha lasciato chi e perchè. Ora, non vi dico di fingervi svolazzanti come libellule, è quasi impossibile, ma inventatevi dei gran mal di pancia piuttosto! Non è giusto per lui che dovrà già riadattarsi completamente. La pillola a loro va indorata, è tutto ciò che dobbiamo fare!
Mentre tu e il tuo ex diventerete nient’altro che due sconosciuti con dei ricordi in comune, ricordate sempre che l’ex però è l’altro genitore di vostro figlio, lo sarà sempre e che per i figli deve rimanere un supereroe.
Non salutate il pupo come se andasse in guerra quando partirà col valigino per fare il week end dal padre, nemmeno se vi prende malissimo rimanere totalmente sola per qualche giorno! Incoraggiatelo, ditegli che siete sicure che si divertirà un sacco, non tediatelo di telefonate, lasciategli godere il tempo anche con l’altro genitore… e credetemi… andando avanti ve la godrete anche voi!
Sfruttate quel tempo per stare con gli amici, quelli più vicini, quelli che sanno quando fare domande e quando fare finta di niente anche se dal ridere sei passata al piangere in 4 secondi!
Ah, dimenticavo, mettete in preventivo lo smistamento delle amicizie. Inevitabilmente c’è chi si schiererà da una parte o dall’altra nel momento stesso in cui varchi la porta di casa senza ritorno, chi lo farà dopo, chi farà il doppio gioco, chi non se ne farà una ragione e i pochi, molto pochi, intelligenti che sapranno mantenere un rapporto sincero con entrambi (credo siano rari più della tigre albina).
Questo capitolo per ora lo chiudo e non vi tedio più con prese male… perchè vi posso garantire (e presto sarò felice di raccontarvelo e allegherò qui il link dei capitoli successivi appena li scriverò) che tutto ciò è superabile e che dopo la tempesta, anche la più brutta, arriva l’arcobaleno e vederlo sarà ancora più bello!
Se avete passato o state passando tutto ciò, spero di avervi fatto sentire meno sole. Ci vuole tanta forza sia se si decide di lasciare, sia per accettare questa decisione, ma nulla non è risolvibile. Certo è che non finirà tutto a tarallucci e vino (purtroppo). Quelli magari li potete sfoderare a parentesi chiusa! Solo chi ci è passato può capire, se non ci siete passate e avete accanto qualcuno in questa fase… usate tatto e cercate di interpretare anche i silenzi senza invaderli a forza! Io mi sento di ringraziare in ogni modo chi mi è stato vicino e ha fatto tanto per me! Loro sanno…
Sono qui, viva, vegeta e sorridente e mio figlio anche e dice addirittura che sono la mamma migliore del mondo… ma questo ve lo racconterò in seguito. Mi guardo indietro e ancora ora non so come io abbia fatto a scavalcare tutto ciò, ma sono fiera di esserci riuscita!
Vedi anche Quando naufraga un matrimonio che era stato scritto più a caldo.
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