Mamme italiane
Le mamme italiane sono le più protettive e udite, udite, anche le più infelici!
Prima di tirarmi i pomodori, sappiate che non è una mia considerazione… ma l’esito di alcune ricerche effettuate dall’Università di Londra e da quella di Berkeley in California.
Pare che le mamme italiane facciano di tutto per non rendere i loro figli completamente indipendenti e tenerli legati a sè il più a lungo possibile. In Italia l’80% dei giovani tra i 18 e 30 anni vivono ancora coi genitori… e le mamme sono contente!
Italiani popolo di mammoni bambaccioni? Pare proprio di sì!
Questo atteggiamento da mamma chioccia iperprotettiva tipicamente italiano… farà poi effettivamente bene ai bambini?
Proteggerli sempre da tutto e tutti ad ogni costo, difenderli, giustificarli ed elogiarli appena fanno una cosa buona sarà un giusto comportamento?
Il paradosso è che la grande maggioranza delle mamme italiane si lamenta di mariti e suocere.
Dei mariti perchè non aiutano in nessuna faccenda di casa o dei pargoli (che poi vorrei ricordare che sia la casa che i pargoli sono anche loro…, quindi non è che aiutano la mamma\moglie anche se continuiamo a dire così) e delle suocere per invadenza, senso di possessione per il figlio che ancora pende dalla sua gonnella e perchè non hanno educato i figli al rispetto della casa e a non vedere la moglie come una cameriera!
Molti uomini, in pratica, hanno il famoso complesso di Edipo.
Ma ad oggi, le mamme italiane stanno accentuando ancora di più questa pratica di cui si lamentano tanto… e senza accorgersene!
Oggi si ha questa tendenza a giustificare sempre i figli, a difenderli persino con le insegnanti che ormai hanno paura di sgridare gli alunni quando devono, di tenerseli attaccati alla gonna il più a lungo e il più possibile… e addirittura letteralemente di disperarsi quando i bambini iniziano asilo o scuola perchè le mamme (attenzione…. è questo il punto, più le mamme che i bambini stessi) vivono ciò come un distacco insormontabile! Scrivono lunghe frasi su facebook che sembrano addii, si definiscono tristi perchè il pargolo starà qualche ora lontano da casa!
Può passare il fatto che l’inizio dell’asilo nido crei apprensione, senso di colpa e malinconia perchè è in realtà il primo vero distacco tra mamma e figlio, ma salutare i bambini come se stessero andando in guerra senza ritorno davanti alla porta della classe, non è un tantino esagerato? Cosa gli trasmettiamo?
Le mamme italiane si sentono in colpa se devono lavorare, si privano di qualsiasi spazio per loro stesse e ostentano fiere questa cosa, ma sarà un bene?
Le mamme italiane sono spesso addirittura gelose dei figli. Sembra che se i bambini non passino più tempo possibile a tu per tu con loro, si credano meno madri (di chi poi?) e si sentano in colpa, dimenticando che i figli devono fare esperienze, frequentare coetanei, imparare a litigare e gestire conflitti con altri bambini, giocare all’aria aperta, sbucciarsi le ginocchia, sporcarsi, piangere, ridere e scoprire nuove cose.
I nostri figli non sono cosa nostra a 360° gradi, non è propinandogli solo la nostra presenza esclusiva che facciamo loro del bene! Non sono nostri cloni, non sono mini noi, non devono essere i nostri migliori amici o la boa di salvataggio di un matrimonio traballante o di una vita vuota!
I figli so’ piezz’e core, questo è indubbio, ma soffocarli e tenergli chiuse le ali non è la giusta via!
Le mamme del Nord Europa, per esempio, risultano molto più felici di noi.
Non vivono i figli con morbosità, promuovono l’indipendenza, non si sentono in colpa quando vanno a lavorare, la percentuale di bambini al nido è molto più alta che da noi, promuovono la socializzazione fuori dal contesto famigliare e non temono il freddo pur vivendo a svariati gradi sotto lo zero.
Lo sapevate che nei paesi nordici i bambini fanno la nanna all’aperto? Le temperature sono ben al di sotto dello zero, ma il riposino lo fanno all’aria aperta. Noi non lo faremmo mai anche se il clima qui è ben più mite, ma pare che ci siano molto benefici in tutto ciò! (vedi Bambini e freddo).
Senza guardare così lontano, ho notato che si sta perdendo l’abitudine di fare stare i bambini insieme dopo l’asilo, i parchi sono sempre più vuoti e le mamme prendono i bambini dagli istituti e corrono in macchina, solitamente verso casa loro o della nonna.
Sta passando quella bella abitudine di invitare gli amichetti a casa a giro dopo la scuola o l’asilo, di fargli fare merenda insieme, di organizzare dei pigiama party, delle giornate all’aria aperta insieme…, ma non ne capisco il perchè per quanto mi sforzi.
Non sono forse i ricordi più belli che abbiamo della nostra infanzia?
Combinare marachelle insieme, prendersi il cazziattone di gruppo quando un “grande” scopre cosa è stato combinato, il dormire insieme accampati con sacchi a pelo sul pavimento con le torce, mangiare pizza e patatine seduti per terra in cerchio…
Perchè privare i bambini di oggi di tutto questo? Per farli stare appiccicati a noi???
Lasciamo che si facciano degli amici, perchè fuori casa ci saranno gli amici e non noi, a dare loro sicurezza, saranno loro il loro porto sicuro, i loro alleati nelle faccende da bambii!
Gli amici sono una parte molto importante della vita, specialmente per i bambini!
Fermiamoci a riflettere se stiamo facendo loro del bene!
Dovunque ora leggi che non devi sgridare i bambini ma spiegare dove sbagliano, non devi urlare, uno scapaccione sul sedere poi… manette immediate… devi elogiarli, lodarli, farli sentire sicuri ecc. ecc. ma cosa accadrà poi quando verrà sgridato o litigherà fuori di casa se non sa come gestire la cosa? Cosa succederà quando incontrerà il bullo di turno (e credetemi… accadrà… statene pur certe!) o quando prenderà un brutto voto quando noi gli abbiamo sempre detto “bravo, bravo!” anche per futili motivi?
Io non sono di quelle che dice frasi come “un tempo….” perchè i tempi cambiano e anche molto velocemente, cambiano più in fretta di quanto ci mettiamo noi ad adattarci… però a me queste nuove tendenze di possessione, esclusività ed “educazione” (se così si può chiamare) non piacciono per niente!
Se già gli adulti di ora sono bambaccioni (e ce ne lamentiamo), figuriamoci quelli di domani se si va avanti così!
Vi aspetto come sempre alla mia controcorrente pagina facebook mamma ho perso la pazienza per ridere del duro dietro le quinte della maternità e per darci una pacca sulla spalla nei momenti bui… su instagram @mammahopersolapazienza.