Sono una mamma non sono una santa

A volte mi viene voglia di urlarlo al prossimo:

Sono una mamma, non sono una santa! 

Ebbene sì, sono mamma, è un dato di fatto, quello che sembra non essere più un dato di fatto è che sono anche una donna e continuerò ad esserlo sempre! Una cosa non esclude l’altra, non deve farlo!

Credo sia lecito alcuni giorni (anche tutti) perdere le staffe, la pazienza e la testa. Come credo sia giusto, a volte, accantonare qualche ora l’esclusivo ruolo di mamma per pensare anche alla parte di donna che è in noi.

Io una parte della me stessa prima di essere mamma l’ho mantenuta e la manterrò a vita (spero)!

sono una mamma

Reputo indispensabili alcuni punti da mantenere vivi per preservare la mia salute mentale!

 

  • Mantenere le mie amicizie (almeno quelle migliori che nel tempo sono state scremate in base agli eventi e alla comprensione che hanno avuto con me) – Parlare con un adulto dopo aver parlato 5 giorni di fila il bambinese è fondamentale per me. Non parlerò con l’adulto di pappe e pannolini, ma parlerò della serie tv del momento o di come prepara lei l’arrosto, o di quando ci prenderemo un aperitivo senza occhi fissi sui bambini! Poi inevitabilmente, se anche l’amica è mamma, qualche chiacchera sui figli ci sarà, ma non sarà solo quello.

 

  • Fare la scema – E’ una cosa di cui ho fortemente bisogno! Non solo il fare la scema inteso come imitare Peppa Pig o Paperino e Pippo a mio figlio! Ma fare la scema per ridere, ridere e ridere ed è per questo le amiche vanno tenute! Fare la scema come lo fai con l’amica con cui combinavi marachelle 10 anni prima aiuta a mantenersi giovani (almeno nello spirito), con loro il tempo sembra essersi fermato.

 

sono una mamma

 

  • Vedermi bene – Mantengo vivissima questa parte di me. Io se non mi vedo bene vado a fatica anche solo che a prendere mio figlio all’asilo. Io ho bisogno di vedermi bene, che sia farmi la piega, la tinta, le sopracciglia, le unghie, il look, un nuovo mascara o un nuovo smalto. Non mollo un colpo e non l’ho mai mollato… Nè da incinta, nè col neonato, nè attualmente. Non ce faccio proprio e anche se costa fatica trovare il momento giusto, dico meno male che ci sono riuscita!!! Vedermi male o trascurarmi non mi farebbe stare bene e con un bambino in casa devi stare bene, perchè i momenti bui sono sempre in agguato per svariate ragioni! Per alcune non è importante e forse non lo era nemmeno prima di essere mamme…, non c’è un giusto e uno sbagliato, c’è che alcune possono farne a meno, altre no.

 

  • Concedermi uscite senza bambino – Certamente non posso farlo ogni volta che mi gira e non andrebbe nemmeno bene farlo. Io sto volentierissimo con mio figlio e mi dedico tantissimo a fare tante cose nuove insieme per farlo felice e per fargli fare diverse esperienze. Ma ogni tanto la sacra uscita da sola non me la levo! Che sia una cena, che sia un aperitivo di quelli che poi prendono la giusta piega e torni alle 3 del mattino, che sia un pomeriggio alle terme… Qualcosa ogni tanto va fatto, devo farlo, ho bisogno di farlo per staccare un attimo! C’è chi non ci riesce e basta perchè non vuole lasciare il bambino, c’è chi non ci riesce e giudica madri snaturate quelle che lo fanno, c’è chi non ha figli e lo vede come una cosa scontata e c’è chi proprio non ne capisce il senso. Se avete ancora un neonato è probabile che non vi vada di fare altro, ma non escludete che più avanti possa succedere. Non c’è nulla di male! Trovo però che sia veramente la cosa più aberrante la mattinata post bagordi da ventenne, affrontare tuo figlio che sembrerà farvelo di proposito e non vi darà pace anche mentre voi state ancora cercando di staccare le palpebre per aprire gli occhi avendo più o meno l’espressione della pietra di Fantaghirò!

 

sono una mamma

 

  • Essere una moglie – Anche se a volte vorrei tornare ad essere una fidanzatina più che una moglie, ma chi convive da tanto tempo sa che è impossibile, sa che dopo tanti anni quasi sicuramente fidanzatini non lo sarete più… Marito e moglie insieme difficilmente staccheranno la spina e andranno a pranzo fuori senza finire a parlare di quanto è cara l’ultima bolletta della luce, senza tirarsi frecciatine sui calzini che il marito (di solito è lui) lascia in giro per casa o di cosa andare a comprare per la cena. Così come una mamma e un papà non usciranno più da soli senza nominare il figlio 1235 volte!

 

  • Fare cose che vieto a mio figlio di fare – Questo è mooolto liberatorio perchè ti ricorda che comandi tu! Magari aggiungiamoci anche la colonna sonora “andiamo a comandare”, tanto per cxalarci meglio nella parte. Tipo mangiare sul divano, bere un bicchiere di vino coi piedi sul tavolo e la musica a palla, uscire sul terrazzo a fumare una sigaretta coi capelli bagnati (che se lui coi capelli bagnati passa solo che davanti alla finestra gli fai credere che verrà ricoverato all’ospedale), mangiare un budino prima di cena, parlare con linguaggi non consoni ad un bambino…. ecc. ecc.

 

  • Elencare tutto ciò che ti fa perdere la testa alle suddette amiche – Ad un bambino non puoi mica dire che a volte spaccheresti un cucchiaio di legno dal nervoso (e nell’immaginario lo faresti sulla sua testa a volte, ma ovviamente non lo farai mai), o che lo venderesti su ebay in quei giorni dove i capricci a gambe molle e i lamenti con rugna incessante superano di gran lunga la soglia della tua pazienza! Non capirebbe di certo e potresti ferirlo a vita. Quindi ti liberi con l’amica. Non vuoi apparire perfetta con lei, perchè lei è la tua amica e capirà (se ha figli). Quando ti viene da dire che quella sera era meglio guardare la televisione, anche lei almeno una volta lo avrà pensato… non detto, ma pensato! Non che siano belle frasi, e a volte nemmeno si pensano davvero, ma sono liberatorie.

Sono una mamma

 

Sapete dove me la metto l’aureola che tutte sfoggiano con orgoglio? Come collana insieme a una passata di rossetto mentre mi concedo un bel cocktail!

Care mamme, siamo mamme non supereroi instancabili! Chi dice di esserlo, mente!

 

Non dobbiamo aver vergogna di far vedere che siamo stanche, non dobbiamo apparire perfette perchè perfetto non lo è nessuno!

Quando un’altra mamma ci chiede come va, non dobbiamo avere paura di rispondere che siamo schizzofreniche e stanche!

Perchè probabilmente dicendolo, ci consoleremmo a vicenda, invece di gareggiare. Non facciamoci sempre belle agli occhi delle altre mamme, diciamo le cose come stanno !

Non ci sono medaglie in palio e un po’ di solidarietà non guasterebbe!

Vi invito alla mia pagina Facebook Mamma ho perso la pazienza per darci una pacca sulla spalla!