Nuovi ritmi da mamma


Entrare nei nuovi ritmi è sì naturale, ma non così immediato.

Io non voglio scrivere i lati smielati e zuccherosi da diabete (mi toccherebbe rifare la curva glicemica.. giammaiiii) che si leggono normalmente in giro.. Questo avrete modo di provarlo quando avrete un figlio vostro ed è inutile a parer mio leggere le emozioni altrui perché sono soggettive ed indescrivibili agli atri, a mio modesto parere.

Leggo spesso mamme che scrivono quanto il loro bambino è bravo e bello e quanto lo amano alla folle follia, ma sarebbe più consolatorio per altre mamme ogni tanto leggere che anche i figli degli altri fanno venire i nervi, che sono capricciosi o che le coliche le stanno mandando al manicomio? Ma nooo, queste cose se le tengono per loro per non sfigurare, facendo sì che quelle come me si sentano delle snaturate perché perdono la pazienza! 

Torniamo a casa mia nel 2014… Io e Thomas iniziavamo a conoscerci, o meglio, io iniziavo a conoscere lui. Conoscere e capire un neonato posso assicurarvi che non sempre è così facile ed immediato. Quando pensi di aver capito qualcosa di lui ecco lì che sorge l’imprevisto.

 

Nuovi ritmi da mamma
Uno dei momenti più frequenti: momento nanna.

 

Io ad esempio i primi intoppi li ho avuti nel capire la questione del latte. Avevo le tabelle dell’ospedale e nonostante con il latte artificiale sia più facile regolarsi, avevi a che fare con dilemmi del tipo:

  • se lo lascia, la poppata dopo come mi comporto?
  • se piange per la fame prima delle tre ore e magari ha lasciato il latte, che devo fare?
  • se rigurgita avrà fame prima?
  • se non fa il ruttino?
  • se si addormenta mangiando?
  • se dorme e deve mangiare? Lo sveglio o lo lascio dormire beatamente?

 

E se ci penso per bene magari me ne vengono altre…

Astenersi ramanzine di paladine dell’assoluto allattamento al seno a richiesta che pensano che chi da il latte artificiale sia un mostro e non meriti di avere un figlio! Avete fatto bene a fare come fate se ve la siete sentita, vi rispetto, ma risparmiatemi insulti e giudizi perché non mi interessano e mio figlio ora ha due anni e mezzo, quindi è sopravvissuto felicemente a questa “barbarie” a cui l’ho “sottoposto!”.

Torniamo a noi. Ovviamente a tutti questi quesiti si trova ben presto risposta seguendo le necessità del bambino, quindi se siete in questa fase di perplessità a riguardo è assolutamente normale. 

Non esiste un manuale su cosa fare o non fare per non sbagliare perché ogni bambino è diverso, ma ricordiamoci anche che ogni mamma e papà sono diversi!!! E certe persone dovrebbero iniziare a prendere atto di questo anziché puntare sempre il dito.

Sembra che quando nasce un bambino si debba per forza seguire uno standard… che poi, dettato da chi e in base a cosa??? 

Quando esci dal reparto maternità, esci con una carrozzina con dentro il tuo bimbo, ma esci con un bagaglio vuoto che riempirai col tempo.. e questo bagaglio è diverso per ognuna di noi perché si riempirà di esperienza! E l’esperienza è soggettiva e variabile!

Gli intoppi col latte noi li abbiamo gestiti inizialmente scrivendo una tabella con scritto ora della poppata, quanto latte aveva bevuto, se aveva rigurgitato e se aveva fatto il ruttino. La compilavamo io e mio marito perché la notte facevamo turni (cosa meravigliosa).

Mio marito si è rivelato da subito un mammo… sia per dare una mano a me quando gli era possibile e sia perché per lui era un piacere prendersi cura di suo figlio (vedi anche ruolo del papà).

Un altro intoppo indimenticabile che ho incontrato, è arrivato una notte. Dopo che pensavamo in solo qualche giorno di aver inquadrato i ritmi di Thomas, ecco che dopo aver bevuto il latte ed essersi come sempre riaddormentato in tempo record, lo metto nella culla e dopo poco inizia a sbraitare come un matto senza smettere in nessun modo. Ciuccio niente, in braccio niente, ninnarlo niente, il latte lo aveva preso, il pannolino era stato cambiato.. oddioooooo che ha???????? Panico e paura!

Di notte un pianto di anche soli 5 minuti sembra di 2 ore, squarcia il silenzio in un modo tale che entri in panico più velocemente che il giorno. Non ricordo come abbiamo sistemato la cosa, so solo che piangeva lui e piangevo pure io!

 

Nuovi ritmi da mamma
Diapositiva di un momento colica.

 

Il giorno seguente chiamo la mia solita amica Carlotta, nel turbinio della neonata anche lei… E mi dice una di quelle cose che per me ora sono totalmente scontate, scontate come il fatto che l’acqua disseta o che il fuoco brucia… ma che nessuno si era premurato di dirmi prima. E’ bastata una sua semplice domanda: “tirava le gambe?” e io intimorita pensando a chissà quale problema gravissimo “sì”.. lei serafica e tranquilla quasi ridendo: “ha le coliche“…

 

Nuovi ritmi da mamma
Pianto a due.

 

Le coliche: 

Le coliche meritano un paragrafo a parte…

C’è chi sostiene che non esistano, c’è chi le fa passare con un tocco magico o con un massaggino o con la forza del pensiero… e c’è chi come me non ne era assolutamente a conoscenza. Sì che il famoso manuale di istruzioni del neonato non esiste, ma mi fate uscire dall’ospedale con un bebè senza dirmi questo??? Siete matti??? Ti dicono quale tipo di assorbente usare post parto, ti danno pastiglie e pastigliette da prendere e non ti dicono cosa sono, come riconoscere e come rimediare alle coliche???

“Coliche” è la parola che mi ha accompagnato per i primi tre mesi di vita di mio figlio, “coliche” è quella parola che risuona a ritmo di vagiti nella testa della maggior parte delle neomamme, “coliche” sono un nemico da combattere, per il bebè, ma diciamolo, anche per voi stesse!!!!

La parole che accompagna coliche è sondino! “Sondino” era il mio miglior amico in queste evenienze e “sondino” me lo ha presentato appunto Carlotta. Di sondino (parlo di coliche e sondino come fossero persone, è per me doveroso, sono stati compagni di avventura 😅😅! ) avevo sentito parlare da amici con figli, ma prima di essere mamma.

Prima di avere un figlio senti parlare di certe cose e per te sembrano cose appartenenti ad una galassia lontana, sembra parlino di terre inesplorate, e  spesso non si pensa di apprendere e memorizzare.. Li guardi quasi come se stessero parlando un’altra lingua all’improvviso, come quando su Sky per sbaglio cambi lingua a un film schiacciando il tasto sbagliato sul telecomando al buio, quindi mentre loro raccontano tu annuisci ma in realtà sei nel mondo di Oz con la mente… Ti viene in mente persino che ti sta scadendo l’assicurazione della macchina!

Sondino mi sembrava essere una cosa brutta, mi faceva senso l’idea, dovevo entrare in un’ottica sconosciuta, ma credetemi… dopo qualche pianto disperato con gambette tirate, mi faccio coraggio, mi carico a braccia la carrozzina e faccio le scale del giardino (con cesareo fresco quindi moribonda non ero) e faccio un km a piedi per prendere questi benedetti sondini in farmacia. Torno a casa e titubante provo moooooolto pianino…

Io vi giuro che il sollievo negli occhi di Thomas non lo scorderò mai! Magiaaaaaa, in due secondi felice e rilassato. Incredibile che nessuno mi avesse messa al corrente di tenerli in casa!!!!!!!

Col tempo maneggiavo questi arnesi come Zorro maneggiava la sua spada… potevo farli anche ad occhi chiusi e spesso li facevo anche a figli di amiche che, come me, all’inizio erano titubanti e stranite, ma dopo aver visto il sollievo negli occhi dei loro bimbi (e anche delle loro orecchie), hanno prontamente imparato.

Come per la degenza post cesareo (vedi QUI ), anche con l’arrivo nel neonato stavo ad aspettare quei momenti bui di cui sentivo parlare spesso. Aspettavo pianti disperati, depressione post parto, il non aver tempo nemmeno di lavarmi i denti o i capelli, la stanchezza stremante… EBBENE??? Per fortuna sono rimasti altrove insieme ai dolori atroci post intervento.

Certo, cambiano i ritmi, hai un piccolino di cui prenderti cura ogni volta che ne necessita, ma non ti dicono che il piccolino all’inizio dorme, e dorme tanto! Sai quante cose riesci a fare mentre dorme??? Io su questo fronte sono stata fortunata, Thomas era un gran dormiglione, lui tra una poppata e un’altra dormiva tutto il tempo. Piangeva solo per queste coliche moleste per lui e per me.

Una delle cose più detestabili per una neo mamma è veder toccare da terzi il suo neonato, specialmente quando dorme, o addirittura volerlo prendere in braccio! Io diventavo una iena!!! (vedi Cosa non fare ad una neo mamma)

 

Vi invito sempre a seguire la mia pagina Facebook Mamma ho perso la pazienza.

Questo blog ha un effetto collaterale: è SOLO per mamme ironiche, che ironicamente leggono senza sperare che questo sia un manuale. Le bacchettone che non colgono l’ironia di questo blog, sono pregate di recarsi altrove senza insultare o attaccare. Grazie

 

 

2 Risposte a “Nuovi ritmi da mamma”

  1. ahahahahaha Io ti adorooooo!!! Ho letto tutto d’un fiato i tuoi post! Fantastica, sarcastica, autoironica, mi hai fatto ridere tantissimo! Mi piaci un sacco…anch’io sono di Genova, non sono ancora mamma……….per karma sto muta…ma se ho letto il tuo blog in cerca di info un motivo c’è. Grande Vale

    1. Ciao Alessandra, grazie mi fa molto piacere che tu abbia colto ciò che voglio trasmettere… Per karma non ti dico niente tranne che… in bocca al lupo !

I commenti sono chiusi.