I denti dei bambini sono in continua evoluzione.
Si nasce senza, poi dopo qualche mese iniziano a sbucare i primi dentini creando scompiglio soprattutto notturno, per poi cadere e ricrescere nuovi.
Ma scopriamo qualche curiosità...
Questo è lo schema della fuoriuscita dei denti da latte (Schema 1 e schema 2 tratti dal sito http://www.dentistaperbambinisiena.it/it/4-domande-e-risposte dove potrete trovare informazioni tecniche più dettagliate sull’argomento).
Come potete vedere l’arrivo dei primi dentini può variare nel tempo, quindi è inutile fare paragoni con gli altri bambini.
Mio figlio per esempio li ha messi tardi e non tutti nell’ipotetico ordine illustrato sopra.
Dicono che più tardi sbucano e meno il bambino “accuserà” i temuti fastidi… Non so se sia così, ma devo dire che questa diceria in casa nostra si è verificata veritiera. Ha penato particolarmente solo per i canini che ci hanno messo veramente un sacco di tempo ad uscire del tutto.
I dentini da latte non sono esenti dalla carie, quindi è bene iniziare da subito a prendersi cura di loro. All’inizio con una garza umida legata al dito (o con appositi accessori in vendita per questa evenienza). Poi si può passare a spazzolini delicati dalle setole morbide da usare bagnati ma inizialmente senza dentifricio. Durante questa fase io lasciavo che fosse mio figlio a giochicchiare con lo spazzolino in bocca mordicchiandolo per farlo familiarizzare. Più avanti si può aggiungere un pochino di dentifricio (per bambini piccoli, solitamente gusto frutta per renderli più piacevoli), sarebbe bene non far ingerire il dentifricio, ma è più semplice a dirsi che a farsi!
Non per tutti sarà una passeggiata lavare i dentini al figlioletto, cercate di renderlo come un gioco, ma non sarò io l’ipocrita che verrà a dirvi che sia facile!
I bambini fino ai 7 anni circa non hanno le capacità motorie per lavare correttamente i denti da soli, quindi aiutateli o fatelo prima voi per bene per poi lasciarli familiarizzare lavandoli come vogliono.
A che età sbucano i nuovi denti?
Verso i 5\6 anni è epoca della prima visita della fatina dei denti! E io temo quel momento perchè, ve lo giuro, mi fanno senso i denti che ballano!
Curiosità: Lo sapevate che i denti da latte hanno radici lunghissime che si riassorbono piano piano spinte dai denti definitivi che avanzano per uscire? Quando saranno state accorciate al punto giusto il dentino inizierà a “traballare” per poi cadere!
Nello schema sopra vediamo l’età approssimativa in cui sbucheranno i denti definitivi!
I denti ragazze mie, sono comunque destinati a farci penare, e non ne abbiamo un terzo set a disposizione, quello bisogna farlo fare e pagarlo… quindi curiamo i denti dei nostri bambini fin dall’inizio perchè “prevenire è meglio che curare“.
Ora vi mostrerò una foto che, da ignorante in materia, mi ha impressionata assai, ed è per questo che ho voluto approfondire l’argomento.
Immagine presa da qui (http://www.sofiaguerreiro.com/produtos/ma/Denticao?product_id=410)
E’ da questa immagine che ho scoperto che i denti da latte le radici le hanno eccome, e mi chiedevo come mai quando cadevano i dentini non c’erano più. Il perchè ve l’ho già spiegato sopra, ma quest’immagine è molto esaustiva.
Questo plastico rappresenta la mascella di un bambino in età prescolare con i denti definitivi già pronti a scendere…
Foto presa dal sito http://www.odontoclinic.it/g_denti_da_latte.htm
Fanno impressione vero?
Vi ricordo che non sono un medico, nè tantomeno un dentista e ho solo voluto raccontarvi delle curiosità. Ho linkato i siti da cui ho preso le informazioni più tecniche e le illustrazioni.
Io personalmente temo parecchio il momento in cui mio figlio arriverà con un dentino traballante perchè io ricordo ancora nitidamente la sensazione fastidiossima di un dentino lì lì per cadere, appeso a un “filo” e la paura di inghiottirlo (che sensooooo)… Per fortuna che poi passava la fatina dei denti a consolarci!
Ora viene consigliato di conservare i dentini da latte dei nostri bambini, non solo per ricordo come una volta, ma perchè dalla polpa dentale si possono estrarre le cellule staminali. La procedura di estrazione ed utilizzo di esse è ancora in fase sperimentale, ma credo che conservarli non ci costi nulla.
Vi invito come sempre alla mia pagina Facebook Mamma ho perso la pazienza dove di solito tratto di argomenti diversi ma in chiave ironica… ogni tanto un po’ di informazione non guasta.
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Spero di avervi tolto qualche curiosità.