Cosleeping per scelta (sua)!

Cosleeping per scelta (sua!)

Anche una mamma Rottermeier come me è incappata nello scivolone del cosleeping,

Io che sono quella che gli ha fatto la cameretta quando ancora era incita di 7 mesi scarsi, quella che la prima cosa che ha comprato sono state culla e lettino con le sbarre, quella che lo ha sempre fatto dormire nella culletta e lui ci ha sempre dormito beatamente, talmente beatamente che l’avevo spostata a fianco al letto per sentire se respirava!

Mio figlio era di quei neonati e poi bambino dei sogni… abituato a dormire in qualsiasi circostanza e quando aveva sonno si addormentava da solo ovunque e comunque. Prendeva prima la sua nanna e, da più grande il suo inseparabile cuscino, e baaaam in 5 secondi dormiva già.

Dopo la culla siamo passati al classico lettino con le sbarre, in camera nostra. Se si svegliava si prendeva il ciuccio da solo, si girava di là e si riaddormentava.

Mi starete odiando eh?

Mi odierete di più quando saprete che nemmeno i dentini sono stati poi così un problema. Ma…. arrivati ai canini (che ci hanno messo una vita) e poi ai molari la situazione è cambiata.

Un po’ perchè crescendo diventano più consapevoli e curiosi, e un po’ perchè  con la faccenda dei dentini (che poi gli ultimi tanto ini non erano) non siamo riusciti a resistere a lui che ci chiamava dal lettino.

Fatto sta che una volta, due, tre ed era più nel nostro letto che nel suo.

Inizialmente bastava farlo addormentare e poi spostarlo, ma in un secondo momento il furbone se ne accorgeva e guai! 

Eccoci caduti miseramente nella trappola… sono mesi che facciamo sto benedetto cosleeping e ogni sera diciamo che è giunta l’ora che vada nel suo letto e alla veneranda età di 3 anni sarebbe anche il caso che andasse in camera sua. Lo abbiamo persino portato a scegliersi il letto.

Quel letto giace di là, pronto, con le lenzuola ormai da rilavare perchè immacolato e ormai abitato solo dagli acari della polvere!

Finchè non parlava bene non sapevamo bene come spiegarglielo, ora il piccolo fetente, appena andiamo a letto, ci abbraccia tutti e due e dice “tutti insieme” sbattendo le ciglia ed entrando in modalità “carino e coccoloso” ! Come fai a resistergli?

 

Coosleeping

E’ lì l’inghippo!

I bambini di notte si trasformano in strane creature misteriose che al buio non vediamo!

  • Si addormentano tenerelli e durante la notte si trasformano nella centrifuga di una lavatrice, ma non quella per i delicati, quella più strong che c’è!
  • Innanzi tutto non si capisce il perchè, ma puoi metterli per lungo anche 150 volte, ma loro inesorabilmente preferiscono la posizione orizzontale, schiaffando ai bordi del letto i genitori a suon di tallonate con la forza di un caterpillar e di manate in piena faccia.
  • Non paghi, assumono anche la posizione “crocifisso” altrimenti detto “stella marina“.
  • Se gli gira male e fanno qualche sogno in cui sono agitati, riescono anche a fare la mossa della foca monaca… ovvero iniziano a saltellare\strisciare violentemente per tutto il letto, solitamente in direzione delle estremità, con la grazia di un elefante thailandese in fuga. Tu puoi cercare di fare barriera quanto vuoi, ma il più delle volte, con un violento colpo di coda, riusciranno a scavalcarti e li agguanterai per un piede sull’orlo del precipizio. Ti rimetti poi a dormire (o almeno provi perchè terrai la guardia alta per preservare l’integrità del tuo setto nasale).
  • Se il sogno butta proprio male possono anche urlare\piangere disperatamente con gli stessi decibel della sirena di un camion dei pompieri e tu al buio non capirai che sta dormendo e magari farai un movimento per calmarlo che lo sveglierà e lì sarà tragedia greca!
  • Nelle notti più sfigate potresti addirittura portare in curriculum un labbro rotto da una capocciata (solitamente durante la mossa della foca monaca sopra descritta) e svegliarti come Rocky Balboa (qui è successo di recente)!
  • C’è anche la modalità “mossa del coniglio” dove, mentre giace obliquo nel letto, deciderà di fare un secco scatto a piedi uniti colpendoti solitamente nello stomaco, in bocca di nuovo, o nelle tette (qui la più gettonata, e sì, mi piace chiamarle tette, sennó non mi soddisfa), che il giorno dopo quando indossi il push up ti tornerà alla mente il dolore alle tette che avevi nel primo mese di gravidanza, qual dolore livido che te le faceva tenere con le mani attaccate al torace!
  • Il pugno in faccia è tra i must have della nottata, ma di solito colpisce il papà perchè io ho i talloni pericolosamente puntati appunto in direzione tette o, nei casi fortunati, pronti ad incrinarmi due costole.
  • Se per mal disgrazia non si è fatto tagliare per bene le unghie dei piedi, ecco l’effetto “pugnale di Rambo“, un calcio si trasforma in una sciabolata e tu sanguini. Il mattino gli guardi le unghie pensando di trovargliele come gli artigli della poiana di harris e invece aveva semplicemente un piccolo angolino non smussato e vai pur certa che ti ha inflitto la coltellata con quello!

 

cospleeping

 

Che dire di più? Alcuni genitori raccontano in modo etereo e soddisfatto il loro cosleeping, qui invece è una sorta di Kung fu Panda, e tolta la parte tenera con la quale ci compra (anche per stanchezza), il resto è roba da elmetti e parastinchi.

Riusciranno i nostri eroi a mandarlo in camera sua una volta sfrattati gli acari della polvere?

Ora è di moda elogiare questa pratica citandone tutti i benefici… ma chi li salva i genitori e li mette in guardia sui rischi che corrono?

Il post come sempre è ironico… Non puntatemi kalashnikov contro… mettete fiori nei vostri cannoni, io voglio solo DORMIRE e senza l’armatura di Re Artù possibilmente!

 Vi invito come sempre alla mia pagina Facebook Mamma ho perso la pazienza , la perderete anche voi sta pazienza alle volte?! …O no? Su instagram mi trovate invece come @mammahopersolapazienza.