Cosa non fare ad una neo mamma

Quando nasce un bambino tutti si concentrano sul nuovo arrivato, ma lo fanno nel modo giusto?

Ecco cosa NON fare ad una neo mamma! 

 

Cosa non fare ad una neo mamma
Quando qualcuno si appresta a toccare il viso del bambino…

 

Spero di dare voce a molte neo mamme facendo come sempre io la parte della rompi scatole, ma permettendo a loro di lanciare un fondamentale messaggio di avviso.

Cosa comunemente si fa quando c’è un nuovo arrivato e non andrebbe sempre fatto:

  1. Precipitarsi in ospedale e non saltare nemmeno una visita in orario consentito e non. – Non è sempre cosa buona e giusta. Anche se a voi sembra doveroso o semplicemente volete conoscere il prima possibile il nuovo arrivato. Chiedete sempre alla neo mamma (non al neo papà, lui non avrà partorito!!!), se gradisce visite. Non è necessario timbrare il cartellino ad ogni orario di visita consentito, non c’è una raccolta punti con le tazze della colazione in regalo. Le visite devono far piacere non essere un obbligo, specialmente se al neo papà è consentito stare con la neo mamma solo in orario di visita come a terze persone! I neonati solitamente saranno nella nursery, e potete guardarveli da lì quanto vi pare (sarà un caso che si trovino lì?). Non tutte sono felici di avere in camera una processione di persone mentre mangiano doloranti semolino e patate lesse, o per lo meno non è necessario soggiornare per tutto l’orario consentito. Chiedete e non obbligate.
  2. Avviare un pellegrinaggio a casa dei neo genitori – Quando finalmente la nuova famiglia si reca a casa, immediatamente c’è la corsa per andare a trovare il bebè senza orario di visita e vetro di mezzo! Chiedete, chiedete sempre, o aspettate un invito. La nuova famiglia ha bisogno di conoscersi, di trovare i nuovi ritmi (vedi anche Entrare nei nuovi ritmi.), ha bisogno di far pratica (non neghiamolo, nessuno nasce “imparato” come si suol dire), ha bisogno di pace e di entrare nell’ottica di essere uno in più. La nuova famiglia ha solo che da riorganizzarsi la vita, che volete che sia!!! Quando verrete invitati, chiedete sempre prima come sta la mamma, lo ha partorito lei ed esiste ancora anche se è cosa vecchia e a volte sembra dimenticata di fronte alla novità. Se volete davvero farla contenta chiedetele se potete fare qualcosa per lei, e magari portatele una cena da riscaldare la sera! Questa è cosa molto utile e gradita. Così come lavarsi le mani e non sputazzare sul bebè parlandogli a due cm!
  3. Dover a tutti costi toccare il\la neonato/a – E’ come se il bebè avesse una calamita sul faccino, tutti devono per forza toccarlo, non possono proprio farne a meno. E’ una cosa che urta i nervi alla gran parte delle mamme, anche se non ve lo dicono, se proprio dovete farlo, lavatevi la mani tre secondi prima (non di più!!!). Io personalmente avevo le mani sbucciate dall’Amuchina che usavo sulle mani e quando qualcuno arrivava da chissà dove e gli metteva le mani in faccia o sulle mani (che poi ciucciano), mi percorreva un brivido glaciale lungo la schiena e a volte lo rendevo anche noto!
  4. Prendere in braccio il bambino – Dopo averlo toccato sembra regola doverlo prendere in braccio e magari farlo passare da una persona all’altra come fosse un pacco… Prendete in braccio il bebè se la mamma ve lo porge o dopo averglielo chiesto… può dare molta noia farlo di propria iniziativa e guai a farlo mentre dorme, la neo mamma sicuramente starà cercando il lanciafiamme più vicino anche se non ve lo dice (nella sua testa giuro che lo starà facendo)!
  5. Rimbambirlo di paroline a raffica dette con i toni più stupidi che avete a disposizione nel vostro repertorio – Mi viene sempre in mente la scena del film “Senti chi parla”, quando il bambino pensa a voce alta se si sono rincoglioniti tutti o cosa! Un bebè ha bisogno di calma, una calma che i neo genitori stanno ancora cercando il modo di trasmettergli. Se il bebè magari ha solo aperto gli occhi un nanosecondo, non è detto che voglia trovarsi di fronte ad uno spettacolo di burattini!
  6. Assistere a due cm di distanza a un cambio pannolino o a una poppata – La curiosità a volte sembra mangiare le persone… Molto spesso si evita di pensare cosa ne pensa chi sta cambiando o nutrendo il bambino… Specialmente se è il primo figlio, i primi cambi di pannolino, o le prime poppate, Sono un momento di tensione per i neo genitori perchè ancora non si destreggiano abilmente in queste nuove dinamiche e potrebbero anche essere un po’ impacciati e non volervelo dare a vedere! Poi che ci sia un pubblico a scrutare i genitali caccosi di mio figlio a me non piace granchè, idem per una mamma che cerca di capire come attaccare al suo capezzolo (che magari non vi ha mai fatto vedere prima) per di più dolorante, il suo bambino.
  7. Chiamare e chiedere SOLO del bambinoInsieme al bambino c’è una mamma che non dorme, che cerca di capire “come funziona”, che cerca di fare il meglio e che ribadisco, ha partorito con tutti gli strascichi che ne comporta. Quindi sarebbe buona norma chiedere anche a lei come sta e se ha bisogno di una qualsiasi cosa. Del neonato in linea di massimo vi verrà detto che dorme, mangia, fa la cacca e piange e alla domanda “perchè piange?” risponderemmo con urlo isterico un “e che ne soooooooo!”. Non piange solo se ha fame e ci vorrà molto tempo prima che una mamma capisca il diverso tipo di pianto associandolo ad un bisogno.
  8. Dorme? – Questo è il domandone! Per quanto possa dormire ogni tre ore deve mangiare (ed a me è andata bene) e saremo sempre titubanti a dire sì, perchè la scaramanzia ce lo vieta! Il giorno che diremo di sì, inevitabilmente la notte dopo la pagherai!
  9. Dire poverino – Ci sono cose molestissime che devono subire i bebè, come i lavaggi nasali, o la pratica del sondino che salverà tutti dalle coliche…, o ancora mentre tu scleri perchè è un’ora che lo ninni e lui non smette di piangere e quello di cui non hai bisogno è avere qualcuno dietro che commenta con “poverino”. Tu non ti stai divertendo ad immobilizzarlo per liberargli il naso aspirandogli il moccolo misto a soluzione fisiologica cercando di non berla, ma lo devi fare e probabilmente hai anche paura di fare qualcosa di sbagliato e se consapevole che è un’operazione fastidiosa!
  10. Ai miei tempi….. – Quando una frase inizia con “ai miei tempi” lascia il tempo che trova. Le cose cambiano continuamente. Basta pensare al fatto che i bambini prima andavano fatti dormire a pancia rigorosamente in giù, poi di lato e ora per forza a pancia sopra. Si segue ciò che ci dice il pediatra che ci si creda oppure no, ma se ci affidiamo a lui ci sentiamo più tranquille. Ai miei tempi si usava il gambo del prezzemolo, ora perchè usate il sondino?  Ai miei tempi i bambini avevano le cuffiette di lana anche ad agosto. Il cordone non si puliva così… Ai miei tempi si faceva questo o quello.. lasciate perdere, serve solo a sminuire la fatica che sta facendo la neo mamma per fare le cose giuste suggerite dal pediatra. Date consigli se sono utili e non contraddicete quello che dice il pediatra a meno che non sia un’assurdità, può capitare eh!

Questo vale per parenti vari, nonni, zii, cugini, vicini di casa, amici, sconosciuti per la strada, conoscenti, gente che figli non ne ha, gente che figli ne ha e hanno oggi 43 anni… Vale meno o per niente per chi ha partorito da poco e quindi essendo da poco passata in queste situazioni, magari sa come dare effettivamente una mano, o cosa suggerire… Non è cattiveria, non sono ormoni impazziti, non sono ripicche, sono solo cosa normali che probabilmente avete pensato anche voi quando era il vostro momento.

 

Cosa non fare ad una neo mamma
Mazzo di fiori con sorpresa dal neo papà.

 

Se volete usarmi come scudo e condividere mi prenderò io le imprecazioni!


Vi aspetto sulla mia pagina Facebook Mamma ho perso la pazienza per condividere con voi pensieri comuni e non! Mi trovate anche su instagram come @mammahopersolapazienza.