Ci sono le blogger… e poi ci sono io!

 

Ci sono le blogger, quelle vere… e poi ci sono io, controcorrente come sempre!

Le vere blogger la domenica mattina postano foto che sembrano uscite da Vogue.

La domenica invece quando mi sveglio (solitamente dalle 10 in poi) e mio figlio a ruota, stando rigorosamente ancora un po’ a letto sfoglio Instagram.

…E ancora senza lenti a contatto intravedo in modo poco nitido che le altre blogger che seguo sono già operative da ore, fotografano colazioni dalla vastissima scelta di brioches e torte di ogni gusto, consumate o al sole, o sulle loro lenzuola bianche come la neve e perfettamente stirate con i bambini tutti ordinati e ben vestiti. Poi mi guardo intorno io… il letto che sembra un campo di battaglia, le persiane ancora chiuse anche all’alba di mezzogiorno, mio figlio ancora a letto con la maglia della sera prima perché abbiamo fatto tardi e si è addormentato in macchina e giammai lo sveglierei per mettergli il pigiama, i capelli miei e suoi sono comodi nidi per cornacchie e la mia faccia è come quella della pietra di Fantaghiró.

 

Ci sono le blogger

 

Mi trascino al piano di sotto e mio figlio (sempre mentre sono ancora senza lenti, quindi in realtà vado a tentoni) pretende immediatamente la colazione e così alla cieca gli do il latte e le gocciole. La vasta scelta in casa nostra non c’è, lui vuole solo le gocciole e io un caffè.

Solitamente ci spariamo due o tre giri de “i mini cuccioli” più noti come “ditemi amici di che colore era, vi ricordate di che colore era, ditemi amici di che colore era.. la sciarpa di cilindro di che colore era”. Mi guardo intorno, stavolta con le lenti quindi ci vedo, e… Era meglio che continuassi a non vederci!!!

Nel mentre risfoglio Instagram e le altre mamme postano foto di crostate appena sfornate impastate alle 8 del mattino, a volte lasagne o le più inette (scherzosamente eh, io sono la peggio) foto a pranzo fuori.

Io sono ancora col pigiama con i gatti-unicorno ciccioni con la coda arcobaleno, i capelli come un troll e mio figlio col pannolino da 3 chili, ma mentre guarda i Barbapapà non vuole essere disturbato.

Cosa posto io ai miei follower??? Niente direi, stendo un velo pietoso.

Ora di pranzo: apro il frigo che la domenica è come le grotte di Postumia quando Filini e Fantozzi giocano con l’eco e come risposta riecheggia un sonoro “merdaccia”… Io evito di urlare il mio nome nel frigo perché le olive in salamoia che campeggiano lì da mesi potrebbero ribellarsi. Arriva il marito dalla partita e di solito si esce.

Da pietra di Fantaghiró risorgo come la fenice, ma dalle mie lenzuola accartocciate, e mi do una sistemata perché concia così non vado nemmeno a buttare la spazzatura. Beati quelli di Beautiful che si svegliano con la messa in piega, il blush e il rossetto.

Magari una o due foto per stare al passo con le colleghe blogger le faccio, così giusto per far vedere che ci sono anche io.

 

Ci sono le blogger

 

Le colleghe blogger fanno foto coi loro bambini sorridenti, io per fare una foto con mio figlio dove siamo felici entrambi, devo fare 167 foto, esaurire la memoria del telefono, scaricare la batteria, urlare sei ore per farlo fermare mentre sfreccia col monopattino ed immobilizzarlo perché lui fermo non ci sa proprio stare senza TV accesa! La domanda è: chi me lo fa fare?

Le vere blogger hanno spesso un fotografo dietro (o hanno valide foto di repertorio, e un po’ le invidio, ve lo dico sinceramente) e postano foto che nemmeno su Glamour, oppure hanno mariti aspiranti fotografi che calcolano luci, ombre e vento. Io invece faccio selfie mossi alla Gue Pequegno e ci schiaffo su un filtro stile Barbara D’Urso.

Nel mentre che facciamo i nostri giri (che poi solitamente sono giri per far contento lui che contento poi non lo è mai perché vuole sempre di più di quel che fa), anche gli alberi e i gatti sanno che mio figlio si chiama Thomas perché lo abbiamo rimproverato e richiamato già 500 volte!

Giunta la sera, dopo 12 giri sul trenino, 4 sulle giostre, 5 sui go kart, dopo averlo rincorso in ogni dove e dopo aver pulito le sue scarpe perché una cacca di cane di solito la prende… proprio non ce la faccio a scrivere un post con scritta roba tipo “l’amore della mia vita”, “il senso della mia vita”, “family love”…, anche se le mamme non so perché vogliono leggere SOLO queste cose. Piacciono proprio questi post mielosi e caramellati in cui si elogiano solo le cose positive della maternità, toccano i loro cuori, le riscaldano, le gasano…e quindi like, follower e condivisioni a manetta!

Io invece, che facilmente alla domenica sera ho un esaurimento nervoso, al massimo scrivo “domani ricomincia l’asiloooooooo, è il giorno gioiglorioso” e difatti sono una pessima blogger di terza categoria che rimane lì in coda perché non accontenta l’aspettativa delle mamme perfette che vogliono solo sentirsi dire che prima di uscire ho stirato montagne di panni, fatto due lavatrici, preparato il pranzo a tutto il parentado e messo a letto il bambino per il riposino alle 13,30 in punto… per poi dire: “che meraviglia essere mamma” e “non ho mai tempo per me”!

Io proprio non riesco, è più forte di me… siamo un po’selvaggi ma molto dinamici, amiamo l’aria aperta, ci incazziamo, urliamo, abbiamo orari casuali e mai uguali nei week end e se c’è la lavatrice da fare… Sticazzi la farò lunedì! Il frigo è vuoto? Stasera apericena! E siamo felici così!

Sono così pessima? Ditemi di no! Ma se dite di sì pace.. Sono felicemente incasinata e imperfetta! (vedi anche Perchè sono così e scrivo così).

Vi invito alla mia pagina Facebook Mamma ho perso la pazienza solo se la domenica mattina non avete le candide lenzuola stirate, la crostata calda in forno e le lasagne in tavola ( o per lo meno, se le avete non dietemelo)!

Sono alla costante ricerca di mamme ironiche, incasinate, imperfette, dinamiche e variopinte… se sei così e conosci qualcuna così… sto cercando proprio te “I want you ;-)”.

IO VI TROVERO’, so che ci siete anche se mi sento come la particella di sodio dell’acqua Lete quando urla “c’è nessuuunoooo” dentro alla bottiglia”.

Stasera nemmeno la vignetta vi regalo, sono stanca e malaticcia, mangio pasta e Zerinol flu. Rimedierò!

4 Risposte a “Ci sono le blogger… e poi ci sono io!”

  1. Hai descritto la mia domenica….sopratutto l’ esaurimento della sera. Ed evviva domani è lunedi e ricomincia l’asilo per i due nanetti. Viva le mamme imperfette

  2. Esiste il pranzo la domenica!? Papà se finisce presto di lavorare il sabato sera arriva per le 4…per cui per noi la domenica non inizia prima delle 13. Riunione nel lettone noi, bambino e cane facciamo la conta per che si alza a preparare il pranzo a base di cappuccio, toast e brioches (confezionate). Quello che succede dopo è tutto improvvisato abbiamo programmi per tutta la settimana la domenica siamo per la libertà assoluta!!!!

I commenti sono chiusi.