Acquaticità neonatale

Acquaticità neonatale

 

Acquaticità neonatale

 

Per i neonati l’acqua è il loro elemento naturale e non è difficile crederlo dato che per nove mesi sono stati a “galleggiare” nell’utero materno. Di fatto quindi i neonati potrebbero già avere a che fare con la piscina pochi giorni dopo la nascita, dopo che sarà caduto il moncone ombelicale per scongiurare infezioni.

Di norma però si inzia al compimento del terzo mese.

I corsi di acquaticità neonatale sono un’esperienza unica per i neonati e per le mamme.

Avrete visto qualche video in cui i neonati sguazzano sott’acqua… inizialmente creano quasi apprensione, ma guardandoli bene si noterà la serenità che hanno quei piccolini sul volto.

Ve ne mostro uno molto carino.

 

 Benefici per il bambino

I corsi d’acquaticità neonatale stimolano il movimento, il mantenimento del riflesso di apnea e la muscolatura.

In piscina i neonati possono sperimentare lo spazio, la consapevolezza di se stessi e dei loro movimenti, cosa che sulla terra ferma non potrebbero ancora fare. Immersi in acqua hanno totale libertà di movimento.

Immaginate che differenza possa esserci tra lo stare nella culla o in braccio o in un box e il poter sgambettare galleggiando, avendo a disposizione un vasto spazio intorno a sè. Per i neonati è emozionante poter sperimentare lo spazio senza sbattere da nessuna parte!

Inoltre quest’esperienza rinforza il sistema immunitario.

E’ importante che la mamma, o chi partecipa con il bambino a questa attività, si mostri serena e sorridente. Se sarete voi i primi ad essere agitati o se avete paura dell’acqua il bambino potrebbe allarmarsi e mostrare ostilità, soprattutto le prime volte.

Ho più volte ricordato che i bambini sono tutti diversi, così come sono diversi i genitori, quindi rispettate i tempi dei vostri bimbi. Alcuni sono più propensi fin da subito, ad altri ci vorrà tempo. Non costringeteli, ma non rinunciate subito perchè sarà un’esperienza meravigliosa per voi e per loro! 

 

Riflesso di apnea

Come fanno bambini così piccoli a non “bere” quando vanno sott’acqua?

La risposta è che i neonati hanno una serie di riflessi atti alla sopravvivenza (come quello della suzione, del deglutire, il riflesso di marcia e altri) e uno di questi è il riflesso di apnea.

Il riflesso di apnea fa chiudere la valvola che porta aria ai polmoni, permettendo ai neonati di non “bere” se immersi in acqua. E’ un riflesso che sparirà gradatamente e che non esisterà più tra i 9 e gli 11 mesi. Gli studiosi affermano che potrebbe trattarsi di un riflesso dovuto al ricordo della vita intrauterina.

 

Acquaticità neonatale

Cosa si fa ad un corso 0-3 anni

I bambini stanno in acqua con un genitore sempre accanto e il tutto si svolge nell’acqua bassa in modo che gli accompagnatori possano muoversi liberamente sostenendo i piccoli.

E’ un ritorno all’acqua quindi le attività sono molto naturali e tranquille. Si va dal semplice galleggiare sulla schiena o supini, all’ondeggiare e saltellare sostenuti dalle mamme. Non mancheranno i tuffi e le nuotate sott’acqua, i giochi galleggianti a disposizione dei bambini e tante risate.

I bambini che partecipano a quest’esperienza svilupperanno un miglior rapporto con l’acqua in futuro, impareranno a tollerare gli schizzi sul viso (cosa che solitamente da uno a quattro può spaventare e irritare molto il bambino), saranno più propensi ad approcciarsi al mare e alla piscina.


Consigli personali

Se siete indecise io mi sento di consigliarvi vivamente questa esperienza, per voi e per loro… noi l’abbiamo fatta.

Come sempre vi racconto anche il rovescio della medaglia che consiste nell’organizzazione.

Noi frequentavamo il corso la mattina e se mi seguite saprete che non siamo assolutamente gente che si sveglia all’alba!

Quindi la prima domanda era: “il latte va dato due ore prima?“. La risposta che mi ha dato il pediatra è stata NO. No perchè l’acqua è calda e l’ambiente riscaldato, quindi non occorre farsi scrupolo su questo (chiedete comunque al vostro pediatra cosa ne pensa).

Bisogna armarsi di pannolini da piscina o costumi contenitivi, ma con i neonati è meglio la prima opzione.

La preparazione nello spogliatoio è un po’ lunga perchè dipende dal numero di fasciatoi a disposizione.

Procuratevi un accappattoio a mantella con cappuccio e non il classico rombo con cappuccio perchè col neonato bagnato in braccio e in piedi a bordo piscina, non sarà facilissimo avvolgerlo velocemente.

La doccia non è gradita da molti neonati ed è poco pratica. Io optavo per una veloce asciugatura e il bagnetto lo facevamo con calma a casa.

I bambini, una volta vestiti, crolleranno e nel 90% dei casi vedrete sfilate di passeggini con bambini dormienti, questo ritarderà il momento del bagnetto ma vi permetterà di rilassarvi un pochino dopo le vostre gesta 😉 .


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