VADO A BRACCIO
Questa foto immortala una delle prime volte in cui ti ho tenuto in braccio. Avevi pochi giorni ed io ero già follemente innamorato di te. Ma innamorato perso. Tipo quelle fan adolescenti che vedi ai concerti delle boy band, e che hanno reazioni scomposte di urla e pianto perdendo ogni dignità.
Quante altre volte ti ho ripreso in braccio in questi 6 mesi. Per alcuni troppo, per me sempre troppo poco.
Tra tutte le volte in cui lo faccio le mie preferite sono quelle in cui ti faccio addormentare.
Io e te nella penombra, nel silenzio, mentre ti canto Zarrillo. Sei il mio esame di coscienza. In quei minuti mentre dondolo faccio il bilancio della giornata.
Penso ai minuti buttati. Poi guardo te. Penso a quello che mi aspetta l’indomani. Poi riguardo te. Penso alle cose belle che mi sono state regalate in questa vita. E non posso ancora che guardare te.
Sei il mio rifugio, l’approdo sicuro, l’àncora di salvezza a cui mi aggrappo ancòra.
Ti tengo in braccio e mi ricordo il segreto per affrontare il domani.
Dare una sbirciata e poi buttare il copione.
Perché io in questa vita vado a braccio.
Autore Daniele Marzano di Guida senza patente
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