Questa poesia a me piace moltissimo, e come dice l’autore Genny Caiazzo , rappresenta un grido di dolore che ognuno rende suo.
Tutti noi abbiamo sofferto o soffriamo per qualcosa e nessuno sa veramente cosa abbiamo dentro.
Io la prima volta che ho letto “Tu che ne sai” ho pensato ad una mamma che stesse soffrendo per la perdita del proprio figlio e per questo ho deciso di inserirla nel mio blog dedicato ai bambini, rendendola il grido di dolore di tutte le mamme che hanno il loro angioletto in cielo!
“Che ne sai…..
Di quei dolori tatuati
che non si cancelleranno mai,
di quelle lacrime nascoste
di quelle domande senza risposte,
di un destino prepotente
dove non puoi fare niente,
delle notti dove non si dorme mai
tu…… che ne sai,
di un sorriso recitato
quando il cuore è lacerato,
della paura costante
dell’ansia asfissiante,
dell’incertezza del domani
di quando tremano le mani,
della vita che non accetto
di un cuore che scoppia nel petto,
di quello che non dimenticherai
tu……. che ne sai,
di tutte le volte che mi sento morire
di chi grida ma non riesce a capire,
di un silenzio pieno di spine
di quegli occhi che vedono la fine,
di quei giorni tutti uguali
nell’essere un angelo senza le ali,
sorrido per non annegare in quel mare di guai
e tu parli…… parli…… ma che ne sai.”
E come ogni volta che la leggo ho le lacrime agli occhi ed il magone alla gola.
La sofferenza che una persona può provare è ben interpretata tra le righe di questa meravigliosa poesia!
Complimenti e grazie a Genny Caiazzo per avermi autorizzata a pubblicarla.
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