I Maestri rifiutano di fare il tempo lungo- Genitori costretti a lasciare il lavoro

Ho sempre pensato che un maestro scegliesse questo lavoro per amore del sapere e soprattutto per amore dei bambini, ma ultimamente non ne sono più tanto convinta!

In questo periodo particolare e di grande difficoltà i maestri si stanno rifiutando di fare il tempo pieno, di svolgere il loro lavoro e il loro dovere a discapito dei nostri figli e del loro diritto allo studio, e soprattutto, a sfavore di tanti genitori costretti a lasciare il lavoro o a pagare una baby sitter per accudire i propri figli durante l’orario scolastico!

I maestri si rifiutano di fare le ore previste nel loro contratto, e per quale motivo? Questo è ancora da capire, forse per non portare troppo tempo la mascherina!

Cosa gli comporterebbe l’orario prolungato?

A loro, ai maestri, non recherebbe nessun danno o disagio, visto che è l’orario previsto dal contratto e non farebbero niente di più di ciò che è il loro dovere e per il quale sono pagati. Mentre per i nostri figli significherebbe tanto, lavorare 2 ore in più con il sostegno dei docenti (cosa molto importante vista la difficoltà e le carenze incontrate durante la Dad l’anno precedente). Significherebbe seguire il programma scolastico nei tempi previsti, significherebbe andare incontro alle necessità di un genitore che ha iscritto il proprio figlio al tempo pieno per esigenze lavorative!

Significherebbe lo svolgimento dei compiti a scuola e non a casa, con un genitore magari stanco e con la voglia di passare del tempo con il proprio figlio in spensieratezza e tranquillità!

Ma i maestri si rifiutano. Perché?

Perché dovrebbero portare la mascherina 2 ore in più! Perché dovrebbero uscire alle 16 da scuola, come da contratto!

Perché non si preoccupano di cosa è meglio per i bambini?

I bambini più di tutti stanno soffrendo per questa situazione, obbligati a portare una mascherina, costretti a mantenere le distanze, a non avere più contatti con i propri compagni, a fare la ricreazione seduti, a non andare più in palestra, a non prestarsi più i colori, a non scambiarsi un abbraccio, a non uscire mano nella mano, a non poter festeggiare i loro compleanni, a non poter svolgere il loro sport preferito, a stare chiusi dentro casa, a non far visita ai nonni, a non andare al parco o a mangiare una pizza……

Perché i bambini riescono a fare tutti questi sacrifici e i maestri che, oltretutto, svolgono un lavoro scelto da loro e che dovrebbero amare non VOGLIONO fare il tempo lungo, perché?

Perché non possono sopportare quella mascherina qualche ora in più e non si mettono nei panni dei genitori che stanno facendo grandi sacrifici per affrontare questa situazione?

Davanti a tutto quello che sta portando questo virus: morti, povertà, grandi disagi e difficoltà loro a cosa pensano? Alla mascherina? Eh si, questo è un gran problema!

Rispetto a una mamma che tutti i giorni è in conflitto con il proprio figlio per fargli svolgere i compiti, rispetto ad un genitore che non arriva a fine mese perché costretto a lasciare il lavoro, rispetto all’aumento di casi di tentato suicidio tra gli adolescenti perché non hanno più nemmeno il diritto di andare a scuola, la loro grande preoccupazione è rivolta alla mascherina!

La mascherina è questo il vero problema, il problema dei maestri!

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