Telelavoro, sì o no?

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Telelavoro

Ho spesso pensato al telelavoro, considerandolo come un’opportunità per essere più presente a casa. Qui non è molto diffuso. Non conosco molte donne che lavorano da casa, pur magari facendo un lavoro che lo permetterebbe. Ultimamente mi si è prospettata la possibilità di lavorare alcuni giorni della settimana da casa, invece di andare in ufficio. Una novità anche per noi.

Pur svolgendo un lavoro che potrei fare tranquillamente da casa, non si era mai parlato prima di questa possibilità. Ed ora invece mi si è aperta questa scelta, almeno per un periodo determinato di tempo. Ed alla fine, anche se ti è capitato di pensare al telelavoro, quando ti viene offerto cominciano i dubbi. Dubbi più che altro legati alla novità. Al fatto che finora non se ne era mai parlato prima. Dubbi legati ai pensieri su come sarà il rapporto con i colleghi col telelavoro. Come al solito le novità spaventano sempre. In ogni caso.

Dubbi che ti assillano. Da un lato la vedi come un’opportunità da sfruttare finché è possibile. Dall’altro temi di restare fuori da quelli che possono essere i rapporti interpersonali con i colleghi. Un conto è vederli tutti i giorni in ufficio ed un conto è avere con loro solo rapporti telematici. Cambierà qualcosa? In bene o in male? Non si può sapere prima.

E così ti ritrovi a cercare di fare un bilancio dei pro e dei contro. Per capire quale sia la scelta giusta. Quella giusta per te. E quella giusta da un punto di vista lavorativo.

Da un lato, il telelavoro aiuterebbe. Niente più corse la mattina tra asilo, nido ed ufficio per cercare di arrivare puntuale. Poter iniziare la giornata più tranquillamente, senza lo stress del traffico. Sembra una stupidaggine, ma alla fine incide sulla vita quotidiana. Riuscire anche a rifare i letti prima di iniziare a lavorare. Prendersela con calma e riuscire ad essere operativa per il lavoro almeno una ventina di minuti prima rispetto all’orario dell’ufficio. Poter lavorare in totale comodità, pur continuando a fare quello che avresti fatto lo stesso dall’ufficio. Lavorare da casa non vuol dire certo lavorare di meno. Quello che si deve fare, va fatto… che sia dall’ufficio o che sia da casa. Poter pranzare tranquillamente seduta sul divano davanti alla tv! Cose che puoi fare solo se sei “sola” a casa, senza bambine che si avvicinano al tuo piatto dicendoti “gnam, gnam” perché vogliono assaggiare. E poi vuoi mettere la gioia negli occhi di mia figlia quando torna a casa da scuola e mi vede già a casa?!?

Lavorare da casa con le bambine in giro sarebbe complicato, però il giorno non ci sono perché sono a scuola. E quando tornano manca un’ora sola di lavoro (e si può gestire la convivenza figlie/lavoro per un lasso di tempo così breve!). E poi alle 18.00 puoi “uscire” dal lavoro e ti ritrovi già a casa. Un’ora prima del solito. E non è poco.

E i contro? A parte il timore di rimanere un po’ in disparte rispetto agli altri colleghi e di non vivere a pieno la “frenesia” dell’ufficio, c’è il timore della solitudine. Conosco una donna che lavora da casa e mi raccontava di sentire la mancanza della vita di redazione. Il confronto diretto con gli altri colleghi. Che sia per scambiarsi una semplice “chiacchiera” o per confrontarsi su un argomento lavorativo. Lavorare da casa, lontana dai colleghi, ti estranea un po’. Magari a lungo andare ci si potrebbe annoiare o stancare. E poi c’è l’aspetto economico. Ovviamente lo stipendio rimane lo stesso, anche se perdo i buoni pasto per i giorni in cui non sono in ufficio (magari ci risparmio la benzina o, tra qualche mese, l’abbonamento annuale dell’autobus). Alla fine, tra una cosa e l’altra, forse si riesce ad andare in paro per quanto riguarda l’aspetto economico.

Una speaker di una radio nazionale mi diceva che con il telelavoro si rischia di ingrassare… perché il frigo è a portata di mano. Ma magari basta tenersi lontani dalla cucina e avvicinarsi al frigo solo per il pranzo! In fondo il frigo può essere considerato un po’ come la macchinetta degli snack dell’ufficio. Meglio tenersi lontane da entrambe!

Per ora i benefici legati alla comodità sembrano superare gli aspetti negativi. Ed allora ho deciso di fare questa prova. 4 giorni lavoro da casa ed un giorno raggiungo i colleghi in ufficio. E vedremo come andrà. Tanto si può sempre tornare indietro.

E voi? Avendone la possibilità accettereste di lavorare da casa invece di andare in ufficio?

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