Skam Italia 4, la fine del liceo

Skam Italia 4
Skam Italia 4

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Skam Italia 4 è uscito ufficialmente il 15 maggio 2020 ed io l’ho visto praticamente in un giorno e mezzo. Tutto. E’ già finito e già mi manca. Non so se ci sarà una nuova stagione. In teoria non dovrebbe esserci. La storia si è conclusa. I protagonisti hanno terminato il liceo ed il finale di questa stagione potrebbe essere considerata una chiusura accettabile… ma non mi dispiacerebbe se si riuscisse a fare una nuova stagione. Mi sono affezionata ai personaggi. Mi sono appassionata alla storia. E’ una di quelle serie che puoi riuscire a vedere tutta in una volta. Un po’ grazie al fatto che le puntate durano circa 20 minuti. E un po’ perché la storia ti prende così tanto che non riesci a staccarti e vuoi andare avanti per scoprire cosa accadrà e come evolveranno le varie storie.

I personaggi sono interpretati da diversi e giovani attori italiani, che hanno interpretato i vari personaggi riuscendo a renderli veri. E riuscendo a far appassionare tutti a queste storie.

Questa quarta stagione ha come protagonista principale Sana. Scopriamo un po’ di più della sua vita e vengono introdotti nuovi personaggi (il fratello ed i suoi amici musulmani). E’ una serie che ci porta a vedere com’è la vita di una giovane ragazza musulmana nata in Italia. Una ragazza che cerca di essere come le sue compagne di scuola ed amiche, pur mantenendo i propri principi religiosi (che la portano a non bere alcolici oppure a decidere di non avere rapporti prima del matrimonio… cose che invece le sue amiche fanno). Vediamo quindi i turbamenti della ragazza, che in più occasioni non si sente accettata né dalle sue amiche non musulmane e né dalla comunità musulmana. E scopriamo che anche lei prova dei sentimenti nei confronti di un ragazzo. Intorno a lei poi ci sono sempre i suoi amici e le storie che procedono in parallelo, ma che, per questa volta non sono in primo piano.

Ovviamente non vi racconto chi è il ragazzo di cui Sana si è innamorata e nemmeno cosa succede tra loro (e se per loro ci sarà un futuro). Vi consiglio di guardare questa stagione per scoprirlo.

L’ultima puntata, invece, è dedicata a tutti i personaggi. Si aprono tante possibili storie che potrebbero essere raccontate nelle prossime stagioni. O più essere visto come una chiusura di tutto, per dare in un certo senso una fine a tutte le storie. Perché ormai il liceo è finito. La storia è ambientata proprio nel 2020, che li porterà a sostenere l’esame di maturità (ed almeno nella serie, l’esame di maturità e la vita dei ragazzi si svolgono normalmente e non con l’emergenza Coronavirus che stiamo vivendo).

Può essere la fine di tutto perché, inevitabilmente, dopo la fine della scuola, le vite dei ragazzi si separano. Ognuno prende strade diverse e continuare a mantenere gli stessi rapporti di prima non è semplice. Ma ci piace pensare che questi personaggi riescano a restare uniti anche dopo il liceo. Ci piace immaginare nuove storie e tutto quello che potrebbe accadere. La serie originale norvegese si concludeva con la quarta stagione. E quindi in teoria anche quella italiana potrebbe concludersi qui. Ma a me una quinta stagione non dispiacerebbe. Nel frattempo posso rivedermi queste 4 stagioni e ritornare ai tempi del liceo che, nel bene e nel male, hanno lasciato in tutti noi un carico di ricordi ed emozioni.

L’ultima puntata è veramente molto bella ed emozionante. E sul finale, con la lettera di Eva a Giovanni, l’emozione sale…

42.721 ore. E’ il tempo che è passato dalla prima volta che ci siamo visti, le ho contate prima.

La prima volta era il primo giorno di scuola in succursale, io ti ho visto da lontano mentre facevano la nostra classe, e speravo tanto che facessero il tuo nome. E poi l’hanno fatto. Siamo diventati compagni, poi amici, poi amanti clandestini, fidanzati, e alla fine due persone che semplicemente si ignorano ogni giorno.

Quando siamo andati al lago per i cento giorni io ti guardavo e pensavo al fatto che ormai non ci parliamo più.

E allo stesso tempo, però, pensavo che senza di me e di te non ci sarebbe mai stato quel gruppo di persone che si è formato piano piano intorno a noi, persone che non avrebbero mai nemmeno lontanamente immaginato di stare nella stessa stanza, e che invece ora si amano da morire e sono diventate in qualche modo grandi insieme.

Ogni tanto mi chiedo se ci vedremo ancora dopo la maturità.

Mi chiedo anche se la supereremo tutti o se qualcuno verrà bocciato. Chi lo sa! Chissà se ci rivedremo dopo che saremo in università diverse, in città diverse, strade diverse.

Probabilmente ci perderemo piano piano, senza accorgercene. Saremo convinti di rimanere in contatto solo perché guarderemo le nostre storie e ogni tanto faremo delle pizzate a cui alla fine metà delle persone piscerà all’ultimo secondo.

Però proviamo a non farlo succedere. A non sprecare tutto quello che abbiamo fatto. Tutti i pianti, i litigi, gli scherzi, tutti i casini che abbiamo fatto insieme.

Proviamoci, ca**o.

Una volta avevi scritto in un tema che siamo tutti convinti di andare verso il cielo e non ci accorgiamo che in mezzo c’è il soffitto.

Però stavo pensando che, se saltiamo tutti insieme, magari sto soffitto lo sfondiamo.

Vuoi provare?

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