Scuola elementare: tempo pieno, modulo, esubero e classi

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Scuola elementare

Il conto alla rovescia per l’apertura delle iscrizioni alla scuola elementare è iniziato.

Da domani sarà possibile iscriversi al portale del Miur e poi dal 22 gennaio sarà possibile inviare online la domanda di iscrizione (c’è tempo un mese e non viene preso in considerazione la data di invio della domanda per una eventuale graduatoria finale).

Sono reduce da un incontro con la Preside della scuola dove vorrei iscrivere mia figlia (nonostante i mille dubbi che altre mamme mi hanno fatto venire in questi giorni). Speravo di conoscere le maestre, ma non erano presenti alla riunione ed abbiamo parlato solo con la Preside.

Io so (dai racconti di altre mamme) che questa Preside non è molto disponibile con i genitori, ma ieri (ovviamente!) si è dimostrata molto cordiale (come mi ha detto un’altra mamma che conosco, è in “campagna acquisti” anche lei e deve invogliare i genitori a iscrivere i figli alla propria scuola). Anche se devo ammettere che per alcune risposte mi è sembrata un po’ “sfuggente” ed ho avuto l’impressione che tentava di mantenere le sue risposte il più generico possibile, invece di dare una risposta chiara alla domanda che gli era stata fatta (soprattutto per quanto riguarda l’organizzazione scolastica vera e propria).

Ci ha spiegato alcune cose dell’iscrizione e della scelta che possiamo effettuare per l’orario scolastico.

In teoria infatti si può scegliere tra 3 diverse tipologie di orario:

  • 24/27 ore, che sarebbe un po’ l’orario che io facevo quando andavo alle elementari. In pratica mezza giornata. Io andavo a scuola dal lunedì al sabato per 4 ore al giorno. Però pare che questo orario non venga mai attivato, quindi è da escludere.
  • 30 ore (una volta chiamato “modulo“), che prevede la frequenza per 5 giorni a settimana, con uscita per 2 giorni alle 13.30, 2 giorni alle 16.30 ed il venerdì alle 12.30. Diverse mamme sembravano interessate a questa tipologia, perché meno impegnativa della terza disponibile, ma per attivarla serve che almeno 15 famiglie la richiedano per i loro bambini (lo scorso anno ad esempio erano 12 famiglie a chiedere le 30 ore e la classe non è potuta essere attivata perché servivano altri 3 bambini, così alla fine hanno dovuto accettare un tempo pieno).
  • 40 ore, il cosiddetto “tempo pieno”, che prevede la frequenza per 5 giorni a settimana, dalle 8.30 alle 16.30. E questa è la modalità oraria più richiesta dalle famiglie di oggi, dove entrambi i genitori lavorano. In pratica un lavoro a tempo pieno, visto che sono le stesse ore lavorative che io devo fare ogni settimana.

Alla fine quindi la scelta principale è tra il tempo pieno (che è quella che chiederemo anche noi) e le 30 ore. Sperando che la nostra richiesta venga accettata. In linea di massima mi avevano detto che si cerca di aiutare le famiglie che chiedono il tempo pieno, in caso di esubero (le classi di questa scuola devono avere un minimo di 15 ed un massimo di 21 alunni, perché sono troppo piccole per contenere più bambini) sarà stilata una graduatoria e qualcuno potrebbe restare fuori. Speriamo che non sia questo il caso.

Non c’è possibilità che un bambino non venga preso alla scuola elementare (come invece può avvenire per l’asilo nido o la scuola materna). Questo perché dalla scuola primaria inizia la scuola dell’obbligo. Gli unici che potrebbero restare fuori, in caso di esubero, sono gli anticipatari (ovvero i bambini che compiono 6 anni tra gennaio ed aprile 2017 e che in teoria dovrebbero iniziare la scuola primaria il prossimo anno).

Per i bambini “obbligati“, ovvero quelli che compiono 6 anni entro il 31 dicembre 2016, si deve trovare un posto in una scuola elementare. In genere se la scuola dove si ha fatto domanda ha avuto troppe richieste oppure ha un numero di bambini troppo numeroso per formare 2 classi, ma troppo scarso per formarne 3 (ad esempio nella scuola che sto valutando io, se ci fossero 43 iscrizioni si potrebbero formare 2 classi da 21 bambini e resterebbe fuori un bambino, ma non si riuscirebbero a formare 3 classi perché mancherebbero 3 bambini per avere il numero minimo richiesto), si procede ad effettuare una graduatoria e gli ultimi (che restano fuori) vengono invitati ad iscriversi in un’altra scuola (sempre facendo l’esempio della scuola che sto valutando io, è “gemellata” con altri 2 istituti della zona ed i bambini potrebbero essere mandati in una delle altre due scuole). Al momento dell’iscrizione, comunque, si dovrebbe poter inserire il nome di una eventuale altra scuola dove iscriversi in caso di esubero.

L’eventuale graduatoria viene fatta in base ad una serie di punteggi. Tutti i bambini che compiono 6 anni entro la fine di dicembre hanno un punteggio base di 400 punti (gli anticipatari non hanno questo punteggio perché per legge non devono iniziare la scuola primaria quest’anno). Poi ci sono una serie di altri punti che possono essere assegnati in base a diverse caratteristiche: massimo 4 punti per eventuali fratelli e/o sorelle minorenni; 5 punti se ci si vuole iscrivere alla scuola del proprio bacino d’utenza; punti in più per eventuali fratelli/sorelle già iscritti all’istituto; 8 punti se i genitori lavorano entrambi; e così via.

Alla fine della riunione, la Preside ci ha consegnato un modulo dove sono riportati tutti i punteggi. Dopo aver fatto l’iscrizione alla scuola elementare, dobbiamo consegnare il modulo alla segreteria della scuola. Così in caso di esubero, in base ai dati riportati sul modulo, la Preside stessa farà la graduatoria ed eventualmente contatterà le famiglie rimaste fuori per trovare con loro una soluzione.

Altra cosa: le maestre. Per il tempo pieno ogni classe dovrebbe avere due maestre. Però negli ultimi anni il Ministero tende a mandare meno personale e così può capitare che invece di avere 4 maestre per due classi a tempo pieno, ce ne siano solo 3. Ed allora in quel caso le 3 maestre lavoreranno su entrambe le classi alternandosi (in fondo è un po’ come avviene alle medie e alle superiori, dove magari l’insegnante di italiano segue 3 diverse classi). Alcuni genitori non erano molto d’accordo su questa cosa, ma non dipende certo dalla Preside se il Ministero non manda il personale.

Ultima curiosità: la formazione delle classi. Non si può scegliere la maestra con cui andare (ma tanto non conoscendole, sarebbe una scelta al buio e poi comunque se ci saranno 3 maestre che si alterneranno sulle due classi non avrebbe neanche senso chiedere una maestra piuttosto che un’altra). Sul foglio con i punteggi si può segnare qualche preferenza di altri bambini che vorremmo mettere in classe insieme ai nostri. In genere 3 o 4 bambini che provengono dalla stessa classe della scuola materna possono metterli insieme. Se escono da una stessa classe della materna 7 o 8 bambini, non li metteranno mai tutti insieme, ma li divideranno su più classi. Però piccoli gruppi di bambini li lasciano insieme. Quest’anno dalla nostra classe siamo in 5 ad uscire, ma non so se alla fine qualcuno li iscriverà a questa scuola. Mi dispiace se mia figlia non avrà compagni della materna, ma non è una decisione che dipende da me. Vedremo cosa decideranno le altre mamme… In genere comunque la Preside ci ha spiegato che prima di formare le classi parlano con le maestre della scuola materna e chiedono soprattutto quali sono i bambini che ASSOLUTAMENTE NON DEVONO ANDARE IN CLASSE INSIEME. Bambini che litigano spesso o bambini che fanno “comunella” e fanno troppo casino insieme. Questi bambini vengono in genere separati alle elementari. E quindi quello che raccontano le maestre della materna è fondamentale. Poi nel mese di luglio la Preside si metterà a decidere la suddivisione delle classi. Se ci sono bambini portatori di un qualsiasi tipo di handicap, vengono in genere suddivisi tra le varie classi. E dice che si cerca di fare classi equilibrate, anche per il numero di maschi e femmine (ovviamente ipotizzando un numero abbastanza simile di iscritti maschi ed iscritte femmine) e per la presenza di bambini stranieri (ma che siano stranieri veramente e non bambini di origine straniera che però sono nati e cresciuti in Italia).

Comunque la riunione con la Preside mi ha chiarito un po’ le idee. Sulle maestre ho sentito opinioni discordanti (c’è chi dice che sono bravissime e chi afferma il contrario…a chi dar retta?), quindi finché non si conoscono non si potrà sapere in anticipo quale sia la verità (ma questo dubbio resterebbe in qualsiasi altra scuola). Ovviamente la scuola ha qualche problema da risolvere, ma come tutte le altre scuole statali (per non parlare di quelle materne o dei nidi comunali): tipo il Laboratorio di Informatica, che al momento è inagibile per problemi all’aula, anche se la Preside ne parlava come se funzionasse correttamente, e che non si è ben capito come verrebbe utilizzato (qualcuno le ha chiesto in diversi modi come viene insegnata l’Informatica, ma sinceramente non l’ho proprio capito dalle sue risposte).

Sta per iniziare un nuovo ciclo scolastico molto importante! Incrociamo le dita!

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