Scuola: anno nuovo, problemi vecchi

Mani colorate a scuola
Mani colorate a scuola

E si ricomincia. Oggi prima assemblea sindacale a scuola (che ha fatto tardare l’ingresso dei bambini di 3 ore). Già avevamo rischiato di rientrare in ritardo dalla vacanze di Natale, perché uno dei Sindacati aveva indetto l’assemblea per il 7 gennaio. Assemblea che poi non era stata autorizzata dal Comune perché non si poteva indire un’assemblea durante le vacanze e rischiare che i genitori arrivassero a scuola il 7 senza essere stati avvisati dei possibili ritardi nell’inizio della didattica. E così, alla fine, l’assemblea è stata posticipata di una settimana.

Quale è il problema principale dei nidi e delle scuole materne della nostra città? Il nuovo contratto decentrato che riguarda tutti i dipendenti comunali (e quindi anche le educatrici dei nidi e le maestre delle scuole materne).

Devo ancora ben capire quali cambiamenti porterà (soprattutto alla scuola materna) questo nuovo contratto. E’ probabile che questo anno scolastico finisca con le “vecchie regole“, ma per il prossimo dovremo aspettarci di tutto. Già lo scorso hanno era stata ipotizzata una possibilità allarmante: le maestre delle scuole comunali in servizio fino alle 14.00 e poi i bambini “consegnati” a dipendenti della Multiservizi fino alla fine dell’orario scolastico (eventualità che, per fortuna, per quest’anno non è stata messa in atto, ma spero proprio che sia stata cancellata perché mi sembra veramente assurda).

Alcune cose che vengono fuori dalla situazione dei nidi comunali non sono certo incoraggianti. Partiamo dal rapporto educatrice/bambini. Negli anni il rapporto si è alzato, tanto che ultimamente è arrivato ad essere 1:7 (anche se alcuni dicono che sia ancora 1:6). Già la storia del rapporto è molto aleatoria, perché in pratica si calcola sulla media di bambini presenti a scuola (e quindi magari in una classe potrebbe anche non essere proprio così, ma molto più altro… ovvero più bambini per una sola educatrice).

Ma ora veniamo a quelle che pare siano le nuove regole. Ecco i punti principali (e oserei dire assurdi!):

  1. Orario di entrata: i bambini vengono accolti da 2 educatrici, indipendentemente dalla classe di appartenenza (Pensiero mio… se nel nido ci sono un centinaio di bambini, come possono essere accolti SOLTANTO da 2 educatrici?!?!? Boh!)
  2. Assenze delle educatrici: per l’assenza di una sola educatrice, non viene chiamata una supplente. La supplente arriva solo nel momento in cui mancheranno contemporaneamente 2 educatrici (Pensiero mio… ma se le educatrici sono di classi diverse, la supplente chiamata dovrà sdoppiarsi?!?!? Boh!!!)
  3. Il rapporto 1:6 (o 1:7) perderà valore. Potrebbe anche esserci una sola educatrice ad occuparsi di una intera classe di “lattanti” (Pensiero mio… già pensare che una sola educatrice debba occuparsi di 6/7 neonati è quasi al limite delle possibilità umane… ma come si può pensare che una sola persona possa occuparsi BENE di 20 neonati?!?!? Boh!!!).

Questi sono i principali cambiamenti che circolano tra le mamme. Mamme che sono pronte ad organizzare proteste sotto al Comune per far garantire la sicurezza dei propri bambini. O a rivolgersi ad un Avvocato per una causa collettiva. Mamme pronte a presentarsi con passeggini e bambole sotto agli uffici comunali al grido di: “I nostri figli non sono bambole“.

Certo… se si vuole puntare sui bambini e sulle famiglie per garantire sostegno, simili proposte non si capisce proprio da dove escano fuori e come facciano a dare sostegno alle famiglie… Se qualcuno me lo vuole spiegare…

Comunque… ancora tutto pare sia da decidere e dal Comune parlano di un pre-accordo da consegnare ai Sindacati e…

sul settore della scuola, su cui esistevano le maggiori criticità, si è deciso di finire l’anno scolastico con le vecchie regole per permettere al tavolo tecnico sulla scuola di trovare il miglior modello organizzativo per valorizzare il nostro personale e offrire il miglior servizio ai cittadini con cui partire subito a settembre, all’inizio del nuovo anno scolastico

Aspetto di vedere quali saranno le proposte per “offrire il miglior servizio ai cittadini” e soprattutto ai nostri bambini.

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