La nascita di Figlia Due
Anche quando è nata Figlia Due ancora non avevo questo blog. Lo avrei aperto solo l’anno successivo. Ed anche la sua nascita era stata raccontata su un altro blog di PianetaMamma, lo stesso dove avevo raccontato la nascita di Figlia Uno. Blog che non è mio. Ed allora anche per la nascita di Figlia Due, voglio riportare qui quel racconto, per farglielo leggere quando sarà più grande.
Seconda gravidanza, secondo parto
Dicono che la seconda gravidanza sia più semplice per l’organismo della mamma. Ci siamo già passate e più o meno tutto dovrebbe andare nello stesso modo. Non sono proprio d’accordo. Tra insonnia, bruciori di stomaco, pesantezza, nausee ritornate al settimo mese, piedi e caviglie gonfie, gli ultimi mesi della mia seconda gravidanza non sono stati semplici. Decisamente molto peggio rispetto alla prima.
Dicono che il secondo parto sia più veloce. E su questo mi trovo pienamente d’accordo. Con la prima ho dovuto aspettare 24 ore dal momento in cui ho rotto le acque al momento della nascita. Con Figlia Due è stato tutto più veloce.
Data presunta del parto e lunga attesa
In base all’ultimo ciclo, avrei dovuto finire il tempo il 4 maggio, ma all’inizio della gravidanza la mia bimba è stata stimata una settimana più piccola, come se avessi avuto l’ultimo ciclo una settimana dopo (ed in effetti è stata concepita il 16 agosto, pochi giorni prima del presunto arrivo del ciclo). Così anche la data presunta del parto è stata spostata in avanti di una settimana, all’11 maggio.
Alla 37° settimana ho iniziato i monitoraggi… ma nulla, calma piatta! L’11 maggio altro monitoraggio e c’era una contrazione. Ma ancora troppo poco. Mi hanno dato appuntamento per entrare nel protocollo delle gravidanze a termine per il 15 maggio (il che significava monitoraggi ed ecografie ogni 2 giorni per una settimana e dopo, se non fosse successo nulla, l’avrebbero fatta nascere!). Ma non ci sono arrivata e anche questa volta non ho avuto bisogno del parto indotto.
Le prime contrazioni
Nella notte tra il 12 ed il 13 maggio, verso le 4:30, mi sveglio e comincio ad avvertire qualche dolore. Sono contrazioni. Controllo l’orologio e vedo che sono anche abbastanza regolari… si ripresentano ogni 8/10 minuti. Ma visto che sono le prime che sento, sto tranquilla… siamo all’inizio (penso). Quindi rimango a letto. Verso le 6.00 suona la di mio marito, che deve andare al lavoro. Ma gli dico che ho qualche contrazione ed allora lui decide di restare a casa. Non andiamo subito in ospedale anche perché ci hanno sempre consigliato di non correre alla prima contrazione, perché se il travaglio è all’inizio si corre il rischio di essere rimandati a casa. Così mi tengo le mie contrazioni, che comunque non mi sembrano nemmeno così forti e aspetto.
Verso le 8:00 sveglio Figlia Uno la preparo per il nido. Alle 9:00 c’è una festicciola per la Festa della mamma, che è stata il giorno prima, e non voglio perdermela. In fondo non sento così tanto dolore quando arriva la contrazione e posso permettermi di restare un po’ con la mia bimba. In macchina mettiamo la valigia per l’ospedale, dato che ci andremo dopo la festa. Verso le 10 esco dal nido un po’ sofferente… le ultime contrazioni cominciano ad essere forti. E mentre andiamo in ospedale, mi convinco che probabilmente stavolta chiederò l’epidurale.
L’arrivo in clinica
Arrivo al Pronto Soccorso della stessa clinica dove è nata Figlia Uno. E in attesa di entrare mi appoggio al muretto. Lì incontro Ilaria, l’ostetrica che ha fatto nascere la mia prima bimba, che vedendomi sofferente avvisa subito la dottoressa per farmi entrare. Una volta dentro mi visita e… sorpresa! Sono dilatata di 10 cm. Ilaria quasi non ci vuole credere. E mi fa visitare dalla ginecologa per avere la conferma. Anche la dottoressa è stupita, ma conferma.
Praticamente devo andare subito in sala parto e di sicuro non avrò il tempo di fare l’epidurale. Dilatazione completa, anche se la bimba è ancora alta ed io ancora non avverto la sensazione di dover spingere. Ma in pratica mi sono fatta tutto il travaglio, tra casa e nido, senza rendermene conto.
Subito in sala parto
Così, il tempo di lasciare la valigia in camera, mi portano in sala parto. Sono le 10:45. Mio marito, più stupito di me, si mette il camice per entrare con me in sala parto. In sala parto mi aiuta un’altra ostetrica che si chiama Ilaria… io sono destinata a partorire con le “Ilaria”. E c’è anche un ostetrico, Pasqualino.
Passa anche il primario di ginecologia a controllare la situazione. Tutto tranquillo. Dopo poco comincio a sentire il bisogno di spingere e il dottore mi rompe le acque per aiutare la bimba a scendere un po’. Ilaria e Pasqualino mi seguono consigliandomi come spingere… dopo quasi 3 anni dal primo parto, l’avevo un po’ dimenticato. Pasqualino mi aiuta anche a non lasciarmi travolgere dal dolore di quel momento e a mantenere la lucidità. E’ stato veramente fantastico. 4 o 5 spinte e la mia seconda bimba è fuori.
Benvenuta Figlia Due
Sono le 11:55 ed io sono bis-mamma. Appena esce, me la mettono subito addosso per farmela vedere ed io sento di amarla con tutta me stessa ed i dolori del parto (ed i disturbi della gravidanza) mi sembrano così lontani. Temevo di non riuscire ad amarla come amavo la prima, ma in quel momento ogni timore non esiste più. Non potevo chiedere di meglio… un travaglio veloce ed un parto ancora più veloce. Ilaria e Pasqualino scommettono sul peso della bimba che appare molto “grossa” e vince lui! La “piccola” pesa 4,250kg ed è lunga 51 cm. E sta benissimo! Non potrei essere più felice.
La pediatra la visita mentre il dottore mi mette qualche punto. A me gira un po’ la testa e mi danno il glucosio, ma per il resto sto bene. Resto un paio d’ore nell’anticamera della sala parto con mio marito e la piccola. Al primo parto ero l’unica in sala parto e c’era un silenzio fantastico. Stavolta invece ci sono tante donne in travaglio e si sentono urla a più non posso… che fanno anche un po’ impressione. Dopo mi portano in camera con la mia bimba. Ora inizia una nuova vita in 4.