Piani degli Alpaca: la visita guidata

Piani degli Alpaca
Piani degli Alpaca

Piani degli Alpaca

Siete mai stati a visitare Piani degli Alpaca? Si tratta dell’allevamento di alpaca più grande d’Italia e si trova nella Località Pian d’Arcione, vicino Tarquinia. Era da un po’ che pensavo di andarci. E così in queste giornate calde, abbiamo deciso di fare questo viaggetto, per andare a conoscere gli alpaca.

Dato che per noi era la prima volta, abbiamo scelto di fare la visita guidata. Ma abbiamo intenzione assolutamente di tornarci per fare la passeggiata con gli alpaca. Questi animali ci hanno conquistati. Sono troppo carini.

La visita guidata dura circa un’ora. Sul sito c’è scritto di arrivare almeno 20 minuti prima del proprio turno, anche se non sono così fiscali. Sarà anche che quando siamo andati noi non c’era tantissima gente. Siamo arrivati un quarto d’ora prima ed è più che sufficiente. La tenuta è veramente immensa e a colpo d’occhio ti colpisce in tutta la sua maestosità. E’ anche ben tenuta. Si trova in un posto sperduto in mezzo alla campagna, ma ne vale veramente la pena. E’ un posto molto bello. Pieno di alberi di ulivo e mandorli.

C’è una sorta di “sala d’attesa”, dove abbiamo aspettato l’arrivo della nostra guida. Ci sono alcuni distributori per prendere bibite o snack e dei tavolini. Sparsi in questa sala d’attesa ci sono dei cesti con la lana d’alpaca. Se vi capita, toccatela, perché è di una sofficità fantastica. Poco prima del nostro turno, è partito il turno di una passeggiata con gli alpaca ed abbiamo sentito la guida mentre dava indicazioni per questo tipo di visita.

La nostra guida ci ha raccontato qualcosa dell’allevamento (il proprietario si è appassionato a questi animali durante un viaggio ed è tornato portando 11 esemplari, intenzionato ad aprire un allevamento… ed ora ne ha ben 180!). Poi abbiamo iniziato la visita della tenuta, passando per i vari recinti dove si trovano gli animali. Man mano che andavano avanti la guida ci spiegava la vita di questi animali e alcune curiosità.

Come ad esempio che le femmine sono divise dai maschi, perché sono perennemente in calore ed allora tenerli insieme sarebbe problematico. Hanno 3 stalloni che servono per farli riprodurre, ma presto dovrebbero diventare 4. Gli stalloni sono separati dagli altri maschi, perché potrebbero litigare. Ognuno di loro ha un suo spazio, vicino alle mamme con i cuccioli. Perché gli alpaca sono animali che soffrono se stanno da soli, quindi comunque, anche volendoli separare da altri animali del gruppo, però devono sempre avere qualcuno vicino.

Le passeggiate in genere le fanno con gli alpaca maschi, mentre invece la visita guidata è con le femmine.

Abbiamo visto un paio di piccoli alpaca nati da pochissimi giorni. E ci ha spiegato anche la gravidanza, che dura 11 mesi. E poi ci sono 6 mesi di allattamento, durante il quale i piccoli restano con le mamme. Quando un animale femmina resta incinta smette di partecipare alle visite guidate, per non stressarla, ma rimane con le altre femmine per gran parte della gravidanza. Solo sul finire della gravidanza vengono spostate un un altro recinto. E poi dopo la nascita del piccolo, vengono messe in uno spazio dove si trovano le mamme che allattano. Il latte di questi animali non viene commercializzato, perché ne producono molto poco ogni giorno e serve solo per il sostentamento dei propri cuccioli.

Ed una curiosità sul concepimento. La femmina viene messa nel recinto di uno degli stalloni. E gli animali vengono lasciati soli per qualche ora. Dopo un paio di settimane, viene riportata di nuovo dallo stallone e c’è un modo per capire se la prima volta è rimasta incinta… lo volete sapere?!? Una curiosità veramente particolare… in pratica la femmina sputa contro il maschio! Se gli sputa, allora vuol dire che è incinta.

Sono animali che possono sputare anche durante le visite guidate. In genere lo fanno solo se sono infastiditi oppure se litigano tra loro. Quindi il consiglio è di non insistere troppo con uno di questi animali se magari appare infastidito e non vuole essere toccato.

La seconda parte della visita, che dura circa mezz’ora, ci porta vicino agli animali. Ognuno di noi ha ricevuto una ciotola con del cibo e siamo entrati in un grande recinto, dove si trovavano le femmine. Ovviamente, prima di farci entrare, ci ha dato tutte le indicazioni su come avvicinarci agli animali e come dargli da mangiare (del tipo, che è meglio non toccarli sul ciuffo, ma che si possono accarezzare tranquillamente sul collo e sulla schiena; e poi di non arrivargli mai da dietro, perché potrebbero scalciare, ma sempre di lato, in modo che ci accorgono della nostra presenza e non li spaventiamo).

Entrati nel recinto ci siamo diretti subito verso il centro, per evitare che qualcuno uscisse dal recinto (pare che possano correre fino a 40 km e se escono dal recinto poi è difficile riprenderli!). Ed ovviamente vedendoci con il cibo ci sono venuti tutti incontro. Ed ognuno ha provato a mangiare. Abbiamo lasciato tranquillamente che lo facessero, mentre provavamo ad accarezzarli. Finché hai il cibo dalla ciotola, si avvicinano da soli, ma nel momento in cui il cibo finisce, non sei più interessante per loro! Anche se sono animali molto curiosi. Alcuni esemplari erano più sfuggenti e si allontanavano appena ci avvicinavamo, ma altri invece erano molto più socievoli e si sono fatti accarezzare e fotografare.

Se poi riuscite a farli sedere, è fatta. In questo modo si mettono a disposizione e praticamente ti dicono che vogliono farsi coccolare. Ci sono state un paio di femmine che si sono sedute per farsi accarezzare e con loro abbiamo fatto anche foto. In questo periodo non hanno molto pelo perché sono stati tosati a fine maggio (quindi se volete vederli in tutta la loro sofficità dovreste venire in autunno o meglio ancora all’inizio della primavera), ma alcuni erano veramente soffici da toccare. Un vero piacere.

Quindi sicuramente da rifare!

Entro l’anno dovrebbero aprire anche un ristorante all’interno della tenuta. E c’è l’intenzione di aprire anche uno shop, magari per vendere qualche souvenir realizzato con la lana degli alpaca. Per ora infatti il manto tosato viene venduto a chi poi realizza capi d’abbigliamento con questo tipo di lana pregiata.

Penso proprio che ci torneremo. Magari a fare la passeggiata. Per quest’ultima l’età minima richiesta è di 8 anni. E si può fare come accompagnatori. L’alpaca da portare a passeggio viene dato solo agli adulti. Dagli 8 ai 14 anni si è accompagnatori. Mentre dai 14 ai 18 anni si può decidere se essere accompagnatori o portare a spasso un alpaca.

Se volete fare una visita guidata o una passeggiata, vi lascio il sito ufficiale di Piani degli Alpaca.

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