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La vita fino a te, il libro di Matteo Bussola

La vita fino a te
La vita fino a te

La vita fino a te

Finalmente riesco a parlarvi di La vita fino a te, il terzo libro di Matteo Bussola. Dico “finalmente” perché l’ho finito di leggere già da diversi mesi. Ci ho messo anche diverse settimane per finire di leggerlo. Ma non fraintendetemi. Non ci ho messo così tanto tempo perché non è un bel libro. Tutt’altro. Questo è un libro che si potrebbe leggere benissimo in un pomeriggio. E’ talmente coinvolgente che una volta iniziato, potresti veramente finirlo in pochissimo tempo. Ma al tempo stesso è così bello che vorresti non finire mai. E così ho cercato di “centellinare” le varie storie, per farlo durare più a lungo. Mi dispiaceva finirlo.

E’ un libro che parla di amore, di rapporti tra le persone, di gesti, di immagini che ti lasciano qualcosa dentro. Un libro che ti fa emozionare. Ti fa ridere, ma anche piangere. Uno di quei libri che veramente vorresti che continuasse all’infinito, perché non ne hai mai abbastanza. E questo è uno dei pregi migliori di Matteo Bussola. Il modo in cui racconta situazioni normali della vita rendendole ancora più belle ti affascina. Ti conquista.

E con questo libro mi ha conquistata per la terza volta, dopo i primi suoi due libri. E non vedo l’ora di leggere il prossimo (che sarà invece un romanzo vero e proprio). La vita fino a te è fatta di tante piccole storie. Immagini, pensieri, piccole emozioni. Storie che l’autore ha vissuto in prima persona o di cui ha sentito parlare. Immagini che ha visto e che ci vuole raccontare per farcele vivere.

Come scrive nella descrizione del libro: 

In queste pagine ho scelto di illuminare le cose che per me hanno un senso: l’amore dove lo scorgo – compreso quello dal quale, per paura o vigliaccheria, sono fuggito -, la cura quando mi colpisce, il dolore da cui ho imparato, la bellezza in quel che c’è, anche quando arriva inattesa e quasi a far male.

Ed è esattamente così. Ci va vivere, attraverso i suoi racconti, piccoli episodi che ha vissuto o immagini che ha visto. Ce li racconta, dandoci varie rappresentazioni dell’amore in tutte le sue forme.PubblicitàPubblicità

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