
Vita ai tempi del coronavirus
Come si vive ai tempi del coronavirus? Il coronavirus ha cambiato le nostre abitudini. E, almeno per un po’ (si spera che si possa risolvere presto), dovremo adeguarci ad una serie di decisioni governative e regionali. Noi per fortuna non viviamo nella zona rossa, per il momento questo virus non è arrivato in maniera massiccia dalle nostre parti. E dobbiamo solo sperare che non arrivi.
A tutti viene chiesto di dimostrare un po’ di senso civico. In molte zone questo senso civico ancora non c’è. Si continua ad uscire ed andare in giro per quei pochi locali aperti. Perché dalle nostre parti ancora il virus non è ufficialmente così diffuso. Ma proprio per questo è importante fare maggiore attenzione. Ed evitare che il virus si diffonda.
Per questo le scuole sono state chiuse. Per ora fino al 15 marzo, ma è probabile che la chiusura venga prorogata. Sono stati chiusi tutti i teatri. Ed anche i musei. Noi avevamo altri 2 spettacoli da vedere a teatro in questo mese di marzo. Per il momento sono rinviati ad aprile. In tempi non sospetti avevo acquistato i biglietti per andare a vedere la Mostra di Raffaello alle Scuderie. Già pensavo di non andarci a dispiacere, ma probabilmente non era il caso. Poi hanno deciso di chiudere anche i musei. E quindi, anche volendo, non ci sarei potuta andare. Ora c’è da capire se mi rimborseranno i biglietti o mi proporranno di spostarli più avanti. La piscina e la palestra è rimasta aperta. Ma per poco. Ed è arrivato il decreto regionale di chiudere anche le strutture sportive. L’insegnante di ginnastica di Figlia Due aveva proposto di continuare gli allenamenti al parco, visto che sono poche bambine. Ma, data la situazione, la società ha deciso che nemmeno gli allenamenti al parco erano possibili. E così al massimo potranno fare un po’ di allenamento da soli a casa.
Per il resto siamo a riposo a casa. Ogni giorno alla ricerca di qualcosa da fare. Disegni, giochi, un po’ di televisione… Io intanto sto lavorando da casa. E dovrò prendermi un giorno di ferie a settimana. Poi le maestre, sulla chat delle rappresentanti, ci stanno mandando un po’ di compiti da far fare ai bambini, in modo da non perdere, anche qui, l’allenamento.
Quanto durerà? Non lo sappiamo con certezza. Al momento possiamo sperare che la gente rispetti le indicazioni il più possibile. E dobbiamo evitare di frequentare gente. Anche se si tratta di amici o familiari. Gli incontri sono fortemente sconsigliati. Peccato che non tutti lo capiscono. E sono molti che ti dicono che in famiglia si può stare. O non c’è pericolo ad uscire con gli amici.
Ma in questo momento, la decisione ideale dovrebbe essere quella di stare isolati. Evitiamo di incontrarci con altre persone. Diventiamo asociali. Gli amici o i parenti possiamo sentirli al telefono. Nessuno ce lo vieta. Ma meglio evitare di stare insieme. Per il bene di tutti.