Psicomotricità al nido
Una delle attività che svolgono i bambini all’asilo nido è la psicomotricità. Stamattina leggevo le informazioni su questa attività, che sono scritte su un cartellone conoscitivo per noi genitori al nido stesso. E devo ammettere che le trovo veramente molto interessanti.
Questa è infatti una attività (o laboratorio, come lo chiamano nel nostro nido) durante la quale vengono proposte tutte quelle esperienze che coinvolgono il corpo, la percezione e il movimento in relazione allo spazio e agli altri bambini.
Un’attività quindi che serve al bambino per rendersi conto delle proprie capacità e per prendere confidenza anche con gli altri bambini.
La psicomotricità è infatti un’attività che permette al bambino di esprimersi attraverso il movimento e il gioco, creando significative relazioni con l’altro. L’obiettivo principale è quello di aiutare l’integrazione armonica degli aspetti motori, affettivo-relazionali, cognitivi e sociali.
Obiettivi
Ha anche come scopo il consolidamento della scoperta e della conoscenza dell’Io corporeo attraverso le varie tappe:
- interazione tra bambini
- interazione tra bambini ed adulti
Con la psicomotricità quindi i bambini sperimentano con il proprio corpo il piacere di rotolare, gattonare, strisciare, arrampicarsi, prendere o lanciare oggetti. Un momento molto importante della loro crescita.
Per svolgere la psicomotricità si utilizzano palle, cerchi, tunnel, coni, corde e tappeti morbidi (in modo che anche se cadono non si fanno male). Tutto finalizzato alla creazione di un’area psicomotoria che coinvolga tutto il corpo.
Questi i principali obiettivi della psicomotricità:
- Aiutare il bambino a prendere coscienza del proprio sé corporeo
- Sviluppare la coordinazione
- Riconoscere le parti del corpo
- Affinare la motricità
- Aumentare il livello di autonomia