La notte che ti cambia la vita

neonata con fiore
Neonata con fiore

Io me la ricordo quella notte…
Notte di dolore e di sete
Notte di “stringimi la mano” e di “non ce la faccio più”
Notte di ostetriche, luci forti, voci sussurrate
Notte di chi sta fuori a fumare e consumarsi
Notte di sms e telefonate
Notte di battiti sentiti tramite una macchina nell’attesa di sentirli dal vivo
Notte di lacrime, urla, spingi ancora, spingi adesso, spingi di più!Notte che è una semplice notte, ma quella notte che ti cambierà la vita
Notte che segnerà il confine, oltre il quale, nulla sarà lo stesso e niente ti sembrerà uguale
Notte che ti cambierà tutto
Notte che ti restituirà l’immenso
quando finalmente ti si squarcerà il cuore di gioia, felicità, amore, purezza e pienezza come non l’hai mai provata
quando lo vedrai e lo annuserai e ti sembrerà di odorare il giardino dell’Eden!
E mai, mai più scorderai quella notte
tanto che ti sentirai talmente piena che aspetterai l’alba, sveglia, per assicurarti che quello non sia stato un sogno… ma la tua splendida realtà.

Teresa Di Florio

Quali parole migliori di queste per descrivere la notte (o il giorno) che ha cambiato la vita a molte donne? La notte in cui siamo diventate, per la prima volta, mamme. La notte in cui abbiamo stretto per la prima volta tra le braccia il nostro bambino. Una notte piena di emozioni e di sentimenti contrastanti. Una notte indimenticabile.

Ho letto per caso queste parole e mi trovo totalmente d’accordo in quello che l’autrice scrive. “Notte di lacrime e preghiere“… ok, quella era un’altra notte, ma le lacrime e le preghiere ci sono lo stesso. La notte in cui sono diventata mamma è stata una notte veramente particolare.

Una notte di attesa. Non sapevo se sarebbe nata quella notte o sarei arrivata alla mattina ancora con le contrazioni. Poi all’improvviso capisci che sta per nascere. Ti portano in sala parto. La paura che possa nascere prima che arrivi il papà. Il sollievo nel vederlo arrivare in tempo. Il sollievo nell’avere accanto a te l’ostetrica che conosci. La tranquillità della notte nella sala parto (c’ero praticamente solo io in quel momento). Le parole di tranquillità dell’ostetrica in un momento di panico (la stanchezza e la paura di non farcela possono fare anche questo effetto). Le spinte. Il dolore che non riesci a descrivere a parole e che in fondo ora non ti sembra così insopportabile. E poi il suo primo pianto. Il primo sguardo. Amore a prima vista. Amore allo stato puro. Amore che non passerà mai. Consapevolezza di aver dato alla luce una nuova vita. Lacrime di gioia e di emozione. La simpatia del ginecologo che viene a controllare che sia andato tutto bene e cerca di metterti a tuo agio. Sentimenti che non dimenticherai mai.

E la seconda volta le cose non sono poi così diverse. Anche se nel mio caso la seconda volta non è stata una notte, ma un giorno. Ci sei già passata e sai, più o meno, cosa ti aspetta. Ma non si è mai veramente pronte finché non arriva il momento. Sala parto affollata. Ripensi alla prima volta in cui c’erano solo poche persone, mentre stavolta ti ritrovi circondata di medici, ostetriche e persone che passano a vedere com’è la situazione. La sala è piena di persone. Ostetriche e medici che vanno e vengono. Donne in travaglio che urlano, piangono, gioiscono. E poi arriva il momento. Le spinte. Sempre più forti, sempre più vicine. La paura (di nuovo) di non farcela. E le parole dure ma rassicuranti dell’ostetrico presente in sala parto che ti riporta alla realtà e non permette alla tua paura di prendere il sopravvento. E la sensazione che la tua bimba sta nascendo. Una sensazione indescrivibile. Tutti dicono sempre che dopo che esce la testa è fatta. Ed in effetti è così. La senti scivolare via da te. Ma finalmente la puoi vedere. La puoi stringere a te. Ed anche questa volta è amore a prima vista. Amore puro. Un nuovo amore. La scoperta che nel tuo cuore c’è spazio per quel nuovo amore appena nato.

Insomma, notte o giorno che rimangono impresse nella nostra mente. E che, in qualche modo, ci cambiano per sempre. Ma è un cambiamento positivo. L’inizio di una nuova vita. Cosa c’è di più bello?

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