La chioccia e l’uovo nero, la storia di una bimba

chioccia con le uova
Chioccia con le uova

Io trovo che la fantasia dei bambini sia un qualcosa di meraviglioso. A volte i piccoli di casa se ne escono con domande o storie che ti lasciano senza parole. Mia figlia è nella fase in cui le piace dare libero sfogo alla sua fantasia. E lo fa disegnando e rappresentando con i colori tutto quello che le passa per la testa. E così arriva davanti a me mostrandomi le sue creazioni e spiegandomi nei minimi dettagli quello che ha voluto fare.

Prepara disegni per ogni cosa. Disegni da regalare a chiunque, dalla cassiera del supermercato alla mamma dell’amichetto di scuola della sorellina. E poi ovviamente ci sono anche i disegni che fa per noi.

Ieri mi ha mostrato il disegno di una chioccia con le uova. La chioccia era in una casa ed aveva fatto 4 uova, una delle quali era nera. Le ho chiesto come mai fosse nera ed allora le è venuta in mente una storia (o magari già ci stava pensando quando l’ha disegnata) ed è corsa a disegnarla, prima di mostrarmela per raccontarmela.

Ed ecco allora la sua storia della chioccia e dell’uovo nero.

C’era una volta una chioccia che aveva deposto 4 uova…

3 uova erano normali, di colore bianco; mentre un uovo era nero. La chioccia era preoccupata per quell’uovo nero, così diverso dagli altri.

chioccia con pulcini
Chioccia con pulcini

Poi le 3 uova bianche si aprono ed escono 3 pulcini gialli bellissimi. E la chioccia era molto contenta per i suoi piccolini appena nati. Ma era anche triste e preoccupata per l’uovo nero. Come sarebbe stato il pulcino di quell’uovo nero, così diverso dagli altri?!?

chioccia con pulcino colorato
Chioccia con pulcino colorato

E poi anche l’uovo nero si apre. Ed esce un pulcino colorato e bellissimo. E la chioccia è felicissima. Il suo quarto pulcino è diverso dagli altri, ma è bellissimo lo stesso. Alla fine non c’era motivo di preoccuparsi.

E così anche una bambina piccola può farci capire che la diversità magari spaventa, ma alla fine non è detto che sia brutta come si teme e può nascondere anche una bella sorpresa.

Ecco perché dovremmo imparare di più dai bambini…

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *