Io leggo perché: dona un libro alla tua scuola

Io leggo perché
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Io leggo perché

Torna anche quest’anno Io leggo perché, l’iniziativa dell’Associazione Italiana degli Editori nata per aiutare le scuole a creare e potenziare le biblioteche scolastiche. Dopo la prima fase del progetto, durante la quale le scuole e le librerie hanno aderito per partecipare, si passa ora alla seconda fase, durante la quale sarà possibile donare un libro (o anche più libri) alla propria scuola (che deve comunque aver aderito all’iniziativa). Andando infatti in una delle librerie gemellate con le scuole, sarà possibile acquistare i libri da donare.

Noi partecipiamo ogni anno perché la troviamo un’iniziativa veramente molto bella. E le nostre scuole hanno sempre aderito. Ma se anche avete figli che non vanno ancora a scuola oppure figli già grandi, potete comunque partecipare e scegliere di donare un libro ad una scuola del vostro quartiere o della vostra città.

Donare un libro è sempre bello!

Sarà possibile acquistare e donare i libri dal 5 al 13 novembre. Cercate le librerie gemellate e scegliete un bel libro da donare ad una biblioteca scolastica. In genere molte scuole lasciano alla libreria una lista di libri tra cui scegliere quello da donare, ma è anche possibile sceglierne un altro senza problemi.

A questa nuova edizione (la settima!) dell’iniziativa hanno aderito 23.240 scuole, 250 nidi e 3.275 librerie. Sul sito ufficiale dell’iniziativa potete trovare tutte le scuole che hanno aderito e le rispettive librerie gemellate.

Così questa settima edizione è stata presentata da Renata Gorgani, vicepresidente del Gruppo di varia dell’AIE e membro del Consiglio di Amministrazione del Centro per il Libro e la Lettura:

“Con un piccolo gesto si può dare vita a un grande sogno. Anche quest’anno, dal 5 al 13 novembre si può andare in una delle oltre 3.200 librerie che hanno aderito al progetto, acquistare un libro e donarlo a una scuola. Regalare un romanzo, un fumetto, un albo illustrato o qualunque altro genere di libro a una biblioteca scolastica è come piantare un seme che darà grandi frutti. È importante che le ragazze e i ragazzi trovino nella biblioteca della loro scuola tanti libri, a disposizione di ciascuno. È importante che trovino tanti libri diversi perché possano scegliere quelli più adatti a loro. Solo così riusciremo a farli appassionare alla lettura e daremo loro la possibilità di crescere più creativi, più consapevoli, meglio attrezzati ad affrontare le sfide che li attendono. Tutti i ragazzi, senza lasciare indietro nessuno, perché la biblioteca è di tutti. Ci aspettiamo che l’edizione 2022 di #ioleggoperché sia la più partecipata di sempre”

Secondo la recente indagine condotta dall’Ufficio Studi AIE su 1.956 scuole (su un totale di 20.388) aderenti alla scorsa edizione, il 27,1% delle scuole non aveva ancora una biblioteca scolastica nel 2021, prima di ricevere i libri di #ioleggoperché. Tra quelle che l’avevano, il 63,3% ha un patrimonio librario inferiore ai 1000 volumi. Per questo c’è veramente bisogno di donare nuovi libri alle nostre scuole.

Quest’anno hanno aderito all’iniziativa 23.240 scuole:

  • 9.320 scuole dell’infanzia
  • 8.681 scuole primarie
  • 3.893 scuole secondarie di primo grado
  • 1.345 scuole secondarie di secondo grado

E per la prima volta partecipano anche i nidi, come spiega Giovanni Fosti, presidente di Fondazione Cariplo:

“Portare i libri nei nidi significa offrire ai bambini la possibilità di apprendere, fin da piccolissimi, competenze determinanti come ascoltare, capire, esprimersi, immedesimarsi. Lo abbiamo fatto con l’obiettivo di dare opportunità dove ce ne sono meno, individuando e sostenendo per primi quei nidi che vedono una maggior presenza di bambini provenienti da contesti di fragilità, e offrendo un supporto alla formazione degli educatori e dei genitori, perché possano essere aiutati nel loro compito, così cruciale per il futuro dei bambini. Per Fondazione Cariplo la lettura è una forma di contrasto alla disuguaglianza perché permette di aprire uno sguardo nuovo su di sé e sugli altri, valorizzando il desiderio e abilitando il potenziale di ciascuno”

Donerete un libro alla vostra scuola? 

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