L’invenzione di noi due, il romanzo di Matteo Bussola

L'invenzione di noi due
L’invenzione di noi due

L’invenzione di noi due

L’invenzione di noi due è il quarto libro di Matteo Bussola, edito da Einaudi. Ma è anche il suo primo romanzo. Per la prima volta Matteo Bussola si cimenta con una storia lunga. Una storia in cui non racconta la sua esperienza di padre e nemmeno immagini e storie che ha visto personalmente. Anche se alla base del romanzo c’è comunque un episodio della sua vita.

Quando frequentava l’ultimo anno delle superiori, infatti, condivideva la classe scolastica con un’altra sezione, a causa di (se non ricordo male) una ristrutturazione scolastica. Una classe faceva lezione la mattina ed una il pomeriggio. E così quello che la mattina era il suo banco, il pomeriggio diventava il banco di altri studenti. E in questa aula in comune aveva iniziato a scriversi con una ragazza. Si lasciavano i messaggi in un angolo del banco. Ed ogni volta, lui leggeva il messaggio della ragazza, lo cancellava e scriveva la sua risposta. E la ragazza faceva la stessa cosa. Erano diventati una sorta di “amici di penna”. Solo che, invece di scriversi lettere, si lasciavano messaggi sul banco. Ma non si sono mai incontrati. La scuola è finita ed anche la loro amicizia “epistolare” è finita. Anni dopo, ha per caso incontrato quella ragazza durante una serata tra amici. Non sapeva che fosse lei. Ma parlando hanno scoperto che frequentavano la stessa scuola ed alla fine hanno capito di essere i due che si scambiavano messaggi sul banco.

Nella realtà la storia finisce qui. Perché entrambi erano impegnati con altre persone e tra loro non c’è mai stato nulla. Nella finzione, Matteo Bussola ha pensato di dare un seguito a quella storia. Ed ha immaginato questi due personaggi che si ritrovano e si innamorano. E da qui parte il suo romanzo.

I protagonisti della storia sono Milo e Nadia. Sono sposati da 15 anni. E a un certo punto Milo si rende conto che Nadia non lo desidera più, “non lo guarda, non lo ascolta, non condivide quasi nulla di sé”. Dopo tanti anni insieme, il loro rapporto si è spento. Continuano a stare insieme quasi per abitudine e nessuno dei due ha il coraggio di ammetterlo. Ma Milo non ci sta. Non vuole che il suo rapporto con Nadia sia rovinato per sempre. E cerca un modo per riconquistarla, come aveva fatto la prima volta. E, dato che si erano conosciuti lasciandosi messaggi sul banco, decide di provare a riconquistarla proprio scrivendole. Ma non le scrive direttamente. Si inventa un altro uomo, che per sbaglio le invia una email.

E così inizia a scriversi con Nadia, fingendo di essere un’altra persona. Ma questa idea rischia di ritorcersi contro di lui. Nadia inizia ad avere un rapporto epistolare con quest’altro uomo, non sapendo che si tratta proprio del marito. Ed in quelle lettere entrambi si rivelano come non avevano mai fatto prima. Nadia pian piano cambia. Ma Milo non sa più come uscire da questa storia. Ha creato un altro se stesso e confessarlo a Nadia potrebbe rovinare tutto quello che è riuscito a costruire. Ma lasciare che Nadia continui questo rapporto epistolare con “un altro” rischia di rovinare il loro vero rapporto.

Questa è la storia di come tramutai l’amore in cenere e poi la cenere, di nuovo, in amore. La prima cosa fu il mio sbaglio. La seconda, la mia colpa.

Milo diventa geloso di Antonio, il suo alter ego che ha un rapporto epistolare così intimo con la moglie. Con lui Nadia si apre molto di più. Gli racconta i suoi pensieri senza freni. Cosa che ormai con Milo non fa più. Milo si trova quindi intrappolato in questa realtà e non sa come svelare la verità. Perché Nadia potrebbe sentirsi tradita da questo inganno. Milo, trasformandosi in Antonio, è diventato un amante segreto. E quella che pensava fosse un’ottima idea per riconquistare sua moglie rischia di ritorcersi contro di lui. Come ne uscirà?

Non ve lo dico, per non rovinarvi il finale. Posso però dirvi che il finale è veramente emozionante. Una conclusione perfetta per una storia in cui è facile riconoscersi. A molte coppie capita, dopo tanti anni di rapporto, di entrare in una fase di rischiosa “abitudine”. Perché se da un lato c’è l’affetto, dall’altro però dare molte cose per scontate può contribuire a deteriorare il rapporto stesso. Matteo Bussola racconta un rapporto entrato in questa fase di “abitudine”, dove troppo si dà veramente per scontato. Ma il metodo utilizzato da Milo per cercare di recuperare quel rapporto, per riaccendere le emozioni dei primi tempi, può diventare veramente molto pericoloso.

Ancora una volta Matteo Bussola dimostra di essere uno scrittore che riesce a raccontare i sentimenti in maniera impeccabile e a farti vivere quei sentimenti come se fossi tu il protagonista. Ti fa entrare nei pensieri di questa coppia e si riesce a viverla totalmente. Una bella storia da leggere e rileggere. Perché è una di quelle storie che si possono leggere in un pomeriggio, ma di cui se ne vorrebbe ancora e ancora.

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