Importanza del bere per il benessere dei bambini

Importanza di bere acqua
Importanza di bere acqua

Quanto devono bere i bambini

Bere è molto importante per il benessere di grandi e bambini. Ogni anno si celebra anche una giornata per ricordare l’importanza dell’acqua. Il 22 marzo di ogni anno è infatti la Giornata Mondiale dell’Acqua. Quando si parla dei più piccoli, l’importanza di bere acqua è ancora più grande. E devono essere i genitori ad assicurarsi che i bambini assumano abbastanza liquidi durante la giornata, soprattutto nei primi mesi ed anni di vita.

Per questo la Società Italiana di Pediatria Preventiva e Sociale ha stilato una serie di consigli, rivolti ai genitori, per una corretta idratazione dei bambini. Infatti, per crescere bene, ogni bambino ha bisogno di alimentarsi in modo equilibrato e di bere in modo adeguato. Il corpo è costituito per il 75% di acqua che si distribuisce in diverse percentuali nei vari organi. Quindi è fondamentale mantenere la giusta idratazione, per evitare problemi. 

Come spiega il Presidente SIPPS, il Dottor Giuseppe Di Mauro:

L’acqua è elemento essenziale per via delle numerose funzioni che svolge nell’organismo: regola la temperatura corporea, elimina le tossine, aiuta il corpo ad assorbire i nutrienti, trasforma il cibo in energia, trasporta l’ossigeno e i nutrienti alle cellule. Una corretta idratazione garantisce anche un adeguato apporto di sali minerali, disciolti nell’acqua di fonte. Per tutti questi motivi, una corretta alimentazione prevede l’assunzione di acqua tutti i giorni, a qualunque età.

Quanta acqua deve assumere un bambino?

Come spiega il Dottor Leo Venturelli, Responsabile comunicazione SIPPS:

La quantità di acqua assunta dipende dall’età del bambino, dalla dieta giornaliera ma anche da fattori esterni come malattie (con la febbre è necessario bere di più, perché il corpo aumenta la traspirazione), l’attività fisica, la temperatura ambientale (ambienti caldi fanno traspirare di più e questo implica la necessità di una maggiore idratazione).

Orientativamente, in base all’età, ecco il fabbisogno giornaliero di liquidi che un bambino dovrebbe assumere bevendo:

  • dai 4 ai 10 anni: 1100 ml (un litro e 100 ml);
  • adolescenti: 1500-2000 ml (un litro e mezzo/due)

Quando bisogna bere? Lo spiega il Professor Andrea Vania, Dirigente di I livello e Responsabile del Centro di Dietologia e Nutrizione Pediatrica del Dipartimento di Pediatria di Sapienza Università di Roma:

Ci sono meccanismi che regolano la sete: il nostro organismo possiede un sistema di autocontrollo della sete che ha la sua centralina nell’ipotalamo, una ghiandola del cervello. Il bambino piccolo però, come la persona anziana, non ha un efficace sistema di autoregolazione, e per questo è importante offrirgli da bere spesso, anche se non lo chiede spontaneamente.

Come possiamo capire che un bambino ha bisogno di bere? Ci sono alcuni segnali. Mal di testa, nausea, crampi muscolari e sensazione di freddo possono essere la spia di una mancanza di acqua nell’organismo. Anche la quantità e la qualità delle urine è un segnale da valutare: urine concentrate e di giallo scuro significano disidratazione.

Come spiega il Dottor Di Mauro:

Queste situazioni si verificano maggiormente in coincidenza con caldo eccessivo nell’ambiente o durante l’estate, in occasione di un esercizio fisico di un certo impegno e per stati febbrili. Per questo i genitori devono attuare una serie di accorgimenti per invogliare il bambino a bere: dall’uso di bicchieri colorati alla trasformazione del bere in un gioco fino ad insegnare al bambino a servirsi da bere per conto proprio. E per tutti, genitori stessi ed insegnanti, l’impegno di dare il buon esempio bevendo spesso durante la giornata o portando con sé una bottiglia di acqua ogni volta che si esce.

L’acqua per i bambini

Molti si chiedono quale sia l’acqua più adatta per i bambini. Se si può dare l’acqua del rubinetto oppure comprare acqua minerale più specifica ed adatta ai bambini. Secondo la Società Italiana di Pediatria Preventiva e Sociale dopo l’anno sono indicate le acque minerali o di fonte con un residuo fisso 500-1500 mg/L, che garantiscono un apporto corretto di calcio.

Ed allora, mamme e papà, dovete leggere le etichette, per trovare l’acqua più adatta. L’etichetta permette infatti di conoscere il residuo fisso oltre al contenuto di sodio, potassio, calcio, fluoro, ferro, magnesio e bicarbonato. Oltre alla data di imbottigliamento e di scadenza.

E ricordatevi che bisogna fare ancora più attenzione se il bambino svolge un’attività fisica, che comporta la perdita di molti liquidi. In questi casi dovrebbe bere prima, durante e dopo l’attività fisica. Evitate infine sali minerali e drink zuccherati. La semplice acqua, a temperatura ambiente, ed una alimentazione sana, ricca in frutta e verdura, è sufficiente alla idratazione di un “giovane atleta”.

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