Presepe di San Francesco
Avete visto il Presepe di San Francesco di Assisi per questo Natale 2020? Non possiamo andare in giro ad ammirare queste installazioni, ma almeno possiamo condividere le foto, per portare un po’ della magia di Natale ovunque. E le foto di questo presepe sono veramente spettacolari. Deve essere anche molto bello poterlo vedere dal vivo.
Una realizzazione Made in Umbria, che unisce video proiezioni sulle facciate dei principali monumenti della città ed installazioni presepiali collocate a ridosso di alcuni monumenti, dalla Basilica Superiore di San Francesco al Duomo di San Rufino, fino a Piazza del Comune. Un bellissimo itinerario che, a partire dall’8 dicembre, ha scaldato il cuore di tante persone, che sono riuscite ad ammirarle di persona, suscitando anche un interesse mediatico a livello internazionale.
L’idea è stata del Sacro Convento di Assisi, che, insieme alla Città di Assisi, ha voluto fortemente dar vita a questa iniziativa, per offrire a numerose aziende la possibilità di cimentarsi in un’impresa che ha assunto delle dimensioni mai viste in precedenza in Umbria. Un’occasione di lavoro, quindi, anche per alcune realtà locali, come per l’Atmo di Bastia Umbra che ha realizzato le 53 statue del Presepe di Francesco e che ha completato l’installazione con nuovi sorprendenti ingressi.
Queste le parole di Valerio Giombolini, Direttore di ATMO:
“Abbiamo accettato questa sfida che all’inizio appariva impossibile per i tempi ristretti che ci sono stati assegnati e che solo la forza e il coraggio di un team già molto affiatato ha potuto non solo cogliere ma anche vincere. Siamo molto orgogliosi di aver contribuito alla realizzazione di un progetto molto bello e pieno di valori e ringraziamo il Sacro Convento di Assisi di averci rinnovato la sua fiducia”.
Il Presepe di Francesco nasce dall’idea di riprendere i personaggi del ciclo pittorico giottesco ospitati presso la Basilica di San Francesco e di modellarli in 3D per poi riprodurli a una dimensione leggermente superiore a quella reale.
Queste le parole di Edoardo Guarducci, Coordinatore della Produzione:
“E’ stato bello vedere come le tecnologie digitali si siano mescolate a quelle ancora strettamente legate alla produzione artigianale. Dalla modellazione 3D alla robotica, dai lavori di falegnameria a quelli di decorazione pittorica, è stato un susseguirsi armonico di saperi antichi e contemporanei che ci hanno di giorno in giorno sempre più emozionato”.
Per l’occasione ATMO ha realizzato un video nel quale vengono descritte le varie fasi di lavorazione. Immagini accompagnate da informazioni di carattere generale relative anche alle ore di lavorazione, ai materiali impiegati e alle tecniche di produzione. Ma i veri protagonisti di questa realizzazione sono stati: Laura Bucarini (direttrice della scenografia), Cristina Ducci (consulenza artistica e pittura), Moreno Bizzarri (pittore), Massimo Aristei (scenografo) e Marco Troppa (scenografo).
Eugenio Guarducci, Presidente di Gioform conclude:
“Riteniamo che questa esperienza possa ispirare anche altri ambiti culturali dove il mix tra tecnologia e la tradizionale manifattura scenografica possa essere declinato al meglio anche per valorizzare altri nostri tesori. Che questa progettualità parta dalla nostra piccola ma grande regione deve essere considerato un segnale di fiducia e speranza per il futuro, per il quale noi continueremo a impegnarci in un costante lavoro di ricerca e sviluppo di nuove idee”.