Il cappello di carta, la storia di una famiglia
Il cappello di carta è il simbolo di questa storia. Il cappello che i muratori si facevano con il foglio di carta del giornale. Il simbolo di un lavoro che il papà capofamiglia Leone vorrebbe trasmettere al figlio Candido. Ma Candido vorrebbe fare qualsiasi altra cosa e non il manovale. Ed infatti non ha mai imparato a fare il cappello di carta. La mamma Camilla manda avanti la casa, dove vivono oltre a lei, al marito e ai due figli, anche la cognata vedova da 18 anni (ma in cerca di marito) ed il suocero Carlo. Nonno Carlo, che, nonostante sia un po’ svampito, è ancora il punto di riferimento della famiglia. E poi c’è Remo, chiamato da tutti “Compagnia Cantando“, amico di Candido ed innamorato di Bianca.
Una classica famiglia della metà del ‘900. Sullo sfondo c’è la seconda guerra mondiale e tutte le difficoltà che una normale famiglia di manovali doveva affrontare in quel periodo a Roma. La paura per i bombardamenti, la difficoltà a trovare ed acquistare il cibo, il bombardamento del quartiere di San Lorenzo, la deportazione degli ebrei dal ghetto.
Una storia magistralmente raccontata al Teatro dell’Orologio da attori fantastici. La leggerezza dei rapporti familiari, nonostante tutte le difficoltà ed i problemi, serve a stemperare un po’ la dura realtà del periodo che viene rappresentato. Una storia che mi ha fatto ridere, ma anche molto emozionare. Uno spettacolo che ho apprezzato dall’inizio alla fine.
La storia è stata scritta da Gianni Clementi, autore di numerosi testi teatrali. Lo spettacolo è stato diretto da Angelo De Angelis, che ha anche interpretato in maniera spettacolare il nonno Carlo. Insieme a lui sul palco Andrea Venditti (Leone), Tommaso De Angelis (Candido), Federica Forbicioni (Camilla), Marina Migliorini (la zia vedova), Stella Mastrantonio (Bianca) e Valerio Palozza (Remo “Compagnia Cantando”).
E allora grazie… a chi mi ha permesso di scoprire che ci sarebbe stato questo spettacolo (e sono riuscita a prenotare prima che fosse sold out). Uno di quegli attori di teatro che ti conquista, artisticamente parlando. Uno di quegli attori che, quando salgono sul palco, riescono a trasmetterti tante belle emozioni. E che non ti stancheresti mai di vedere sul palco.