Grey’s Anatomy 12×19: It’s Alright, Ma (I’m Only Bleeding)
Seconda parte del #2HourGreysEvent. Puntata strettamente collegata alla precedente There’s a Fine, Fine Line. Warren va in ospedale con Miranda, che non può parlargli delle condizioni del marito della donna morta, insieme al figlio, dopo il cesareo che le ha fatto in un corridoio.
L’uomo non ha ancora ripreso conoscenza e Miranda sta sperando che non muoia anche lui, lasciando 3 bambini orfani. Miranda ha organizzato un comitato consultivo, formato da Meredith, Owen e Maggie, per far analizzare tutti gli eventi e determinare le eventuali colpe del marito.
Richard le ribadisce che, essendo il capo di Chirurgia, è lei a dover prendere la decisione finale. Ma Miranda gli fa presente che si tratta del marito e che non può essere obiettiva, per questo ha deciso di formare il comitato consultivo ed in base alla loro relazione finale sugli eventi deciderà cosa fare.
Nel frattempo Warren si reca davanti al comitato per raccontare la sua versione. I 3 medici vogliono cercare di capire se effettivamente Warren non si sia reso conto che le porte dell’ascensore si erano aperte oppure se ha detto una bugia per coprire le sua decisione di effettuare lo stesso il cesareo in corridoio.
Grey’s Anatomy 12×19: It’s Alright, Ma (I’m Only Bleeding)
Jackson va insieme alla madre a parlare con un avvocato, che gli dice che ha ottime possibilità di ottenere l’affidamento esclusivo. Ma sarà veramente quello che vuole? Nello stesso momento April, insieme ad Arizona, sta parlando con un altro avvocato, che le dice che Jackson chiederà l’affidamento esclusivo, anche se April pensa che non lo farebbe mai, e per questo non deve ritirare l’ordinanza restrittiva.
Pennie parla con Callie della borsa di studio. Il giorno successivo deve dare la risposta, se accettarla o no. Callie le fa dice che è una grande opportunità per lei. Ma non le dice cosa dovrebbe rispondere. In seguito va da Pennie e le dice che quello era il momento giusto per chiederle di andare con lei. Ma Pennie non se la sente di costringere Callie a trasferirsi a New York e a stravolgere la sua vita e quella di Sofia.
April si sta occupando di un ragazzo con un’ernia. E viene chiamato Jackson per un consulto, ma i due non possono lavorare nella stessa stanza per via dell’ordinanza restrittiva. April vorrebbe che Jackson mandasse qualcun altro. Ma lui non vuole rinunciare e alla fine chiama Richard per un consulto (al posto di April). Richard si trova quindi in mezzo alla lite tra i due e decide di occuparsi lui del caso insieme a Jackson, per il bene del paziente.
Grey’s Anatomy 12×19: It’s Alright, Ma (I’m Only Bleeding)
Warren e Miranda continuano a litigare per questa storia. E allora Warren dice alla moglie che devono cercare di dividere Ben e Miranda, marito e moglie, dal dottor Warren e la dottoressa Bailey, specializzando e capo. Church and State. Chiesa e Stato.
Il team consultivo ascolta anche Arizona ed Alex. Ed Owen vuole ascoltare anche Riggs, come se volesse prendersela anche con lui per questa situazione. Callie parla con Arizona del fatto che Pennie deve trasferirsi a New York. Ed Arizona la incoraggia dicendole che in fondo New York non è così lontana. Potranno vedersi nel fine settimana e sentirsi al telefono. Ma Callie prende queste parole per trovare il coraggio di accettare di partire con Pennie.
Intanto il marito della donna morta, ha avuto le convulsioni ed ora l’attività cerebrale è minima. E Amelia chiede alla madre se vuole firmare per la non rianimazione, dato che sembra molto difficile che possa svegliarsi. Spinta dalla nipote la donna firma. Ma quando il cuore dell’uomo si ferma, Miranda decide di rianimarlo lo stesso per dargli un’altra possibilità, perché non vuole accettare che i suoi 3 bambini restino orfani. Ed alla fine la sua decisione si rivela giusta, perché l’uomo si sveglia e sta bene.
Meredith racconta ad Amelia e Maggie che Riggs ha mentito sulla storia con la sorella di Owen. Perché non era con lei. E la donna lo stava lasciando stanca dei suoi tradimenti. Callie si fa richiedere da Pennie di andare a New York con lei ed accetta. Ma Arizona non la prenderà bene…
April va da Arizona spaventatissima. Sente delle sensazioni strane e teme che ci sia qualcosa che non va nel bambino. Così Arizona la porta in ospedale per farle una ecografia. Ed il bambino è perfettamente sano. Le strane sensazioni che sentiva era il bambino che si muoveva. Sensazioni che non aveva mai provato col primo, perché non poteva muoversi.
Warren ribadisce al team consultivo che non si è accorto dell’apertura della porta, perché era concentrato sulla paziente. E sicuramente, nella stessa situazione, sarebbe capitato anche a loro. E così alla fine Meredith, Owen e Maggie si convincono che Ben non ha mentito ed era talmente concentrato da non notare che il blocco era terminato. Miranda, che voleva licenziarlo, si convince a non farlo, ma lo sospende dal programma degli specializzandi per 6 mesi. Decisione che Ben non prende bene, perché mette a rischio la sua carriera perdere 6 mesi così.
Callie ringrazia Arizona per averle consigliato di non mollare e le dice che vuole trasferirsi a New York con Sofia. Ma Arizona non la prende bene e corre da un avvocato per informarsi su quello che può fare per evitare che Callie si trasferisca dall’altra parte del paese con la figlia.
Maggie parla con Riggs e gli chiede come ha potuto mentire su Maggie. Ma Riggs le risponde che non ha mentito. Perché è vero che Maggie è salita sull’elicottero insieme a un paziente. Non ha aggiunto i dettagli che riguardavano solo lui e Maggie. Perché il fatto che l’abbia tradita non dovrebbe interessare gli altri. Maggie sarebbe salita lo stesso sull’elicottero, anche se non fosse stata tradita da Riggs.
Jackson va a parlare con April. Le fa vedere il contratto prematrimoniale che avevano scritto e firmato. E dovrebbero tornare a parlare come facevano una volta, quando erano uno il migliore amico dell’altro. Un discorso che fa piacere ad April, che decide di avvicinarsi a Jackson, nonostante l’ordine restrittivo, per fargli sentire il bambino che si muove. Un’emozione da condividere.