Didattica online, e non solo, ai tempi del coronavirus

Didattica online
Didattica online

Didattica online

Ai tempi del coronavirus si fa didattica online. O almeno ci si prova. Al momento non abbiamo ancora attivato le vere e proprie video lezioni che fanno, ad esempio, alla scuola media o alle scuole superiori. Per ora le maestre ci mandano i compiti da fare, tramite la rappresentante di classe. Sicuramente meno rispetto a quello che farebbero 8 ore a scuola. Ma si prova un minimo ad andare avanti con il programma di quest’anno. Calcolando che la scuola probabilmente resterà chiusa almeno un mese, bisogna cercare di andare avanti. Altrimenti poi recuperare un mese intero di lezioni sarà difficile. Ma la scuola sta cercando di trovare modi alternativi per continuare le lezioni. Anche se non è semplice. Molte maestre ancora non hanno dimestichezza con la tecnologia. Per ora stanno facendo del loro meglio per continuare a seguire i bambini a distanza e dare compiti da fare. Per fortuna noi non siamo in quinta elementare o alle superiori.

Ma, oltre alla scuola, anche tutto il resto si è fermato in questo periodo. Dobbiamo sempre restare a casa. Niente più piscina. Niente più ginnastica. Niente logopedia. Niente amici di scuola e non. Ogni tanto mandiamo qualche messaggio vocale alle maestre o alle persone care. Abbiamo la fortuna di avere, da poco, una nuova insegnante di ginnastica che si sta impegnando tanto. Ci ha mandato dei video con gli esercizi da fare ogni giorno per non perdere l’allenamento. Oltre ad una serie di esercizi da fare (senza video). Poi ora ogni giorno ci manda un video con una sfida da fare. Una challenge sempre diversa. E passiamo un po’ di tempo anche così.

E poi c’è l’altro insegnante di ginnastica artistica della palestra che organizza circa 3 volte a settimana una diretta su Instagram con esercizi che possono fare tutti, anche quelli non molto allenati.

Figlia Uno ha fatto la sua prima videochat con i suoi compagni di classe. Ed era una tenerezza unica vederli. All’inizio un po’ impacciati, perché ancora non fanno queste cose. Ma dato che è più di una settimana che non si vedono (e sono abituati a passare 40 ore a settimana insieme), una mamma ci ha proposto di provare per farli incontrare, anche se a distanza. Ed è andata alla grande. Tanto che, dopo il primo incontro, si sono dati appuntamento per il giorno successivo per chiacchierare un po’.

E poi c’è la logopedia. L’avevamo iniziata da circa un mese. E ci siamo dovuti fermare, perché anche gli studi privati hanno bloccato le terapie se non erano proprio indispensabili. Però, per evitare di bloccare la terapia per un mese, abbiamo provato l’incontro in videocall con la logopedista. Ovviamente non con tutti si può fare. Ma le logopediste hanno selezionato alcuni bambini con i quali si poteva provare a continuare la terapia, facendola online. E direi che il primo incontro è andato più che bene.

Insomma, nonostante le limitazioni e i decreti che ci vietano di uscire, stiamo cercando di continuare per quanto possibile tutte le varie attività a cui eravamo abituati. Sperando che questo periodo passi presto e si possa tornare alla normalità. E ad apprezzare ulteriormente tutte quelle cose che ora davamo per scontate.

Image by Gerd Altmann from Pixabay

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *