Fino a qualche anno fa non avevo mai sentito parlare del cesto dei tesori. Si tratta di un gioco educativo pensato per i bambini tra i 6 ed i 10 mesi. Età in cui i bambini iniziamo a mostrare un certo interesse ed una notevole curiosità per quello che li circonda. Il cesto dei tesori è stato ideato dalla psicopedagogista inglese Elinor Goldschmied e viene utilizzato anche nei nidi che seguono il metodo Montessori. Ed io infatti ho scoperto questo particolare cesto proprio all’asilo nido, che ha una impostazione montessoriana.
Ma cos’è il cesto dei tesori?
Si tratta di un normale cesto di vimiini dove vengono messi oggetti di vario tipo e dimensione da far scoprire ai bambini. In genere il cesto non deve essere troppo grande, proprio per permettere ai bambini così piccoli di afferrare l’oggetto preferito senza problemi. Intorno ai 6 mesi i bambini iniziano a star seduti da soli. Non sanno ancora camminare, ma vogliono scoprire il mondo. Ed il cesto li porta alla scoperta di un mondo fantastico, pieno di piccoli e grandi oggetti misteriosi. Oggetti di uso quotidiano, che però per loro diventano molto interessanti. Un modo per aiutarli a stimolare e a soddisfare la loro curiosità.
In genere il cesto, quindi, dovrebbe essere di circa 35 cm di diametro e circa 12 cm di altezza e dovrebbe contenere tra i 60 ed i 100 oggetti fatti con materiali naturali (legno, carta, metallo, pelle, gomma, tessuto, cartone e così via). Il bambino deve essere lasciato libero di osservare, toccare e prendere gli oggetti (e anche di provare ad “assaggiarli“… a quest’età imparano a conoscere gli oggetti anche mettendoli in bocca!). Le educatrici o i genitori devono lasciare liberi i bambini di prendere quello che vogliono dal cesto, senza limitarli in alcun modo.
Cosa deve contenere il cesto dei tesori?
Gli oggetti che si devono mettere nel cesto devono essere in grado di stimolare i 5 sensi:
- il tatto: oggetti di diversa forma, consistenza e peso
- il gusto: ogni materiale ha un diverso sapore
- la vista: colori, lucentezza, forma e grandezza degli oggetti attirano l’attenzione del bambino
- l’olfatto: ogni materiale ha un odore particolare
- l’udito: gli oggetti fanno rumori diversi quando vengono toccati e manipolati.
Partendo dai materiali naturali, quindi, si possono inserire nel cesto oggetti di vario genere: conchiglie, pigne, spugne naturali, pietre, spazzole, mollette per il bucato, anelli per le tende, cucchiai, portauova, chiavi, catenelle, piccole pentole, scatole di metallo, coperchi dei vasetti, formine per biscotti, tappi, piumini per il trucco, palle da tennis, piccole borsette di pelle, sacchettini di tessuto ben chiusi (meglio se cuciti a macchina) contenenti materiali che hanno un certo odore (lavanda, timo, chiodi di garofano), spazzolini da denti, pettini, centri dei rotoli di carta igienica o di carta casa, cucchiai di legno, sottopentola in paglia, pennelli da barba, fruste da cucina.
Tutti oggetti assolutamente sicuri e che non siano composti di piccole parti che si possono staccare.
In genere il cesto dei tesori viene molto utilizzati al nido, nelle sezioni con i bambini più piccoli. A noi avevano anche fatto un elenco di oggetti che potevamo portare da casa, per realizzare il cesto. Ma chiunque può prepararlo anche a casa per far giocare il suo bambino.