Classe in quarantena: le indicazioni della Asl

Classe in quarantena
Classe in quarantena

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Classe in quarantena: a chi non è ancora capitato? Figlia Due è alla seconda quarantena a scuola (ed una terza l’abbiamo scampata perché è capitato durante le vacanze di Natale e l’ultimo contatto era stato parecchi giorni prima, tanto da non rappresentare un rischio). La prima quarantena è scattata per un bambino risultato positivo. Quarantena che aveva preoccupato molto gli altri genitori, dal momento che si trattava di un bimbo con problematiche varie (ha infatti l’insegnante di sostegno), che spesso non portava la mascherina in classe. Ma per fortuna non c’è stato nessun contagio in classe. La seconda quarantena è per una insegnante di sostegno (che segue il bambino della prima quarantena) risultata positiva.

La Asl stabilisce la data di inizio e di fine della quarantena, in base al giorno dell’ultimo contatto avuto con la persona positiva. Vengono previsti 14 giorni di quarantena senza obbligo di fare il tampone (ma per rientrare a scuola è richiesto il certificato del pediatra) oppure 10 giorni di quarantena e tampone. Se il tampone viene organizzato dalla Asl a scuola non c’è bisogno di fare altro. Se invece la Asl non riesce a organizzare il tampone a scuola ed ognuno lo fa singolarmente in uno dei tanti centri autorizzati, serve comunque il certificato del pediatra per rientrare a scuola.

Decisamente è molto più comodo se la Asl riesce ad organizzare il tampone per tutta la classe a scuola.

Al momento in cui una classe viene messa in quarantena, la Asl manda anche le indicazioni per la quarantena stessa. In teoria il bambino messo in quarantena dovrebbe essere isolato dal resto della famiglia. Cosa che non sempre è fattibile. Un po’ perché non è detto che tutti abbiano una casa grande ed una stanza in cui lasciare il bimbo in quarantena. Un po’ perché è poco fattibile pensare che un bambino magari di 6 anni possa stare una settimana da solo senza avere contatti con il resto della famiglia.

COME SI SVOLGE LA QUARANTENA?

La quarantena è una misura di prevenzione che prevede la restrizione dei movimenti di persone sane per la durata del periodo di incubazione, ma che potrebbero essere state esposte ad un agente infettivo o ad una malattia contagiosa, con l’obiettivo di monitorare l’eventuale comparsa di sintomi e identificare tempestivamente nuovi casi. Durante il periodo di quarantena, si raccomanda di misurare la febbre mattina e sera e di comunicare eventuali rialzi di temperatura o sintomi al medico curante che prenderà i provvedimenti del caso.

Queste invece sono le indicazioni generali sul periodo di quarantena

Cosa significa restare a casa in quarantena?

  • La quarantena si riferisce alla restrizione dei movimenti e separazione di persone che non sono ammalate ma che potrebbero essere state esposte ad un agente infettivo o ad una malattia contagiosa
  • Non uscire a meno che non sia strettamente necessario (es. per cercare assistenza medica).
  • Non andare a scuola, al lavoro o in altre aree pubbliche.
  • Non utilizzare i mezzi pubblici (es. autobus, metropolitane, ecc.).
  • Non consentire a chi ti fa visita di entrare in casa.
  • Chiedi ad amici o familiari che non sono in isolamento/quarantena, di andare a fare la spesa o di svolgere per te altre commissioni.
  • Se devi uscire da casa, per avere assistenza medica, indossa una mascherina chirurgica.
  • Se convivi con altre persone, osserva sempre il distanziamento fisico (mantenendo una distanza di almeno 2 metri), in particolare da persone a più alto rischio di complicanze.

E poi ci sono tutta una serie di indicazione sull’igiene (norme che dovrebbero essere universali, non solo in caso di Covid!) e l’areazione degli ambienti!

Igiene respiratoria e delle mani

  • Tossisci o starnutisci sempre nella piega del braccio/gomito, mai nella mano, oppure copri naso e bocca con una mascherina chirurgica o con un fazzoletto.
  • Se tossisci o starnutisci in un fazzoletto, smaltiscilo in un contenitore per rifiuti rivestito e lavati immediatamente le mani.
  • Lava le mani frequentemente con acqua e sapone per almeno 30 secondi:
    – Prima e dopo la preparazione del cibo;
    – Prima e dopo aver mangiato;
    – Dopo aver usato il bagno;
    – Prima e dopo l’uso di una mascherina;
    – Dopo lo smaltimento dei rifiuti o la manipolazione di biancheria contaminata;
    – Ogni volta che le mani sembrano sporche.
  • Il lavaggio delle mani con acqua e sapone semplice è il metodo migliore di igiene delle mani, poiché l’azione meccanica è efficace per rimuovere lo sporco visibile e i microbi. Se il sapone e l’acqua non sono disponibili, le mani possono essere pulite con un disinfettante per mani a base alcolica che contenga almeno il 70% di alcol, ricoprendo tutta la superficie delle mani (es. fronte e retro delle mani e tra le dita) e strofinandole insieme finché non siano asciutte. Per mani visibilmente sporche, rimuovere prima lo sporco con un panno, quindi utilizzare la soluzione alcolica.
  • Evita di toccare gli occhi, il naso e la bocca con le mani non lavate.

Disinfezione e areazione degli ambienti

  • Pulisci e disinfetta quotidianamente tutte le superfici che vengono toccate spesso, come le maniglie delle porte, i telefoni, le tastiere, i tablet, ecc. Inoltre, pulisci e disinfetta eventuali superfici che potrebbero contenere liquidi corporei.
  • Fai areare le stanze almeno due/tre volte al giorno e in modo particolare al mattino, aprendo completamente finestre e balconi, nei momenti di minore passaggio dei veicoli.

Come utilizzare una mascherina chirurgica

  • Prima di indossare una mascherina, lavati le mani con acqua e sapone o soluzione idroalcolica. La mascherina deve essere indossata con il lato colorato rivolto verso l’esterno.

Image by enriquelopezgarre from Pixabay

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