
#LiberiTutti, la campagna del Cesvi
E’ partita ufficialmente #LiberiTutti, la campagna del Cesvi contro il maltrattamento dei bambini. Il Cesvi è una associazione benefica che seguo da anni. Per questo voglio quindi parlarvi della loro nuova campagna di raccolta fondi per sostenere le attività rivolte a bambini maltrattati.
Proprio per accendere i riflettori sul fenomeno del maltrattamento dei più piccoli, Cesvi ha deciso di lanciare la rete “IoConto”, un programma di sostegno in 3 territori italiani. Si potrà quindi sostenere questa rete con un semplice contributo.
In Italia le forme di maltrattamento più diffuse sono legate non solo alla povertà economica delle famiglie, ma anche a particolari situazioni familiari. Per questo Cesvi ha deciso di intervenire creando la rete “IoConto” ed avviando un programma nelle città di Bergamo, Roma/Rieti e Napoli. L’obiettivo? Prevenire e contrastare i fenomeni di trascuratezza, maltrattamento e abuso ai danni di bambini e adolescenti.
Il report dell’OMS sui maltrattamenti sui minori
Secondo un recente report dell’OMS purtroppo circa 850 bambini di età compresa tra 0 e 15 anni muoiono ogni anno in Europa per maltrattamenti. La maggior parte dei casi di violenza e di abuso si verifica infatti proprio all’interno delle mura domestiche. Alla base di questi fenomeni spesso c’è un adulto in difficoltà, che non riesce a garantire le giuste cure al proprio bambino. Le conseguenze sulla psiche del bambino sono quindi tanto più gravi quanto più il bambino è piccolo. E quanto più si protraggono nel tempo.
Così ne parla Daniela Bernacchi, CEO Cesvi:
Cesvi ha scelto di intervenire per la prevenzione e il contrasto di questo fenomeno allarmante con la creazione della rete ‘IoConto’, che metterà in collegamento diversi soggetti del territorio nazionale con il duplice obiettivo di rafforzare le risorse a disposizione di bambini e famiglie e favorire uno scambio di buone pratiche per impattare positivamente sull’ambiente e le comunità.
Per continuare il nostro lavoro con personale altamente qualificato, che ben conosce le realtà in cui opera, chiediamo il sostegno di tutti. Basta un sms o chiamata al 45535 per dare un aiuto concerto.
L’intervento Cesvi sul territorio
Sono quindi tre i territori coinvolti nel programma di Cesvi: Bergamo e provincia, Napoli (VII municipalità) e l’Unione dei Comuni della Bassa Sabina (Roma e Rieti). I partner locali sono rispettivamente il Consorzio Fa, la cooperativa Il Grillo Parlante e l’Associazione Bambini nel Tempo.
Le attività prevedono:
- Spazi d’ascolto per bambini e adolescenti in condizione di vulnerabilità
Si tratta di spazi per la condivisione di emozioni, esperienze e vissuti. Scambi positivi che aumentano la capacità di auto-protezione del bambino. Ed aiutano l’operatore a identificare i rischi di maltrattamento e i casi non emersi. - Interventi specialistici per la cura del trauma
Percorsi di supporto psico-terapeutico finalizzati a ridurre i danni psicologici ed emotivi nei bambini e negli adolescenti vittime di violenza. - Supporto ai genitori
Percorsi che guidano i genitori nella comprensione degli stadi di sviluppo del bambino, insegnano modalità educative positive e non violente. E trasmettono strumenti pratici per la corretta gestione della relazione genitore-figlio. - Formazione di professionisti per rafforzare le competenze degli operatori degli ambiti famiglia e minorenni nell’individuare e rispondere in modo efficace ai casi di maltrattamento.
- Rafforzamento del ruolo protettivo della comunità
L’ambiente che circonda le famiglie infatti svolge un ruolo fondamentale nel contrasto al maltrattamento infantile. Le attività di sensibilizzazione favoriscono quindi il dialogo sociale sui diritti dell’infanzia e sulla prevenzione della violenza.
La campagna di raccolta fondi
Il progetto Cesvi si può sostenere fino al 21 aprile con un sms o una chiamata da rete fissa al numero solidale 45535. Il valore della donazione sarà di 2 euro per ciascun SMS inviato da cellulari Wind Tre, TIM, Vodafone, PosteMobile, Coop Voce e Tiscali. E sarà invece di 5 euro per le chiamate da rete fissa PosteMobile, TWT e Convergenze e di 5 e 10 euro da rete fissa TIM, Wind Tre, Fastweb, Vodafone e Tiscali.