Cena di classe
È il periodo della cena di classe. La scuola è quasi finita e molti decidono di organizzare le cene di fine anno. Alla scuola primaria si va tutti insieme e in genere si invitano anche le maestre. Alla scuola media (scuola secondaria di primo grado) dipende. Ci sono classi che vanno a cena con i professori ed altre no.
Io, quando andavo alle medie, facevo sempre le cene con i professori. E le ricordo come cene molto belle.
In classe di mia figlia non vogliono i professori e penso sia un peccato. Ma la scelta è loro. Quest’anno, che sono in seconda media, si sono decisi adesso ad organizzare la cena di fine anno. E vogliono andare da soli. Non vogliono nemmeno i genitori. Nemmeno uno.
Ci sono genitori che vogliono lasciarli liberi di festeggiare da soli. Perché, dicono, così si divertono di più. Ed altri che preferirebbero fosse presente qualche genitore. Ad un tavolo vicino. Non è che devono stare allo stesso tavolo. O controllare qualsiasi passo facciamo o qualsiasi cosa dicano. Ma essere lì intorno per non lasciare un gruppo di ragazzini di 12/13 anni da soli. Qualche ragazzina non potrebbe nemmeno andare senza la presenza di un adulto.
Ma la possibile presenza di qualche genitore sta mandando nel panico la maggior parte dei ragazzi (in realtà sono più che altro le femmine che si lamentano).
Perché non hanno 5 anni, non sono bambine, non hanno bisogno dell’accompagno, devono potersi divertire da soli. Non li vogliono proprio vedere i genitori alla cena. E se proprio devono venire, al massimo due, non di più e si devono mettere dall’altra parte del ristorante in modo da non farsi vedere.
Una vera e propria disperazione all’idea che qualche genitore possa essere presente. E non vi dico quando una mamma ha proposto di andare tutti i genitori. Panico generale.
Io piuttosto non ci vado se ci devono essere tutti i genitori. Io piuttosto vado a mangiare da un’altra parte. Se vengono loro, non vengo io. Non li fate prenotare, così passa il tempo e quando poi vogliono prenotare non trovano più posto. Io vado a ordinare la tomba, se devono venire anche loro. Poi non possiamo nemmeno dire una parolaccia che i genitori ci sentono e si arrabbiano. Se tu ti diverti con i tuoi genitori, allora vai a mangiare con loro e lasciaci in pace di stare senza genitori.
Preferirebbero escludere quelli che non possono andare senza genitori o anche chi non vede il problema se c’è qualche genitore ad un altro tavolo, piuttosto che farli venire e dover subire la presenza di qualche genitore al tavolo accanto. Bei compagni di classe proprio. Io la trovo proprio una mancanza di rispetto, di empatia e di solidarietà nei confronti di chi la pensa diversamente.
Ora, partendo dal presupposto che se anche io andassi, non starei al loro tavolo, ma ad un altro tavolo e non potrei ascoltare tutto quello che si dicono. E nemmeno starei con gli occhi puntati su di loro, pronta ad alzarmi e ad andare a chiedere che stanno facendo ad ogni minimo movimento. O pronta a chiamare gli altri genitori non presenti per raccontargli quello che i loro figli stanno dicendo o facendo. Questo loro panico mi pare ingiustificato. Da una parte mi fa sorridere, ma dall’altra mi fa anche molta tristezza. Sentire ragazzine che dicono che non si sentono a proprio agio con i genitori e li denigrano in questo modo come se fossero il peggio del peggio.
Perché la presenza di qualche genitore nello stesso ristorante può rovinare la serata? Cosa devono fare delle ragazzine di 12 anni che non si possa fare se c’è anche qualche genitore nello stesso ristorante? Qualche genitore che starebbe ad un altro tavolo e di certo non controllerebbe ogni movimento o ogni singola parola detta? Perché a 12 anni si è già al punto di pensare che se ci sono i genitori nei paraggi non ci si può divertire e la serata è rovinata?
Io ci andrei veramente solo per far un dispetto a queste ragazzine e per dargli una lezione. Perché a 12 anni non si dovrebbero permettere di parlare in questo modo o di trattare così chi non la pensa come loro. E per vedere se poi veramente preferirebbero non andare piuttosto che dover cenare sapendo che al tavolo accanto c’è un genitore di qualcun altro. Sono tremenda, lo so. Sarò antica. Ma se già cominciano così a 12 anni, quando ne avranno 15 o 16 a che possono arrivare? Io alle medie andavo alla cena di fine anno senza i genitori, ma la facevamo i professori. Questi non vogliono nemmeno i professori perché nemmeno con loro si divertirebbero.
Ad ogni modo, per come la vedo io, qualche adulto dovrebbe esserci. Per sicurezza. Per qualsiasi necessità. Perché hanno solo 12 anni. Anche se si sentono grandissimi, in realtà non lo sono. Anche se si atteggiano e pensano di essere i padroni del mondo, sono solo dei ragazzi molto lontani dalla maturità. Ed il loro atteggiamento non fa altro che confermarmi quanto siano solo dei ragazzini che hanno ancora molto da imparare.
Arrivare a pensare di escludere chi deve o vuole andare con i genitori è veramente un pessimo esempio da dare.
A mia figlia non cambierebbe nulla se io fossi seduta ad un tavolo vicino. Si divertirebbe lo stesso, perché non ha nulla da nascondere. Ma per molti sarebbe un dramma inaccettabile. Pensandoci questa cosa mi fa proprio tristezza.
Voi che ne pensate? A 12 anni dovrebbero essere liberi di andare alla cena di classe da soli, senza alcun controllo?
Foto di J. Ketelaars da Pixabay