Casa Balla
Siamo stati a visitare Casa Balla, la casa dove l’artista Giacomo Balla ha vissuto con la sua famiglia, fino alla sua morte. Vi dico solo che ho acquistato i biglietti per questa visita nel mese di marzo ed il primo weekend con biglietti disponibili era a fine giugno. Durante la settimana c’erano possibilità di visitarla, ma lavorando per me era complicato. Quindi cercavo per forza dei biglietti per il weekend.
La visita è organizzata dal Museo Maxxi. La casa non è sempre stata aperta al pubblico e al momento le visite guidate sono programmate fino alla fine dell’anno (dovevano chiudere questa estate, ma vista la richiesta la durata di questa sorta di mostra è stata prorogata). Quindi, se ne avete la possibilità, vi consiglio di prenotare una visita guidata, perché è una casa veramente molto particolare, testimone di un periodo storico importante. E non è detto che il prossimo anno si potrà ancora visitare.
Dopo la morte di Giacomo Balla, le figlie hanno continuato a vivere in questa casa, anche loro fino alla morte, perché nessuna delle due si è sposata o ha voluto cambiare casa. Qualche informazione in più su Giacomo Balla e la sua casa.
La famiglia Balla si è trasferita nell’appartamento di Via Oslavia 39B nel mese di giugno del 1929: Giacomo Balla con la moglie Elisa Marcucci e le loro due figlie Luce ed Elica. Questa diventerà la casa della loro vita. Una casa trasformata in una vera opera d’arte, perché ogni angolo di questa casa richiama l’arte di Balla e quella poi intrapresa dalle figlie. E’ una casa colorata, molto futuristica. Una casa che rispecchia l’anima dei suoi proprietari.
Come si legge sulla mini guida, che ci porta alla scoperta di questo appartamento:
Casa Balla è un laboratorio di sperimentazione fatto di pareti e porte dipinte, mobili e arredi decorati, utensili autocostruiti, quadri e sculture, abiti disegnati e cuciti a casa e tanti altri oggetti che, insieme, hanno creato un unico e caleidoscopico progetto totale. La Casa è un’officina, un universo costellato di forme e colori nel quale tutt’oggi si respira un’atmosfera che riflette le idee espresse nel manifesto sulla Ricostruzione futurista dell’universo, firmato da Giacomo Balla e Fortunato Depero nel 1915.
Questo appartamento è stato chiuso nel 1994, con la morte di Luce Balla, ultima superstite della famiglia. Dichiarata di interesse culturale dal Ministero della Cultura nel 2004, è stata successivamente restaurata dall’Istituto Centrale per il Restauro e in tempi più recenti dalla Soprintendenza Speciale di Roma. Ed ora finalmente è stata aperta ai visitatori per dare la possibilità a tutti di immergersi per circa un’ora nel mondo di Balla.
Siamo stati accolti davanti al portone da un’addetta del MAXXI, che ha controllato i nostri biglietti e poi ci ha fatto salire. Si sale a piedi, senza ascensore. Si entra in un normale palazzo, ma quando si arriva all’appartamento è come se si venisse trasportati in un’altra epoca. Le visite sono a numero chiuso proprio per permettere a tutti di vivere questa visita nella sua totalità e godere di ogni ambiente in totale tranquillità, senza un sovraffollamento, che limiterebbe gli spostamenti da una stanza all’altra.
Un’altra addetta del MAXXI ci ha accolti all’ingresso dell’appartamento ed abbiamo iniziato la visita guidata.
Si passa dalla sala/studio in cui sono presenti alcune opere di balla e tanti cavalletti (ne usava uno diverso in base al luogo in cui dipingeva e li ha tutti realizzati da solo) alla cucina, dalle camere delle figlie (che erano collegate tra loro da una grande terrazza) allo studiolo. Una dopo l’altra, ogni camera è piena di opere ed elementi realizzati dallo stesso balla. Ed ogni punto della casa, anche il bagno o il corridoio è realizzato nel suo stile pittorico ed artistico.
Una casa che è un vero gioiello ed una testimonianza del futurismo giunta fino a noi.
Una curiosità, nella cucina c’è una porta che dà su una piccola scala e porta ad un’altra stanza della casa (non accessibile). Si tratta di una stanza che non faceva parte della casa inizialmente. Ma è stata aggiunta quando è stato costruito un palazzo accanto al palazzo di questa casa. Dato che il nuovo palazzo di fatto chiudeva una finestra che c’era in cucina, per scusarsi del disagio, i costruttori hanno offerto una stanza del nuovo palazzo. Solo che i due palazzi, pur essendo uno di fianco all’altro, non avevano i piani alla stessa altezza, quindi per collegare la cucina alla stanza dell’altro palazzo era stato necessario costruire anche una scala.
Oppure i nomi scelti per le figlie. Luce perché in quel periodo Giacomo Balla giocava molto con la luce nelle sue opere. Ed Elica perché è nata in un periodo in cui l’artista si dedicava a realizzare forme geometriche o che richiamavano il movimento di un’elica.
La nostra guida ci ha portato alla scoperta di ogni stanza, raccontandoci curiosità ed informazioni sia su Giacomo Balla che sulle figlie. E’ stata molto brava a portarci nel mondo di questo grande artista della nostra storia. E la sua casa merita veramente tutta una visita. Perché è un luogo così particolare, da risultare quasi surreale. E pensare che qui ci viveva una famiglia lo rende ancora più affascinante.
Approfittatene e prendete i biglietti sul sito del Museo MAXXI per andare a vederla. Vi conquisterà.