Bando Nidi a Roma con obbligo di scelta dei nidi comunali

Novità per il bando nidi
Novità per il bando nidi

Bando Nidi

Bando Nidi a Roma: nei prossimi giorni dovrebbe essere lanciato il nuovo bando per le ammissioni dei bambini al nido per il prossimo anno scolastico. La giunta comunale ha introdotto alcune novità. Ma anche quest’anno viene riconfermata la grande novità dell’anno scorso: i genitori saranno OBBLIGATI ad inserire nelle prime 3 scelte i nidi comunali e solo dalla quarta scelta in poi potranno inserire i nidi convenzionati.

Decisione presa di nuovo per dare più importanza ai nidi comunali. Una decisione pensata per continuare a sostenere le famiglie (ma come?!?!?). Ed una decisione che era già stata paventata due anni fa, ma non era poi stata attuata dalla precedente gestione comunale.

La delibera comunale

Ecco i punti approvati dalla Giunta capitolina per quanto riguarda la rete dei servizi educativi di Roma Capitale. Vediamo le principali novità della delibera.

  • I nuclei familiari in cui sia presente un genitore con disabilità possono presentare domanda per un nido convenzionato che risulti più idoneo alle esigenze della famiglia.
  • A partire dall’anno scolastico 2019-2020, il bando per i nidi sarà pubblicato sempre il 15 febbraio. In questo modo le famiglie avranno un ampio margine di programmazione.
  • Si potrà presentare domanda per l’iscrizione alle sezioni “ponte” per i nati entro il 31 dicembre di ciascun anno.
  • Le domande fuori termine potranno essere accolte dai Municipi e saranno utilizzate per una graduatoria a parte. Le graduatorie saranno redatte secondo i criteri fissati per le domande pervenute nei termini e saranno fatte in base a determinate scadenze. 31 ottobre per le domande fuori termine presentate entro il 25 ottobre. 30 novembre per le domande giunte entro il 25 novembre. 20 dicembre per le domande fuori termine arrivate entro il 15 dicembre. 20 gennaio per le domande fuori termine pervenute entro il 15 gennaio.

Come l’anno scorso, le famiglie potranno scegliere 3 nidi comunali e 3 nidi convenzionati. Ma le prime 3 scelte dovranno essere di nidi comunali. Unica eccezione: il caso in cui la struttura convenzionata si trovi a una distanza pari o inferiore a 300 metri, secondo il percorso pedonale più breve, dalla casa in cui risiede il bambino. Una scelta “ecologicamente rilevante“, perché permetterebbe di percorrere a piedi il percorso casa-nido.

Viene infine garantita la continuità per i bambini che già frequentano un nido convenzionato. La priorità del nido comunale non si applica alle famiglie con minorenni con disabilità, già iscritti per l’anno educativo 2017-2018 a un asilo nido a gestione indiretta.

La mia esperienza

Da un lato posso comprendere questa scelta, che vuole beneficiare i nidi comunali. Ma non la accetto. E vi spiego anche il motivo. Se l’offerta comunale fosse più ampia, potrei anche accettarla. Ma non è così. I nidi comunali sono pochi e ci sono zone dove sono veramente inesistenti. Per questo si era data la concessione ai nidi privati, a cui si poteva accedere tramite bando comunale.

Ancora è possibile fare domanda per un nido convenzionato, ma solo aver scelto 3 comunali. Nella mia zona ci sono un nido comunale e due nidi convenzionati, facilmente raggiungibili anche a piedi. Esclusi questi, ci si deve allontanare parecchio e si è costretti a prendere la macchina.

Figlia Uno è stata presa in uno dei nidi convenzionati. All’inizio non era entrata in graduatoria e poi è stata richiamata da questo nido convenzionato. Ci siamo trovati così bene lì, che per Figlia Due, quando ho presentato la domanda per l’ammissione tramite bando comunale, ho inserito solo il nido in convenzione tra le possibili scelte.

Se avessi un altro figlio, non potrei più farlo. E sarei costretta a scegliere altri 2 nidi comunali, prima del convenzionato. Nidi che sono distanti chilometri da casa. Questo perché il nido convenzionato dista da casa mia 800 metri. Ed è il più vicino. Il primo comunale dista circa 1,4 km. Per gli altri comunali le distanze si allungano notevolmente.

Quindi dico io: perché complicarmi così la vita? O costringermi a dover pagare un nido privato, perché quelli comunali sono veramente scomodi da raggiungere? Anche se avrei diritto ad un posto “comunale”? O a dover pagare qualcuno per andare a prendere il bambino all’uscita del nido, visto che la nonna non guida? GRAZIE al Bando Nidi e a chi lo ha pensato così!

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