Prova Invalsi alla scuola elementare
Prova Invalsi: due parole che mettono ansia ed agitazione, sia nei genitori che in alcuni bambini. A maggio si sarà la Prova Invalsi alla scuola elementare. Le prime Prove Invalsi per Figlia Uno. Ai miei tempi non c’erano. Ora invece si comincia già in seconda elementare. Ne faranno due. Il 9 maggio la Prova Invalsi di Italiano e l’11 maggio quella di Matematica.
In queste ultime settimane, si stanno preparando con le maestre di Italiano e di Matematica ad affrontare queste prove. E stanno facendo più volte delle prove simili, durante l’orario scolastico. Le maestre danno ai bambini delle schede da completare in un tempo prestabilito.
Può essere una semplice prova di lettura (con delle immagini da associare al nome giusto) oppure una vera e propria prova (utilizzano i testi delle Invalsi degli anni precedenti). Per farli i bambini devono mantenere la concentrazione e riuscire a rispondere alle domande rispettivamente in 10 o 45 minuti.
Alla fine si tratta di un esercizio come un altro, ma non tutti i bambini la stanno vivendo nella stessa maniera. Per alcuni è una prova veramente stressante.
Come reagiscono i bambini?
Mia figlia sta vivendo queste esercitazioni in maniera piuttosto tranquilla. Finora non ha avuto problemi a farle con le maestre. Risponde alle domande e ha tempo anche di ricontrollarle per essere certa di aver risposto correttamente. Magari alla fine qualche errore lo fa, ma in linea di massima sta andando bene.
Dai racconti delle altre mamme, mi rendo conto che non è così per tutti. Alcuni bambini la vivono proprio male. Sento di bambini che durante i 45 minuti della prova si agitano, sudano tanto per l’ansia, si fanno prendere proprio dall’agitazione peggiore. Altri che invece in 45 minuti non riescono a finire tutte le domande e gli esercizi.
La maestra sostiene che molti non hanno una grande proprietà di linguaggio e non conoscono i sinonimi delle parole o parole che hanno lo stesso significato. Bambini che non riescono a rimanere attenti per 45 minuti e dopo 30 minuti già iniziano a distrarsi (senza però aver terminato la prova). Bambini che escono da scuola disperati perché hanno fatto molti errori nella simulazione della prova (tanto che alcuni genitori pensano di non mandarli quando ci sarà la prova vera e propria).
Ma è veramente così tremenda per un bambino di 7/8 anni questa prova?
I consigli delle maestre
Nei mesi scorsi le maestre ci avevano consigliato di non dire ai bambini quali fossero i giorni delle prove vere. E di fargli vivere queste prove come semplici esercizi. Normali esercizi o compiti che fanno durante l’orario scolastico. Questo per non agitarli troppo.
Ma, sentendo i racconti di alcune mamme, mi rendo conto che alcuni bambini lo vivono proprio come uno stress. Possibile che non si possa fargliela vivere come un normale compito scolastico?
Ultimamente le maestre hanno anche consigliato di farli esercitare a cercare parole sinonimi di altre o comunque nel significato delle parole. E cercare di farli esercitare anche per aumentare il tempo di attenzione (perché distrarsi dopo 30 minuti non è proprio l’ideale).
Come diceva Eduardo De Filippo, “gli esami non finiscono mai” e questo in un certo senso è un primo esame per i nostri bambini. Ma possiamo fare in modo di farglielo affrontare in maniera più rilassata? Senza troppa ansia o agitazione?